Il pacchetto normativo volto a contenere gli effetti dei rincari energetici sulle imprese interviene a supporto dei comparti energivori, introducendo e prorogando provvedimenti di sostegno alla spesa e agevolazioni fiscali che riguardano direttamente e indirettamente le realtà del turismo, a partire dalle aziende ricettive. Il decreto estende fino alla fine del secondo trimestre del 2023, con percentuali ridotte, i crediti di imposta inseriti nella Legge di bilancio varata alla fine del 2022. Nello specifico, viene confermato, passando dal 45 al 20%, il credito d'imposta per le imprese energivore per le spese sostenute per l'acquisto di energia effettivamente utilizzata nel secondo trimestre.

Passa dal 35 al 10% il credito d'imposta per le aziende dotate di contatori di energia pari o superiori a 4,5 kW. Anche in questo caso, l’agevolazione copre i costi sostenuti nel secondo trimestre per l’acquisto delle risorse energetiche effettivamente utilizzate. Per quanto riguarda le realtà gasivore e non, il Dl prevede la concessione di un credito di imposta del 20% - e non più del 45% - per i costi sostenuti per l’acquisto di gas e gas naturale consumato nel secondo trimestre per usi diversi da quelli termoelettrici. Il decreto fissa, inoltre, al 31 dicembre i termini per l’utilizzo e la cessione del credito di imposta. Tra gli altri interventi, ai fini del risparmio energetico, il pacchetto normativo consente la cumulabilità delle agevolazioni fiscali con i contributi regionali. La somma dei due benefici non deve, comunque, superare il 100% della spesa ammissibile.

(Per maggiori informazioni: www.governo.it)