Secondo l’annuale rapporto dell’Associazione Ospitalità Religiosa Italiana dal 2019 il settore delle strutture ricettive gestite o di proprietà di enti religiosi, ha causato una contrazione dell’offerta da 220.000 a 180.000 posti letto, tra quelli destinati a soggiorni spirituali, turistici, lavorativi o studenteschi. Le strutture ricettive del settore religioso e destinate al grande pubblico in Italia sono circa 2400, con una media di 74 posti letto ciascuna, gestite da ordini, congregazioni, diocesi e parrocchie o di loro proprietà, a cui se ne aggiungono altre 500 di impronta laica no-profit. Per quelle di matrice religiosa, Roma e il Lazio rappresentano la fetta più ampia (29.484 posti letto), seguiti dal Veneto (19.397) e l’Emilia-Romagna (16.515).

Nella “densità” dei letti disponibili, spicca invece la Valle d’Aosta con 27 posti letto ogni 1000 abitanti, seguita da Umbria (11) e Friuli-Venezia Giulia (8). In confronto al territorio, torna il Lazio con 27 strutture ogni 1000 kmq, auto seguito dalla Liguria (21).

Tra i servizi più diffusi dell’ospitalità religiosa: il parcheggio (presente nel 73% delle strutture), il giardino (70%), la sala riunioni (68%) e il Wi-Fi (67%). Un terzo delle case si trova in città, un terzo in zone di montagna e l’ultimo terzo suddiviso tra mare e natura.

(Per maggiori informazioni: www.associazionereligiosa.it)