Il 18 ottobre si è tenuto ad Ischia il Forum dei Territori delle Regioni del Sud di Unicredit dal titolo: "Il turismo motore di sviluppo del Sud", un'occasione di incontro e dialogo con l'obiettivo di sviluppare il potenziale turistico del Mezzogiorno.
Nel corso del Forum sono stati, inoltre, presentati i risultati dei tre tavoli preparatori di lavoro, dedicati all'analisi delle dinamiche del turismo congressuale, del turismo tematico-esperienziale, e dell'ampliamento strutturato dell'offerta turistica. Il Tavolo di lavoro sul turismo congressuale, presentato da Giovanna Lucherini (Convention Bureau Napoli) e Carlotta Ferrari (Convention Bureau Italia) ha evidenziato un valore complessivo del comparto in Italia di circa 30 miliardi di euro. Tuttavia, solo il 15% degli eventi si svolge nel Sud, in netta minoranza rispetto al 60% degli eventi organizzati nel Nord del Paese. Ad emergere chiaramente è stata la necessità di sviluppare un'offerta congressuale che valorizzi i punti di forza del Sud Italia, come il clima favorevole e i costi competitivi delle strutture, in grado di superare la carenza strutturale di offerte ricettive nelle immediate vicinanze delle sedi congressuali. Il turismo congressuale rappresenta una straordinaria opportunità per la crescita economica, con impatti positivi sull'occupazione, sulla promozione della scienza e della ricerca nella rete universitaria e medica, sulla destagionalizzazione dei flussi, grazie all'organizzazione di eventi di media e grande dimensione. Tra i progetti proposti vi è la creazione di due hub specializzati all'avanguardia, come la Mostra D'Oltremare di Napoli e il Museo Ferroviario di Pietrarsa, entrambe realtà da valorizzare. In Puglia la proposta è quella di potenziare l'utilizzo della Nuova Fiera del Levante come struttura per eventi, insieme alla progettazione di un nuovo palasport nell'area di Brindisi. Il tavolo di lavoro sul turismo tematico ed esperienziale, condotto e presentato da Sara Prontera (Gruppo Nicolaus-Valtur), ha evidenziato come nel 2022 il segmento abbia contribuito al PIL italiano per circa 5 miliardi di euro, con una spesa indiretta di 9 miliardi. I percorsi tematici, che includono attività culturali, enogastronomiche e di benessere, rappresentano una leva per il rilancio del Sud, come accaduto con l'inclusione della Via Appia nel patrimonio UNESCO per lo sviluppo del cicloturismo e dell'archeotrekking. Tra le altre proposte anche il potenziamento della rete ferroviaria storica per creare percorsi che colleghino siti archeologici, borghi e aree rurali. Un esempio concreto è il "Tour dell'Olio e del Vino" per valorizzare l'enogastronomia e l'artigianato dei borghi. Il terzo tavolo di lavoro, presentato e condotto da Marina Lalli, Presidente di Federturismo Italia, ha sottolineato il ruolo critico dello sviluppo di nuove strutture e della riqualificazione di quelle esistenti, ponendo l'attenzione sul tema della stagionalità del turismo al meridione. Attualmente, il Sud registra un indice di concentrazione stagionale di 0,68 (su Max 1), superiore alla media nazionale di 0,54, segno di una forte stagionalità che ostacola la crescita del settore. Inoltre, oltre il 47% delle strutture esistenti ha più di 30 anni e necessita di interventi di riqualificazione per raggiungere gli standard internazionali. Per la riqualificazione e l'ammodernamento delle infrastrutture saranno fondamentali i fondi PNRR destinati al turismo e alla cultura, pari a 6,68 miliardi di euro per il Sud, di cui 3,1 miliardi esclusivamente per il turismo.
A delineare prospettive di miglioramento, l'inserimento del settore turistico nel piano strategico della ZES Unica del Mezzogiorno, strumento volto a facilitare la comunicazione tra gli attori e semplificare gli iter autorizzativi per ottenere investimenti e riqualificazioni. Sarà fondamentale lo sblocco e il potenziamento dei crediti d'imposta per il 2025 e la decontribuzione per i dipendenti nei mesi di bassa stagione per le strutture che si impegnano a rimanere aperte, garantendo un'offerta turistica continua e di qualità.
(Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it)