Un cittadino di un paese terzo titolare di visto per soggiorni di lunga durata rilasciato da uno Stato membro sarà autorizzato a recarsi negli altri Stati membri per tre mesi per semestre, alle stesse condizioni del titolare di permesso di soggiorno. E' quanto prevede il regolamento adottato dal Parlamento europeo, riunito in sessione plenaria a Strasburgo l'8 marzo, che dovrebbe entrare in vigore entro il 5 aprile. La libertà di circolazione non dovrebbe portare rischi aggiuntivi per la sicurezza grazie ai sistemi di controllo e di allerta previsti.
In base all'attuale diritto comunitario, infatti, i titolari di visti di lunga durata in un paese UE - come ad esempio studenti che intendono effettuare un viaggio di studio, oppure scienziati e accademici, familiari di alcuni cittadini di paesi terzi e cittadini dell'Unione europea - non sono autorizzati a recarsi in altri Stati membri durante il loro soggiorno e non possono transitare in altri Stati, quando tornano nel loro paese d'origine, in quanto questo non è previsto dalla convenzione di Schengen.
Inoltre, qualora un cittadino di un paese terzo fosse autorizzato da uno Stato membro a soggiornare sul suo territorio per un periodo superiore a un anno, il visto per soggiorni di lunga durata deve essere sostituito prima della scadenza della sua validità con un titolo di soggiorno.

Gli stranieri in possesso di un titolo di soggiorno rilasciato da uno degli Stati membri e di un documento di viaggio valido possono "circolare liberamente" nel territorio degli altri Stati membri, sempreché "non figurino nell'elenco nazionale delle persone segnalate dello Stato membro interessato" Il Regno Unito, l'Irlanda e la Danimarca non prendono parte all'adozione di questo regolamento e non debbono garantirne l'applicazione. La Danimarca, tuttavia, ha sei mesi di tempo per decidere se trasporre queste nuove norme nel suo diritto nazionale.

(Per maggiori informazioni: a.barreca@federturismo.it)