2007.  Andamento turistico mondiale in forte crescita: brillante performance dei Paesi del Mediterraneo.

L'Italia soffre la mancanza di una regia politica nazionale ma conferma il proprio potenziale. 150 miliardi di euro il valore del mercato del turismo che genera l’11,4% del PIL nazionale: numeri per fare del turismo una MATERIA CONCORRENTE.

Nel biennio 2008-2009 le catene alberghiere pronte a investire in Italia un miliardo di Euro e a creare migliaia di nuovi posti di lavoro. Un intervento strutturale per superare le crisi congiunturali: gli strumenti a favore dell’aggregazione per superare il “nanismo” del settore.

Milano, 26 novembre 2008 - Confindustria AICA, l’Associazione che riunisce in Confindustria le Catene Alberghiere italiane e internazionali operanti in Italia, presenta oggi il Focus AICA, che aggrega e confronta i bilanci delle catene alberghiere e i dati di investimento e di occupazione del settore turistico.

Nel 2007 il settore turistico mondiale ha confermato l’andamento in forte crescita degli ultimi tre anni, registrando oltre 900 milioni di arrivi turistici, con una crescita del 6,6% rispetto al 2006. Il continente europeo, che accoglie il 53,6% degli arrivi turistici internazionali, ha registrato nel 2007 una crescita del 4,8%, grazie soprattutto alla brillante performance dei Paesi del Mediterraneo.

In questo contesto il nostro Paese, pur avendo registrato un dato positivo sul fronte degli arrivi (+2,3% per gli italiani e +4% per gli stranieri) e delle presenze (+0,7% per la componente nazionale, +4% per quella estera) è in controtendenza rispetto al trend europeo per quanto riguarda le performance alberghiere economico-gestionali e, dagli anni ’70 ad oggi, ha perso 4 posizioni nella classifica delle principali destinazioni turistiche. L’Italia è inoltre solo al 28° posto, secondo il World Economic Forum, per competitività, mentre nazioni come Spagna, Grecia e Francia diventano concorrenti sempre più aggressive.

Nonostante l’attuale situazione di crisi, per il 2020 la World Turism Organization stima 1,56 miliardi di turisti internazionali e tassi di crescita sostenuti in particolare grazie agli arrivi dal  Medio Oriente, dall’Asia & Pacifico; l’Europa rimane la principale destinazione ma con una quota di mercato che passa dal 60% del 1995 al 46% del 2020. Sempre secondo i dati del World Travel Tourism Council, entro il 2013 saranno oltre 250 milioni le persone impegnate nel turismo, ovvero l’8% della popolazione mondiale.

In Italia il settore turistico ha un altissimo potenziale: rappresenta oggi l’11,4% del PIL, contro ad esempio circa l’8% del settore automobilistico (fonte ACEA). Tale risultato è stato raggiunto dall’industria turistica nonostante l’assenza, ormai da molti anni, di una programmazione generale di carattere nazionale, di un coordinamento nella promozione del Paese e di un piano strategico per le infrastrutture e i trasporti.

Elena David, Presidente di Confindustria AICA ha dichiarato: “Oggi attraversiamo una congiuntura economica particolarmente difficile, ma le previsioni prospettiche continuano a confermare il grande potenziale di crescita del settore a livello mondiale. Per superare crisi come quella attuale, e trasformare il potenziale in opportunità reali nei periodi economicamente favorevoli, occorre intervenire sul sistema strutturale del turismo. Per l’Italia questo significa in primis superare il “nanismo” che ci contraddistingue. Occorre una politica centralizzata e orientata a sostenere e a incentivare l’aggregazione delle strutture indipendenti alle realtà più grandi, come le catene alberghiere che, con dimensioni maggiori e l’alta qualità dell’offerta prevalentemente classificata tra le 4 e 5 stelle, rappresentano già un punto d’eccellenza da valorizzare e da cui partire. Il turismo ha già i numeri per diventare una materia concorrente e può crescere ulteriormente. Per il biennio 2008-2009 le catene alberghiere sono pronte ad investire in Italia circa un miliardo di Euro, generando tra dipendenti diretti, indiretti e a tempo determinato migliaia di nuovi posti di lavoro”.

