Il turismo congressuale italiano nel 2022 ha recuperato oltre il 70% degli eventi organizzati nel 2019. La solida ripresa è stata fotografata dall’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi Oice, la ricerca promossa dall’associazione della meeting industry Federcongressi&eventi e realizzata dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – Aseri presentata il 5 luglio scorso all’Enit.Dalla ricerca è emerso che lo scorso anno in Italia sono stati complessivamente realizzati 303.689 congressi ed eventi business registrando un aumento pari al +251,3% rispetto al 2021. I partecipanti sono stati 21.215.934 (+362,7% rispetto al 2021) e le presenze 31.706.600 (+366,4% rispetto al 2021). Ancor più positivo risulta l’andamento del settore nei primi 6 mesi di quest’anno. Nella mappatura geografica si è riscontrato, ancora una volta, che la maggior parte dei congressi e degli eventi, il 59,0%, si è svolta al nord e che gli alberghi congressuali si confermano, con il 77,3% la tipologia più utilizzata come sede per eventi. La presidente di Federturismo Marina Lalli, nel suo intervento, ha sottolineato come queste misurazioni siano fondamentali e sarebbe stato utile poterle illustrare alle istituzioni che, per vari motivi non sono potute essere presenti, affinchè  prendano consapevolezza del valore di questo settore.

Un comparto trasversale che coinvolge tanti altri settori: dal catering ai trasporti, alla logistica. Gli organizzatori di congressi portano a destinazione un visitatore alto spendente che occorre stupire con esperienze nuove. Anche la presidente di Federcongressi&Eventi, Gabriella Gentile, ha ribadito come i dati e i segnali del mercato molto positivi non impediscano di essere consapevoli di quanto il momento storico sia complesso, evidenziando ancora di più la capacità del Mice italiano di essere resiliente, propositivo e proattivo.  Oggi occorre focalizzare l' identità di operatori congressuali, ripensando agli eventi non solo come sviluppo di una destinazione, ma anche come agenti del cambiamento e diffusione di idee, creando occasioni esperienziali, per generare valore al sistema produttivo nel suo insieme. E sul tema degli eventi come esperienza, è stato anche illustrato da Carmelo Carbotti lo studio di Banca Ifis e Federturismo secondo il quale l'organizzatore di un congresso non deve più ragionare solo in termini di prodotto o di tariffe e servizi, ma anche di esperienze da generare nell’ospite. In Italia l’offerta turistica non è più un insieme di prodotti e servizi, ma una virtuosa combinazione di questi elementi con molteplici opportunità ed esperienze.

In missione all’estero, l’ad di Enit Ivana Jelinic ha comunque voluto inviare un suo messaggio nel quale ha evidenziato come il congressuale sia un segmento sulla cui crescita investe costantemente Enit.

(Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it)