L’Italia è di nuovo al centro del turismo internazionale, che è pronto a raggiungere i numeri pre-pandemia secondo i risultati dell’indagine Enit commissionata ad Isnart e Unioncamere.
Risultati che mostrano come, dopo un luglio in linea con lo scorso anno, ora si sta assistendo a un incremento del 20% delle vendite anticipate per i soggiorni turistici di agosto e settembre, con una media più alta del 2022: due camere prenotate in più su 10. Risulta già prenotato, per agosto, l’83,6% delle camere/posti letto disponibili e il 48,9% per settembre.
Le prenotazioni segnalate dagli operatori ricettivi italiani sono superiori a quelle del venduto nell’estate 2019 che, come sappiamo, fu un anno record per la filiera turistica italiana. Questi risultati sono in larga parte legati alla domanda italiana, che rappresenta nel mese di punta di agosto il 72% della clientela delle strutture del nostro sistema di ospitalità, con un andamento segnalato come stabile, per tutto il trimestre estivo, da 7 operatori su 10.
Si mantiene intatta anche l’attrattività della nostra Penisola per la componente internazionale. Ad agosto è straniero un turista su tre. In linea generale, tra luglio e settembre 6 operatori su 10 segnalano una stabilità rispetto allo scorso anno nelle prenotazioni della clientela straniera e in appena 3 casi su 10 una crescita che riguarda in prevalenza i turisti provenienti dalla Germania e dalla Francia, seguite da Usa e Paesi Bassi.
Quanto all’andamento gestionale delle imprese, a stimare almeno un pareggio di bilancio per il 2023 è il 67,7% degli operatori, grazie alle prenotazioni consistenti già ricevute per la stagione estiva ma soprattutto al buon consuntivo per il primo semestre del 2023: occupate in media a gennaio il 35,2% delle camere disponibili (+7 punti percentuali rispetto al 2019), a febbraio il 33,8% (+4,6 punti), con incrementi analoghi in tutti i mesi a parte l’exploit di giugno, con il 64,7% delle camere occupate e un incremento di 10,2 punti percentuali.
L’andamento positivo del primo semestre è stato trainato, nella stagione invernale, dall’appeal delle strutture ricettive montane, mentre la primavera ha visto un ottimo andamento delle strutture termali e il mese di giugno la bella performance delle strutture nelle località lacuali.
(Per maggiori informazioni: www.enit.it;www.isnart.it;www.unioncamere.it)