Affinché i nuovi addetti siano forza lavoro qualificata le catene alberghiere, così come già enunciato nel programma di lavoro di AICA, intendono accedere a tutte le risorse disponibili attraverso il sistema dei finanziamenti esistenti per attuare programmi di formazione adeguati.

Confindustria AICA ribadisce che solo un coordinamento nazionale e una centralità delle decisioni permetteranno omogeneità, efficienza, rapidità d’azione e, inoltre, di ascoltare la voce degli imprenditori e degli operatori che fanno il mercato per identificare le esigenze prioritarie. Un esempio su tutti: la pressione fiscale sugli operatori del settore sfiora ancora il 31% contro il 24% dei concorrenti Francia e Spagna e l’ Iva è al 10%, contro il 5,5% in vigore in Francia e il 7% della Spagna.

Un’attenta analisi dell’offerta turistica italiana, senza considerare circa un milione di camere dell’“extra-alberghiero”, evidenzia come la frammentazione sia ancora altissima: dal 1.034.710 di camere divise per le 33.768 strutture, si evince infatti una media di 30,6 camere per albergo, contro un dato della Spagna di 46,1 e di 34,6 per la Francia. Lo stesso fenomeno è evidenziato dalla scarsa presenza in Italia di catene alberghiere, che costituiscono solo il 4% del totale, contro una media UE del 20%. D’altro canto la media dimensionale delle catene alberghiere AICA è pari a 157 camere per ogni struttura, mediamente classificate nelle fasce dei 4 e 5 stelle. Dati che “contano” ed evidenziano la qualità ed efficienza dell’offerta delle catene alberghiere in Italia: connotati positivi che, a fronte di un serio e consistente programma di aggregazione delle strutture indipendenti alle catene, possono contribuire al rilancio dell’offerta turistica nazionale.

In quest’ottica Confindustria AICA è costantemente impegnata ad identificare opportunità e strumenti che possano favorire il processo di aggregazione. Tra questi, si evidenzia la convenzione in essere con il Gruppo Intesa Sanpaolo che ritiene l’industria dell’accoglienza un settore strategico per lo sviluppo del Paese e, attraverso le sue strutture, opera concretamente con interventi sui grandi gruppi, infrastrutture e PMI. In particolare, Intesa Sanpaolo attraverso il supporto specialistico di Mediocredito Italiano – la banca del gruppo dedicata allo sviluppo delle piccole e medie imprese - ha individuato un pacchetto di servizi appositamente dedicato alle imprese alberghiere, costruito sulle specificità del settore, con l’obiettivo di contribuire alla loro riqualificazione e facilitarne i processi di aggregazione.


AICA è l'Associazione Nazionale che riunisce Catene Alberghiere e Villaggi Turistici italiani e internazionali esercenti in Italia l'attività alberghiera e aderisce a Federturismo-Confindustria.
L'Associazione è nata con lo scopo di  tutelare l' attività delle imprese associate sul piano legislativo, economico, produttivo e sindacale, con particolare riguardo ai soggetti istituzionali.
AICA inoltre si propone di rappresentare unitariamente gli interessi degli Associati e di determinare, tra essi, comportamenti uniformi e comuni in materia sociale e sindacale, nonché in tutte quelle questioni ritenute di interesse comune per imprese esercenti l'attività alberghiera organizzata in catena e gestita in forma industriale.
Da oltre 10 anni l'Associazione si occupa di elaborare un Osservatorio del Settore alberghiero nel quale sono rilevati i tre principali indici di performance economico-gestionali delle imprese associate: Tasso di Occupazione Camere (TOC), Ricavo Medio per Camera Occupata (RMCO) e Ricavo Medio per Camera Disponibile (RevPar).
I dati degli Osservatori AICA, periodicamente, vengono utilizzati come base per organizzare studi e ricerche, dibattiti e convegni su temi economici e sociali di interesse del settore.
L’attuale compagine associativa annovera 33 Catene e Villaggi Turistici, italiani e internazionali e esprimono un fatturato totale di circa 1,5 miliardi di euro e un numero totale di circa 13.300 addetti diretti.

(Per ulteriori informazioni consultare il sito www.aica-italia.it)