Il 12 ottobre, presso il Parlamento Europeo, si è tenuta la Conferenza sul turismo Sanitario organizzata dall’On. Sartori. Durante il dibattito numerosi sono stati gli interventi di rappresentanti del mondo delle istituzioni europee, ed esperti nel settore del turismo della salute: in particolare, è stato da più parti rilevato, come oggi il turismo sanitario e del benessere, possa divenire opportunità di sviluppo economico per il mercato europeo.

Infatti, attualmente, più del 50% della popolazione europea è in sovrappeso: in questo senso, il turismo della salute, ed in particolare quello legato alla tradizione termale delle fonti europee, può risultare azione preventiva alla lotta contro le malattie. Inoltre, affinché tale mercato possa effettivamente costituire un volano per lo sviluppo economico UE, alcune problematiche devono essere affrontate: oggi, infatti, i disservizi sanitari del luogo di residenza o dell’azienda ospedaliera più prossima al paziente fanno si che questo spesso decida di operarsi all’estero. Nonostante le pratiche burocratiche per tali operazioni siano più veloci e il costo delle stesse spesso molto basso, il turismo sanitario al di fuori delle frontiere UE, può generare non pochi problemi poiché non esiste alcuna garanzia per il paziente che si sottopone alle cure. I vantaggi, invece, di usufruire di un servizio sanitario europeo, sono quelli legati al rispetto dei parametri comunitari. Nell’ottica, dunque, della promozione del turismo medico nell’ UE è stata sottolineata la necessità di agire al fine di armonizzare gli standard sanitari a livello europeo ed internazionale, e di creare un organismo di  osservazione e sorveglianza  del turismo medico all’ interno ed al di fuori delle frontiere comunitarie.  In più, sempre in un’ottica di sviluppo competitivo del settore del turismo medico, si è posto l’accento sull’importanza di una comparazione tra i prezzi dei servizi sanitari europei affinché il cittadino UE acquisti la consapevolezza del poterne fruire su tutto il territorio e possa scegliere dove farsi curare all’interno del mercato unico.

In ultima analisi, è stato poi trattato il tema delle emergenze sanitarie durante periodi di soggiorno in altri paesi UE: infatti, quando i turisti - sani o affetti da disabilità - viaggiano, hanno necessità di poter usufruire dei servizi sanitari nel paese dove si recano in vacanza.

E’, in questo senso, necessario organizzare dei servizi sanitari legati al turismo; questo soprattutto durante la stagione estiva nella quale crescono i fattori di rischio e si verifica un alto numero di incidenti ed emergenze. Pertanto, é stata riscontrata la necessità di fornire preventive informazioni ai turisti europei sui servizi sanitari delle nazioni che si accingono a visitare e sugli ostacoli burocratici che si frappongono ad un’effettiva fruizione di tale assistenza . Inoltre è stato sottolineato come - oggi, più che mai -con la frequenza e la facilità di spostamento all’ interno del territorio europeo, sia assolutamente indispensabile la redazione di un fascicolo sanitario comune per ogni cittadino.

(Per maggiori informazioni: m.mammana@federturismo.it)