Sono oltre 90.000 i voli già cancellati dalle compagnie aeree in Europa nel periodo tra aprile e settembre 2023: il dato, che lascia purtroppo presagire una nuova estate calda per il trasporto aereo sulla base dei dati forniti da Airline Data Inc. I vettori operanti in Europa hanno già archiviato in media 500 voli al giorno programmati nel semestre di picco del 2023, ma il numero delle frequenze cancellate sarebbe destinato ancora a salire. I Paesi più in difficoltà sarebbero Germania, Regno Unito, Olanda e Francia. In altre parole si tratta di oltre 11 milioni di posti in meno solo nei collegamenti interni del Vecchio Continente e del 2,5% circa di eliminazione dei decolli previsti nei vari aeroporti.

Secondo gli addetti ai lavori sarebbero a rischio almeno altri 100.000 voli calendarizzati tra giugno e settembre. L’obiettivo dei vettori sarebbe quello di togliere le frequenze che potrebbero creare più disagi alla puntualità. I mesi più delicati saranno giugno e luglio: stando ai numeri riportati, lo scorso anno nello stesso periodo le principali compagnie aree (i gruppi Air France-Klm e Lufthansa, il gruppo Iag, easyJet, Ryanair e Wizz Air) avevano rimosso il 4,66% dei loro voli.

Eurocontrol segnala fin d’ora “importanti disagi” nel continente non solo perché in alcune zone i controllori di volo sono pochi, ma anche per il rischio di scioperi: lo scalo di Francoforte è ancora in grave carenza di personale; Amsterdam Schiphol ha chiesto ai vettori di tagliare il 5% delle rotte di maggio, fissando a quota 66.000 il nuovo tetto massimo al numero di viaggiatori giornalieri in partenza consentiti per il mese. L’aeroporto di Londra Heathrow ha bloccato l’aggiunta di ulteriori frequenze durante l’estate.

(Per maggiori infromazioni: www.airlinedata.com/www.eurocontrol.int)