ll 15 giugno la Commissione Europea ha adottato una comunicazione su richiesta del Parlamento e degli Stati membri sull’uso dei security scanners negli aereoporti europei.

Dopo il tentativo di attacco terroristico con l’uso di esplosivi a bordo del volo Amsterdam-Detroit del 25 dicembre 2009, i security scanners sono utilizzati con maggiore frequenza e continuano a essere testati in diversi Stati membri dell’UE, fra cui il Regno Unito, i Paesi Bassi, la Francia e l’Italia. Attualmente, in materia di sicurezza aerea esiste un mosaico di regole che variano da uno Stato membro all’altro. La comunicazione sottolinea che questo metodo di controllo offrirebbe possibilità concrete per rafforzare la sicurezza dei passeggeri.

La Commissione è dunque favorevole a un approccio a livello di Unione Europea per assicurare che l’uso e il funzionamento dei security scanners, quando gli Stati membri decidono di utilizzarli, siano conformi a norme comuni che richiedano prestazioni di base di rilevamento e assicurino un livello armonizzato di rispetto dei diritti fondamentali europei e delle disposizioni in materia di salute.

La Commissione presenterà oggi un report al Consiglio dei Ministri dei Trasporti, che, alla luce delle informazioni concrete raccolte nel documento, fornirà il suo parere sull’argomento.

(Per maggiori informazioni: a.barreca@federturismo.it)