Mettere in rete i musei industriali, puntare sulla qualità del turismo, offrire servizi e garantire la formazione del personale è quanto emerso il 5 ottobre a Brucoli alla Convention "Italia le radici della bellezza" organizzata dai gruppi parlamentari di FdI alla Camera e al Senato, nel confronto introdotto da Giovanni Donzelli, deputato di FdI, il ministro del Turismo Daniela Santanchè e le associazioni di categoria.
Va bene la bellezza, va bene il turismo ma per vincere ci vuole la squadra Italia, ha così esordito il Ministro Santanchè - dichiarando che la sua ambizione è che ce ne sia una che creda, come non mai, nelle potenzialità della nostra nazione. Al panel dal titolo “Le associazioni di categoria intervistano il Ministro Daniela Santanchè" hanno preso la parola Antonio Barreca, direttore generale Federturismo; Giuseppe Roscioli, vice presidente vicario di Federalberghi: Marco Misischia, presidente Cna Turismo; Vittorio Messina, presidente Assoturismo. Barreca dopo aver affermato che quando funziona il turismo funziona tutta la filiera produttiva ha chiesto al ministro se crede in questo percorso e la Santanchè ha risposto: «Non ho mai preso una decisione senza confrontarmi con le associazioni. Questo governo è consapevole del fatto che sono le imprese a creare ricchezza. Voi siete la mia linfa, ma solo col confronto si può arrivare ad una sintesi e ad assumere decisioni". Ha aggiunto inoltre che oggi si deve parlare di turismi, con riferimento a quello industriale bisogna subito mettere in rete tutti i nostri musei industriali che rappresentano i marchi più famosi nel mondo. Roscioli ha parlato del codice identificativo nazionale (Cin) per le locazioni e le strutture ricettive turistiche in merito al quale Santanchè ha fatto sapere che il governo, ad oggi, ne ha assegnati 219 mila. Ha poi voluto sottolineare che l'Italia non è fatta solo di grandi destinazioni, ma anche di borghi dove si producono le eccellenze enogastronomiche.
Misischia ha sollevato la questione del contributo di soggiorno, la tariffa che viene applicata dagli alberghi, affinché sia veicolato per i servizi dedicati al settore, sul cui punto il ministro ha ribadito la possibilità di introdurla in tutti i comuni, visto che ad oggi la applicano meno di mille, verificando che sia proporzionale e non vada ad incidere troppo sul budget delle famiglie. Una parte di quella tassa di scopo deve essere investita su sicurezza, decoro urbano, raccolta dei rifiuti, promozione, accessibilità e strutture. Messina infine crede che sia necessario potenziare l'offerta culturale. «Sulle spese ha risposto il ministro - c'è qualcosa sia da togliere sia da mettere. Insieme dobbiamo studiare strumenti innovativi. Si è parlato, infine di formazione sulla quale si è perso terreno e bisogna lavorare di più.