Dopo anni di lavoro e vari tentativi il Commissario europeo alla Giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza, Viviane Reading, ha presentato ieri il progetto di Direttiva sulla tutela dei viaggiatori che acquistano Pacchetti di viaggio. La Direttiva punta a rimettere ordine in un settore che nel corso degli anni ha vissuto radicali e profonde trasformazioni e che da tempo non era più in grado di rispondere alle esigenze dei nuovi modelli di acquisto della vacanza emersi anche grazie ad Interne.

 

Per gli acquirenti di pacchetti turistici tradizionali e personalizzati, la proposta prevede:

  • controlli più severi sui supplementi di prezzo (limite del 10% sugli aumenti di prezzo) e l'obbligo di trasferire le riduzioni di prezzo in circostanze equivalenti;
  • diritti di annullamento rafforzati: i consumatori potranno beneficiare di una maggiore flessibilità e recedere dal contratto prima della partenza pagando all'organizzatore un indennizzo ragionevole. Inoltre, potranno risolvere il contratto gratuitamente prima della partenza in caso di catastrofi naturali, disordini civili o altre situazioni gravi simili nel paese di destinazione che possono pregiudicare la vacanza (ad esempio se le ambasciate sconsigliano di recarsi in quel paese);
  • migliori informazioni in materia di responsabilità: i consumatori dovranno essere informati in un linguaggio semplice e comprensibile che l'organizzatore è responsabile della corretta esecuzione di tutti i servizi inclusi nel pacchetto — attualmente invece, a causa di divergenze tra le norme nazionali su chi sia la parte responsabile (l'organizzatore, il venditore o entrambi), l'organizzatore e il venditore si rinviano a vicenda il consumatore, non riconoscendo la propria responsabilità;
  • diritti di ricorso rafforzati: qualora un servizio turistico non sia stato eseguito correttamente, i consumatori possono chiedere, oltre alla riduzione del prezzo, il risarcimento dei danni morali subiti, in particolare per "vacanza rovinata";
  • un punto di contatto unico in caso di problemi: i consumatori potranno presentare reclami o denunce direttamente al venditore (agente di viaggio) presso il quale hanno acquistato la vacanza.

Per gli acquirenti di altri servizi turistici personalizzati, la proposta odierna prevede:

  • diritto di farsi rimborsare ed essere rimpatriati, se necessario, nel caso in cui il venditore, il vettore o ogni altro pertinente fornitore di servizi fallisca mentre sono in vacanza;
  • una migliore informazione su chi è responsabile dell'esecuzione di ciascun servizio.

Per le imprese, la proposta odierna ridurrà la burocrazia e i costi di adeguamento:

  • condizioni paritarie tra i vari operatori;
  • abolendo gli obblighi obsoleti di ristampa degli opuscoli, permettendo così agli operatori turistici e agli agenti di viaggio di risparmiare circa 390 milioni di euro l'anno;
  • escludendo dal campo di applicazione della direttiva i viaggi di natura professionale gestiti da agenzie specializzate, il che dovrebbe consentire risparmi fino a 76 milioni di euro l'anno;
  • norme europee in materia di informazione, responsabilità e riconoscimento reciproco dei sistemi nazionali di protezione dall'insolvenza, facilitando in tal modo gli scambi transfrontalieri.

(Per maggiori informazioni:  europa@federturismo.it  -  http://europa.eu/rapid/press-release_IP-13-663_it.htm - http://ec.europa.eu/justice/newsroom/consumer-marketing/news/130709_en.htm)