Il 19 novembre il Parlamento europeo ha approvato le mappe dei nove grandi corridoi infrastrutturali (due corridoi nord-sud, tre est-ovest e quattro diagonali) che forniranno la base per lo sviluppo coordinato della nuova rete centrale europea dei trasporti.
La rete costituirà le principali arterie dei trasporti nel mercato unico europeo e permetterà di eliminare le strozzature, ammodernare l'infrastruttura e snellire le operazioni transfrontaliere di trasporto per passeggeri e imprese in tutta l'UE. Saranno 15 mila i chilometri di linee ferroviarie convertite ad alta velocità, 35 i progetti transfrontalieri destinati a ridurre le strozzature, 94 i porti collegati alle principali linee ferroviarie e stradali e 38 gli aeroporti connessi alle linee ferroviarie che portano alle principali città.
La nuova politica infrastrutturale europea prevede, inoltre, di triplicare i finanziamenti concessi dall'Unione al settore dei trasporti portandoli a 26,3 miliardi di euro fino al 2020 e concentrandoli sulla nuova rete centrale.
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