Il Parlamento europeo ha votato oggi a favore della nuova direttiva per ridurre i ritardi dei pagamenti nelle transazioni commerciali, con 612 voti a favore, 12 astensioni e 21 voti contrari.

La direttiva tutela i creditori, che sono nella maggior parte dei casi delle piccole e medie imprese. Gli enti pubblici dovranno pagare le fatture entro 30 giorni, e se non lo faranno pagheranno un interesse di mora dell'8 per cento.

Si stima che questa misura dovrebbe rimettere in circolo circa 180 miliardi di liquidità: a tanto ammonta infatti il credito dovuto dalla pubblica amministrazione al sistema delle imprese in tutta l'UE. Il problema riguarda soprattutto l'Italia, e si è aggravato recentemente: nel 2008 la media dei ritardi dei pagamenti della pubblica amministrazione era di 40 giorni, in due soli anni la cifra è più che raddoppiata: 86 giorni di ritardo in media nel 2010, mentre la Francia è a 21 giorni, la Germania a 11, il Regno Unito a 19 e la Finlandia a 4.

Le principali disposizioni della nuova direttiva sono le seguenti: 

·   il termine dei pagamenti effettuati dagli enti pubblici alle imprese viene fissato a 30 giorni ovvero, in circostanze del tutto eccezionali, entro 60 giorni, per i beni e i servizi che hanno acquistato.

·   per assicurare l’autonomia contrattuale delle imprese nelle transazioni commerciali tra enti privati, esse devono regolare le fatture entro 60 giorni, a meno che non abbiano espressamente concordato altrimenti e che ciò non costituisca una condizione manifestamente iniqua.

·   alle imprese viene conferito il diritto automatico di esigere il pagamento degli interessi di mora  e di ottenere altresì un importo fisso minimo di €40 a titolo d’indennizzo dei costi di recupero del credito. Le imprese potranno comunque esigere anche il rimborso di tutti i costi ragionevoli incorsi a tal fine.

·   il tasso di legge applicabile agli interessi di mora viene aumentato e portato ad almeno 8 punti percentuali al di sopra di quello di riferimento della Banca centrale europea. Non è consentito agli enti pubblici fissare tassi inferiori per gli interessi di mora.

La direttiva andrà recepita negli ordinamenti nazionali entro ventiquattro mesi dalla sua adozione.

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