Secondo la risoluzione adottata dal Parlamento europeo lo scorso 5 maggio sarebbero gli Stati membri dell’Ue e non le compagnie aeree e i passeggeri a doversi  far carico dei costi aggiuntivi per la sicurezza aerea derivanti da strumenti come i body scanner. Gli europarlamentari, modificando la proposta di direttiva della Commissione Ue, ritengono infatti che i paesi Ue debbano essere lasciati liberi di scegliere come suddividere i costi delle misure di sicurezza previste dalle norme europee, come metal detector, cani poliziotti e perquisizioni fisiche. Ma se gli Stati decidono di introdurre nei loro aeroporti i body scanner, che non sono inclusi fra le tecniche standard Ue di controllo della sicurezza, devono essere loro a pagare i costi. La risoluzione è
stata approvata a schiacciante maggioranza, 613 sì, 7 no e 16 astenuti, e dovrà essere esaminata nuovamente dal Parlamento europeo, in assenza di un accordo col Consiglio.

(Per maggiori informazioni: a.barreca@federturismo.it)