I buoni risultati vanno accompagnati con programmazione ed interventi mirati
Buone le notizie che arrivano dalle prossime festività con la montagna che si conferma la meta più ambita per trascorrere un periodo di vacanza. Nel dettaglio il Natale è prossimo al sold out con il 93% delle camere occupate (+2% rispetto al 2022) spinto dalla domanda nazionale, il Capodanno si appresta al tutto esaurito con un’occupazione al 97% (+5% rispetto al 2022) e per l’Epifania il dato si attesta all’86% ma con un ulteriore potenzialità di crescita.
In questo particolare periodo dell’anno la clientela nostrana sarà nettamente dominante in tutte le destinazioni ma resta alta l’attenzione del turismo straniero grazie, in primis, alla presenza di viaggiatori provenienti da USA, Germania, Francia, Spagna e Regno Unito.
Dopo la montagna le città d’arte rappresenteranno la scelta di chi vorrà trascorrere un periodo di vacanza lontano da casa.
Venezia conferma la sua spiccata vocazione internazionale soprattutto per San Silvestro con un’occupazione delle camere del 70% e un aumento delle prenotazioni dell’8% rispetto al 2022 grazie soprattutto dalla domanda straniera (+20% rispetto allo scorso anno).
Milano registra un aumento dell’occupazione sia per Natale che per Capodanno con un incremento delle prenotazioni rispettivamente del 5 e del 15% rispetto alle medesime festività dello scorso anno, in flessione il risultato per la ricorrenza del 6 gennaio.
Firenze e Roma seguono la stessa dinamica e il calendario delle tre ricorrenze vede per entrambe un aumento delle prenotazioni per Natale del 3%, una sostanziale stabilità per Capodanno e una flessione rispettivamente del 3 e 1% rispetto all’Epifania 2023.
Torino conferma i risultati di Natale e Epifania dello scorso anno mentre registra una flessione delle prenotazioni del 10% a Capodanno. Anche Genova si assicura due risultati su tre: Natale e Capodanno stabili e una flessione del 5% rispetto alla festa del 6 gennaio.
Prosegue il trend di crescita delle aree interne con un interesse sempre crescente da parte di italiani e clientela straniera.
L’anno che sta per concludersi ha confermato le aspettative. Stiamo assistendo ad una rinnovata voglia di visitare le nostre destinazioni che si accompagna sempre più spesso alla scelta di un soggiorno presso le nostre strutture. Abbiamo superato tanti ostacoli, ultimo in ordine di tempo l’aumento dei tassi e l’inflazione che ancora oggi rischia di bloccare l’impulso agli investimenti. Quello che possiamo chiedere è che il settore prosegua l’ascesa positiva ma, per garantire continuità, è necessario puntare su programmazione e interventi mirati per consentire alle imprese di essere sempre pronte alle sfide che si presenteranno sul mercato – dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.