Per il WTTC, nei prossimi dieci anni saranno circa 126 milioni i nuovi posti di lavoro generati dall’industria del turismo e il 65% di questi andrà ricercato in Asia, soprattutto tra i giganti Cina e India, a seguire l’Africa con l’11,8%, poi il Nord America con l’8% e l’Europa con un 6,9% (pari a quasi 9 milioni di posti di lavoro). Ora la sfida è rendere di nuovo attrattivo il settore per i nuovi talenti e per le generazioni future superando così lo scoglio della carenza di personale che sta colpendo tutta l’industria a più livelli.
Così, secondo il Wttc, occorre:
– facilitare la mobilità lavorativa;
– potenziare il lavoro da remoto e la flessibilità;
– offrire stipendi giusti e commisurati legati a benefici aggiuntivi e competitivi per i lavoratori del turismo;
– i governi devono incentivare lo sviluppo di nuove e specifiche competenze per la forza lavoro;
– promuovere le opportunità di crescita e di carriera all’interno del settore;
–adottare soluzioni digitali e tecnologiche per semplificare il lavoro lasciando al fattore umano quel valore imprescindibile;
– rafforzare la collaborazione a tutti i livelli.
(Per maggiori informazioni: www.wttc.org)