Secondo la ricerca commissionata a SWG, il 74% degli italiani sogna di poter fare qualcosa per la prima volta. Nella top 5 dei desideri non ancora realizzati troviamo:  raggiungere una destinazione sempre sognata (21%), intraprendere viaggi ‘slow’ con più consapevolezza e godendosi al meglio la destinazione (20%), mollare tutto e viaggiare al di fuori dell’Italia (17%), imparare una nuova lingua (16%), coltivare un proprio orto (13%).
In cima ai desideri per la ripartenza ci sono i viaggi (per il 55% degli intervistati), il poter finalmente improvvisare in serenità un’uscita a cena con tanti amici (28%) e andare a un concerto (22%, dato che sale al 34% per i rispondenti appartenenti alla Gen Z).Gli italiani amano il viaggio in ogni sua sfaccettatura: due italiani su tre considerano il viaggiare tra le proprie passioni principali e dichiarano di non aver perso il desiderio di viaggiare dopo la pandemia. Al contrario, il 33% ambisce a recuperare il tempo perso nell’ultimo periodo, il 31% non vede l’ora di tornare a viaggiare come prima della pandemia.

La vacanza ideale porta gli italiani a scoprire nuovi luoghi che per gran parte di loro deve essere anche economica: il 66% predilige il mare, il 56% le città d’arte, il 41% la montagna e il 34% le grandi metropoli. Dati in linea alle risposte fornite su cosa cercano gli italiani: per il 42% è il relax, per il 30% arte e cultura. La Gen Z in particolare cerca divertimento e amici, combinando la voglia di visitare città e viaggiare oltre confine.
A proposito di città, arte e cultura, per il weekend di Pasqua la piattaforma Trainline ha rilevato le tre mete preferite degli italiani da raggiungere in treno: al primo posto Roma (con il 24% delle preferenze), al secondo Napoli (11%) al terzo Firenze (8%).
Il significato del viaggio per gli italiani assume diverse sfaccettature: il 38% dichiara che il viaggio li faccia sentire liberi, il 30% ama farsi sorprendere e perdersi nelle bellezze del luogo in cui si trova. I giovani, più di altri, associano il viaggio a un viaggio interiore: il 29% considera l’esperienza come un viaggio interiore ed estetico a partire dalle immagini che scorrono davanti al finestrino, alle persone che si incrociano, alle bellezze che si ammirano.
 Alla domanda su come dovrebbero essere le vacanze quest’anno, gli italiani hanno risposto con una maggiore voglia di natura (+31), di tranquillità (+29) e di mangiare bene (+22). In calo invece il percorrere lunghe distanze (-2) e l’alloggio in villaggi turistici (-23).
Il 29% dichiara di utilizzare regolarmente mezzi di trasporto collettivi per i propri viaggi di piacere e vacanze. Tra queste tipologie di mezzi di trasporto, il treno è quello utilizzato in maniera più diffusa, il 67% sceglie le rotaie spesso o a volte per i propri viaggi di piacere, mentre l’aereo si ferma al 55%.
Al 73% degli italiani piace viaggiare in treno (l’80% se guardiamo alla sola Gen Z). In particolare, viene apprezzata la possibilità di fare altre cose durante il viaggio (52%), il senso di relax che dona guardare fuori dal finestrino (40%), il vantaggio di poter partire e arrivare direttamente dal centro città (37%), la sicurezza del mezzo (30%) e il fatto che sia economico (24%).
Il treno è il mezzo collettivo preferito in particolare per i weekend fuori porta (28%), l’aereo viene scelto solo dal 10% degli intervistati. Anche la stagione in cui si viaggia influisce sulla scelta, il treno viene utilizzato soprattutto in primavera (27% contro il 19% di chi sceglie l’aereo) e in autunno (29% contro il 20% dell’aereo). Nello scegliere un mezzo di trasporto gli italiani cercano soprattutto sicurezza, convenienza e comodità. Il 73% dei rispondenti considera il treno come sicuro e l’aspetto più associato a questo mezzo è l’impatto ambientale.
Per gli italiani il viaggio parte dalla programmazione: l’82% prova gusto nell’organizzarlo, l’80% pensa che la pianificazione del viaggio permetta loro di pregustarlo e il 79% dedica molto tempo alla valutazione delle diverse opzioni. Solo il 26% prova una sensazione di ansia in questa fase, per il 15% si tratta invece di una seccatura.
La pandemia ha impattato fortemente sui tempi di programmazione delle vacanze: il 31% dedica molto o un po’ più di tempo alla programmazione rispetto a prima. Per i più giovani l’aumento del tempo investito nella programmazione è ancora più evidente coinvolgendo il 41% della fascia d’età 18-24 anni.

( Per maggiori informazioni: www.trainline.com)