Secondo una recente analisi del fornitore tedesco di risarcimenti ai passeggeri aerei Flightright, l’alta stagione estiva negli aeroporti europei è stata tutt’altro che tranquilla. Prima dell’alta stagione estiva, si temeva che potesse ripetersi il caos dei voli del 2022. Secondo Flightright, appunto, per il periodo dal 22 giugno al 5 settembre, il numero di “ritardi potenzialmente compensabili” è sceso dallo 0,8% allo 0,78% dei voli. Sono stati considerati ritardi di almeno tre ore. Tuttavia, lo 0,98% di tutte le partenze europee è stato cancellato. Si tratta di una cifra relativamente alta, comunque superiore a quella del 2019. In confronto, nell’ultimo anno pre-Covid è stato necessario cancellare lo 0,74% dei voli. 

Per il periodo estivo dell’analisi, due compagnie aeree tedesche si distinguono negativamente. Lufthansa Cityline ha dovuto cancellare il 3,1% dei suoi voli e Lufthansa l’1,8%. Nella classifica dei ritardi, i due vettori si sono posizionati rispettivamente al primo e al quinto posto. Per Deutsche Lufthansa Ag, tuttavia, non ci sono solo cattive notizie: la low-cost Eurowings è ancora a metà classifica con l’1,2% di cancellazioni e Austrian Airlines fa addirittura meglio della media con lo 0,8%.

Tuttavia, in termini di cancellazioni di voli, la Germania è ancora al terzo posto in Europa con l’1,48%. Solo in Gran Bretagna (1,58%) e in Svizzera (1,5%) sono stati cancellati più voli. Gli scali londinesi di Gatwick (2,1%) e Heathrow (1,93%) non sono stati da meno in termini di cancellazioni di voli. Al terzo posto figura Francoforte (1,88%). Seguono, dal settimo al nono posto, Monaco (1,54%), Düsseldorf (1,44%) e Berlino (1,38%).

(Per maggiori informazioni: www.flightright.com)