La seconda edizione del Digital Payments Monitor di Worldline Merchant Services ha rilevato l’andamento delle carte italiane su un circuito di oltre 150mila Pos (fisici ed e-commerce), attivi su oltre 80mila punti vendita, relativamente all’intero anno 2022 e al confronto con il 2021 e il 2019, come base annua prima del Covid. Secondo il report, il numero delle transazioni effettuate con carte italiane ha registrato un aumento del 6,3% in confronto al 2021 e del 20% nel 2022 rispetto al 2019. Il numero di transazioni effettuate tramite carte italiane nel 2022, rispetto al 2021, ha visto un’accelerazione a gennaio e marzo rispettivamente del +19,4% e +16,9%, mentre rispetto al 2019, la crescita è stata più forte nei mesi di maggio e novembre (rispettivamente +31,8% e +25,7%). Questi dati dimostrano che la tendenza registrata negli anni della pandemia a un maggior utilizzo del denaro virtuale si è andata consolidando. Si conferma il fatto che le persone trovano questi mezzi di pagamento innovativi più comodi, veloci e sicuri, e questo determina una crescita del mercato a ritmi sempre più sostenuti.
Di particolare interesse il trend dei volumi nelle principali categorie merceologiche.
Il settore utility, fortemente impattato dall’aumento dei prezzi energetici scaturito da fattori geo-politici, ha riportato un andamento nei volumi molto consistente sul 2021 (+49,3%), facendo anche registrare la performance più vivace del 2022 rispetto al 2019 (+194,5%): un segnale che evidenzia come gli italiani scelgano sempre più di affidarsi a questi strumenti per pagare le bollette di luce e gas.
Sempre maggiore è la diffusione dei pagamenti digitali nel settore dell’accoglienza. Gli hotel hanno mostrato un aumento dei volumi del 78% rispetto al 2021, mentre si è registrato un aumento dell’11,9% sul 2019, a dimostrazione di come l’utilizzo dell’online si stia sempre più affermando in ambito turistico non solo per scegliere le mete.
In questa direzione vanno anche i ristoranti, che registrano una crescita dei volumi del 44,5% rispetto al 2021 e del 14,4% rispetto al 2019. Significativa anche la crescita dei pagamenti elettronici nel trasporto pubblico e taxi, che ha fatto segnare un +33,8% sui volumi del 2021 e un +32,5% sul 2019.
Il Digital Payments Monitor ha rilevato l’andamento dei pagamenti digitali nelle regioni italiane in termini di volumi. Nel 2022, l’aumento nei volumi più significativo ha riguardato la Valle d’Aosta, che spicca con un +63,1% sul 2021 (rispetto al dato in negativo sul 2019 -14,6%), collegato anche alla ripresa delle attività sciistiche.
Anche l’Emilia-Romagna registra una crescita sostenuta, con un +17,7% sul 2021 e un +28,9% sul 2019, la Toscana a +10,4% vs 2021 (praticamente la stessa percentuale di crescita vs 2019). Lombardia e Veneto hanno mostrato aumenti a buon ritmo nei confronti del 2021, facendo registrare rispettivamente una crescita dei volumi pari al +6,6% e al +7,6% (+12,2% e +11,3% sul 2019).
Al Sud, la crescita dei pagamenti digitali spicca in Puglia (+4,9% vs 2021 e) e in Basilicata (+7,9% vs 2021). Rispetto al 2019 l’incremento è stato ancora più marcato, con +25,3% della Puglia e +24,3% della Basilicata, segno di una maggiore confidenza con i pagamenti digitali nel post pandemia. Sul versante opposto, invece, ha fatto eccezione in particolare la Sicilia, attestandosi a un +0,2% sul 2021 a fronte di una decrescita del 16% rispetto al 2019.
L’osservatorio di Worldline Merchant Services Italia rivela che nel complesso nel 2022 i volumi dei pagamenti digitali tramite carte estere nel nostro Paese erano ancora sotto il livello pre-pandemia, ma che c’è stato un notevole aumento rispetto ai volumi registrati nel 2021.
Si rileva una crescita del 39% rispetto a quell’anno, quando le chiusure delle strutture ricettive erano ancora parziali. La spinta più marcata sul 2021 si rileva in particolare ad aprile e maggio con rispettivamente un +122,6% e un +79%, a dimostrazione di un interesse turistico per il nostro Paese che non si limita solo ai mesi estivi.
In generale si registra una lieve decrescita rispetto al 2019 (-4,5%), ma il confronto mese su mese evidenzia che lo scarto è ancora importante soprattutto se confrontiamo i dati 2022 con i primi mesi dell’anno 2019, -31,6% su gennaio, -22,3% su febbraio e -14,3% su marzo.
(Per maggiori informazioni: www.worldlineitalia.it)