Il turismo sta tornando a livelli pre-pandemici, ma l’Italia deve sfruttare meglio le sue risorse: eventi sportivi internazionali, soluzioni digitali e sostenibili, una migliore collaborazione tra la sfera pubblica e privata e investimenti nelle infrastrutture e in innovazione, saranno chiave per rafforzare il settore secondo quanto emerge dall’ultima ricerca di Rome Business School “L’Impatto del turismo in Italia. La ripartenza tra cultura, sostenibilità e grandi eventi” . Lo studio conferma che se il 2022 è stato importante per l’Italia per rialzare la testa, il boom di turismo nel Paese ci sarà nel 2023. Il 37,7% dei viaggiatori internazionali che sceglieranno l’Italia lo faranno perché attratti soprattutto da cultura, enogastronomia (1 turista su 4) e grandi eventi.
L’Italia si posiziona tra le destinazioni turistiche preferite al mondo (7º posto, dati Mastercard 2022) e il settore turistico rappresenta ben il 14% del PIL del Paese, dando lavoro a quasi un milione e mezzo di persone (ISTAT, 2022). La cultura è ancora ciò che attira il maggior numero di turisti: in testa Roma, seguono Firenze e Milano per città più culturali d’Italia, ma è Firenze ad eccellere in trasformazione digitale e vivibilità. Lo studio dimostra infatti che il turista 2023 desidera sempre più un’esperienza attenta alla sostenibilità, ricercando “città intelligenti” e accessibili, e fortemente innovative a livello di fruibilità digito-culturale.
Segno della ripartenza, già nel 2022 la vacanza culturale in Italia valeva 17,1 miliardi (0,9 per cento del PIL): quasi il doppio rispetto al 2021 e appena inferiore al surplus nel 2019 (1,0 per cento del PIL). Sia le entrate che le uscite turistiche sono pressoché raddoppiate rispetto al 2021. Nel 2022, l’Italia era quarta in Europa per presenze negli esercizi ricettivi, con una quota del 13,4% sul totale dei Paesi della UE. Secondo Demoskopika, si dovrebbero registrare a fine 2023 quasi 127 milioni di arrivi e quasi 442,5 milioni di presenze a livello mondiale, con una crescita rispettivamente pari all’11,2% e al 12,2%.
I grandi eventi sono un’occasione per attrarre investimenti, generare opere pubbliche, iniziative private e promuovere l’immagine delle città. Attualmente, Roma è pronta per ospitare gli Internazionali BNL d’Italia, l’evento tennistico più importante del paese, che si stima accoglierà oltre 300mila spettatori generando un indotto complessivo per il territorio dio 400mila euro (nel 2022 furono circa 285 milioni). Si prepara anche per la Ryder Cup di settembre, la più importante sfida tra i golfisti dell’Europa e degli Stati Uniti, un incontro che vedrà un incasso per il territorio di 513,4 milioni di euro a fronte di una spesa di 157 milioni, secondo le stime di KPMG Advisory (2023). Guardando ad eventi ancora più rilevanti in termini di impatto, si pensi all’indotto che potrebbe scaturire dalle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina del 2026: si stimano 14 miliardi d’incasso per il territorio e 2,3 miliardi complessivi di impatto positivo sul Pil italiano nel periodo dal 2020 al 2028, con un picco nel biennio dal 2025 di 350 milioni per anno.
Un evento di impatto ancora maggiore sarebbe l’Expo Universale 2030, per il quale Roma si è già candidata. Se Roma ospiterà l’Expo ci saranno benefici economici valutati attorno ai 50 miliardi di euro, oltre a 300 mila posti di lavoro e una rigenerazione urbana.
Gli autori affermano che se già nel 2022 abbiamo assistito alla tendenza verso vacanze all’aria aperta e sostenibili, i trend per il 2023 indicano un ulteriore spostamento verso un turismo consapevole, che spinge i turisti a considerare i propri viaggi da un punto di vista più olistico. I risultati sono i viaggi in bassa stagione o verso mete emergenti, decisioni più consapevoli sulla scelta delle strutture a cui ci si rivolge e verso mezzi di trasporto green.
Secondo l’ISTAT (dati 2022) dalla pandemia, 7 musei su 10 (il 73%) hanno adottato le modalità di visita online. Le destinazioni “smart”, quelle con servizi telematici per i turisti, possono rappresentare l’ambiente ideale per dispiegare le potenzialità delle innovazioni tecnologiche in questo settore. Stando ai dati ICityRate 2022, Milano, Firenze e Bologna sono al top della classifica delle città più smart d’Italia, che seguono principi di sostenibilità, innovazione e accessibilità.
A livello social invece, secondo il Regional Tourism Reputation Index (2022), la regione più apprezzata dagli utenti è il Trentino-Alto Adige, con maggiore visibilità, like e follower nelle pagine social ufficiali di promozione turistica. Seguono Toscana ed Emilia-Romagna, mentre si trovano a non investire ancora adeguatamente sui social Molise, Campania e Calabria. Per Lenstore (2022), le città italiane con maggiore “social appeal”, in base al numero di hashtag su Instagram e di video su TikTok sono Milano (oltre 4 miliardi di video), Roma (oltre un miliardo) e Venezia (800 milioni).
(Per maggiori informazioni: www.romebusiness school.com; www.istat.it; www.demoskopika.com; www.forumpa.it; www.ec.europa.eu/eurostat; www.lenstore.co.uk)