Secondo alcune anticipazioni contenute nella nuova edizione di Adriatic Sea Tourism Report a cura di Risposte Turismo, a fine 2024 saranno oltre 37 milioni i passeggeri movimentati nei porti dell’Adriatico (imbarchi, sbarchi e transiti) da crociere (oltre 4,9 milioni, + 6,7% sul 2023) traghetti e aliscafi (oltre 32,5 milioni, +2,1% sul 2023).

E ad essi vanno aggiunti i turisti nautici che si muovono nell’area, utilizzando, assieme ai clienti stanziali, le numerose marine a disposizione.
Nel dettaglio, per il segmento crocieristico, Italia e Croazia si confermeranno ai primi posti rispettivamente per numero di passeggeri movimentati (2 milioni) e toccate nave (1.316). Da segnalare come in dieci anni, pur con un numero di crocieristi simile (4,8 milioni nel 2015 vs 4,9 milioni nel 2024) la concentrazione del traffico sia molto cambiata: nel 2015 i primi tre porti (Venezia, Dubrovnik e Corfù) movimentavano il 64% del traffico, dato oggi dimezzato (38%) a dimostrazione di un miglioramento nella distribuzione di flussi tra i porti adriatici e di nuovi equilibri dopo le regolamentazioni che hanno interessato Venezia.
La classifica dei porti adriatici di fine 2024 vedrà, al primo posto, Corfù (oltre 700 mila passeggeri movimentati e oltre 380 toccate navi) davanti a Kotor (per la prima volta oltre i 600mila passeggeri movimentati e 485 toccate nave, record nell’area adriatica) e Dubrovnik (542 mila passeggeri movimentati, ancora lontano dai 1,08 milioni registrati nel 2013, record storico).
Tra i porti crocieristici dell’Adriatico che si sono contraddistinti per crescita dei passeggeri movimentati si segnalano quelli di Pula (+155% sul 2023 arrivando a 3 mila passeggeri movimentati), Igoumenitsa (+67% con 7 mila passeggeri movimentati) e Brindisi (+42% con 104 mila passeggeri movimentati).
Per quanto riguarda traghetti e aliscafi, la classifica per nazione vedrà a fine anno la Croazia al primo posto con circa il 69% dei passeggeri movimentati nell’area (circa 22,5 milioni considerando anche le rotte interne con circa 12 milioni di passeggeri movimentati) grazie soprattutto al risultato di Split (5,6 milioni, di cui 2,9 milioni di rotte interne) e Zadar (2,6 milioni, di cui 1,5 milioni di rotte interne). A seguire la Grecia con i porti di Igoumenitsa (per la prima volta sopra i 3 milioni), Corfù (1,9 milioni) e Patras (549 mila), per un totale di oltre 5 milioni di passeggeri movimentati nelle rotte internazionali interne all’Adriatico (+2.5% sul 2023).
L’Italia confermerà il terzo posto raggiunto nel 2023, con oltre 3 milioni di passeggeri. Il porto italiano a registrare la miglior variazione positiva in passeggeri trasportati sarà Brindisi (+12% su 2023), che supererà per la prima volta i 660 mila passeggeri.
Passando alla nautica, la mappatura delle marine effettuata da Risposte Turismo ha portato all’individuazione di 344 strutture (tre in più rispetto alla precedente edizione di Adriatic Sea Tourism Report: il nuovo Airport Marina Tivat nella costa montenegrina nella seconda parte del 2023; e i nuovi Marina Drage e Marina Resort Cavtat nella costa croata quest’anno).
L’Italia conferma la sua leadership sia per numero di strutture (192) che per numero di posti barca (oltre 49.200 posti barca), davanti alla Croazia con 126 marine (+2 rispetto allo scorso anno) e quasi 21.300 posti barca (oltre 500 in più rispetto al 2023) e al Montenegro con 9 porti turistici (+1 rispetto allo scorso anno) e 3.750 posti barca (+200 rispetto al 2023).
Complessivamente, Italia e Croazia ospitano il 93% delle strutture individuate da Risposte Turismo e l’87,5% dell’offerta totale di posti barca in Adriatico, che quest’anno per la prima volta ha superato gli 80.000 ormeggi.
Analizzando la clientela delle strutture nautiche adriatiche, più della metà del campione intervistato (78) quest’anno dichiara una situazione di stabilità nel numero di clienti (55%), mentre più di un terzo (36%) sostiene di aver registrato una quantità di clienti superiore rispetto al 2023. Meno di una marina su dieci ha subìto una flessione nella clientela. Ad aumentare è stata soprattutto la clientela straniera in transito giornaliero (50%), mentre a decrescere sono stati i clienti domestici che hanno utilizzato il marina come base di partenza di charter nautico (15%).
Considerando, infine, il charter nautico, secondo gli operatori ascoltati da Risposte Turismo (20) dopo una ripresa importante post pandemia il mercato sembra aver subìto una frenata. L’andamento della stagione 2024 è stato descritto in calo rispetto al 2023 da circa il 78% dei rispondenti per numero di clienti, e dal 72% per valore economico generato.

(Per maggiori informazioni: www.risposteturismo.it)