- Trieste Miramare, Siracusa, Capaccio Paestum, Reggio Calabria e Cefalù tra le stazioni ferroviarie analizzate
- di circa 3 km la distanza tra gli impianti ferroviari e la costa
- non solo mare, ma anche siti UNESCO, musei e luoghi di cultura
Roma, 8 luglio 2024 – Vacanze al mare dimenticando automobile, traffico e parcheggio, per godere di una spiaggia a prova di treno, percorrendo pochi chilometri anche a piedi.
Sono 218 le stazioni ferroviarie in Italia che sorgono a circa 3 km dalla costa balneare, una distanza minima per chi vuol godersi un po’ di riposo, conciliando anche visite in luoghi di cultura, come siti Unesco o importanti musei. Infatti, delle oltre 200 stazioni a vocazione turistico-marittima, sono ben 26 quelle che alla stessa distanza presentano anche siti di interesse storico-culturale.
A fornire i dati e ad analizzarne cinque, Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo Fs Italiane, in collaborazione con StationLAND, la piattaforma di location intelligence elaborata da RFI, basata sulla tecnologia GIS (Geographic Information systems), e sviluppata per individuare, comprendere e interpretare le relazioni tra le stazioni e il territorio che le ospita, con l’obiettivo principale di potenziare l’accessibilità al trasporto ferroviario e le sue connessioni con le altre reti di mobilità.
TRIESTE MIRAMARE
Realizzata nella seconda metà del XIX secolo, vero e proprio gioiello di architettura e storia, la stazione è situata lungo la linea ferroviaria che collega Trieste a Venezia. A pochi chilometri sorge il Castello di Miramare, iconica residenza dell’arciduca Massimiliano D’Asburgo e di sua moglie Carlotta del Belgio, con i due siti del Ministero dei Beni Culturali, il Museo Storico e il Parco. Quest’ultimo, che nelle intenzioni dell’arciduca doveva essere un esperimento di forestazione e di acclimatazione di specie botaniche rare, oggi è un complesso insieme naturale e artificiale dove ancora è possibile respirare un’atmosfera unica, intrisa di significati strettamente legati al rapporto fra uomo e natura.
SIRACUSA
Realizzata alla periferia nord della città, in prossimità del parco archeologico, e inaugurata il 19 gennaio 1871, la stazione nacque all’interno del progetto di costruzione della linea jonica orientale, Messina-Catania-Siracusa, attuato dalla Società Vittorio Emanuele. A pochi passi dalla costa, la stazione è caratterizzata anche dalla vicinanza all’isola di Ortigia, patrimonio UNESCO e scrigno incantato dentro cui si possono ammirare antichi reperti greci e romani, come il Tempio di Apollo, affiancati dalle bellezze del Barocco Siciliano, come la nota Piazza del Duomo, circondati dall’Area Marina Protetta del Plemmiro.
CAPACCIO PAESTUM
Fermata della ferrovia Salerno-Reggio Calabria, posizionata nelle immediate vicinanze dell'omonimo sito archeologico e ad un chilometro circa dal museo, nel comune di Capaccio Paestum, la stazione venne inaugurata come Pesto nel 1883 e ribattezzata Paestum nel 1927. Scesi dal treno, oggi è possibile dirigersi facilmente verso uno dei siti archeologici più importanti del mondo; lo si può fare a piedi o attraverso il Paestum Link, il servizio treno + Bus di Trenitalia. Il sito archeologico di Paestum, area di 120 ettari gestita dal Ministero per i Beni Culturali, nel 1997 è entrato a far parte del Patrimonio UNESCO, insieme al Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano, al sito archeologico di Velia e alla Certosa di Padula.
REGGIO CALABRIA
Principale scalo ferroviario della città omonima nonché maggiore stazione della Calabria per traffico di passeggeri, situata a 6 metri di altitudine fra l'estremità meridionale del lungomare tra la via Giuseppe Missori e la riva destra della fiumara Calopinace, la stazione di Reggio Calabria è punto di partenza delle linee Salerno-Reggio Calabria "Tirrenica Meridionale" e Taranto-Reggio Calabria "Jonica", verso le direttrici adriatiche. A pochi chilometri dista il Museo Archeologico Nazionale (MArRC), o Museo nazionale della Magna Grecia, contenenti una delle più ragguardevoli collezioni di reperti provenienti dalla Magna Grecia. Sorto nel XIX secolo, oggi è di proprietà del Ministero per i Beni e le attività culturali, che dal 2014 lo ha annoverato tra gli istituti museali dotati di autonomia speciale.
CEFALÙ
Luogo amato dai turisti, come centro balneare e paradiso naturale, Cefalù è testimonianza di architettura mediorientale in terra siciliana. La sua stazione fu inaugurata ben 26 anni dopo l’unità d’Italia, a causa di un travagliato avanzare dei lavori della linea Palermo – Messina. A pochi chilometri sorge il sito Palermo arabo-normanna e le Cattedrali di Cefalù e Monreale, inserito dall'UNESCO nella lista dei patrimoni dell'umanità nel 2015. La serie comprende nove beni artistico-monumentali dell'Architettura arabo-normanna durante il periodo dei Normanni in Sicilia, sette custoditi nella città di Palermo e uno ciascuno a Cefalù e a Monreale. Si tratta di due palazzi, tre cattedrali, quattro chiese e un ponte. I sovrani normanni che governarono la Sicilia a partire dal 1072 fecero in modo che le abilità delle maestranze arabe presenti sull’isola non venissero disperse, unendo abilità e influenze artistiche appartenenti a culture diverse.