Il nostro Paese è universalmente conosciuto per la grande ricchezza culturale che lo caratterizza e  lo sport può essere considerato una vera e propria attrattiva turistica così come i grandi eventi sportivi sono risorse turistiche rilevanti a livello internazionale e sono entrate sempre più a far parte delle politiche di marketing delle località turistiche. Questi alcuni temi affrontati nel corso del convegno "Cultura, Sport e Turismo: le eccellenze del Made in Italy a sistema per lo sviluppo economico del Paese", svoltosi l'8 ottobre scorso. 

Tra gli intervenuti, il  presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha sottolineato l'"interscambio" tra sport e Pil connesso alla pratica dello sport sul territorio, ma anche alle grandi manifestazioni sportive, che sono una vetrina naturale del Made in Italy nel mondo. Malagò ha snocciolato le cifre dell'impatto atteso da Milano. Cortina 2026,  i 2,3 miliardi di valore aggiunto connesso alle attività sviluppate nel periodo 2020-2028 e i 36mila posti di lavoro generati e il mezzo miliardo di contributo fiscale. 

La Presidente di Federturismo Confindustria ha evidenziato i rischi di un nuovo rallentamento per il settore dopo una fase di ripresa che ha ridato ossigeno e liquidità a tantissimi operatori. E  come se il turismo sportivo può fare da volano a maggior ragione può la cultura italiana, con i suoi musei e le sue bellezze.  Luigi Abete, Presidente  Associazione Imprese Culturali e Creative, nel suo intervento, ha sottolineato che occorre guardare con meno sospetto al privato nell'impresa culturale e sburocratizzare. Riferendosi  a quanto sia difficile, ad esempio, portare in mostra all'estero un'opera d'arte che magari è sepolta da anni nei depositi di un nostro museo.

(Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it)