Cbre nel suo Market Outlook 2023 dedicato agli hotel evidenzia come la ripresa dell’industria alberghiera italiana nel 2022 ha interessato prevalentemente gli hotel di fascia superiore, e le stime per il 2023 indicano che il segmento alto di gamma continuerà a crescere. Il 2023 vedrà un moderato rallentamento delle economie avanzate e il persistere dell’inflazione, due fattori che potranno decelerare il recupero dei flussi. In particolare, sotto pressione sarà la domanda business, soprattutto sulle destinazioni urban secondary a vocazione direzione. La domanda leisure, soprattutto sui livelli luxury e upscale, resterà invece positiva, grazie alle prospettive di ulteriore crescita del turismo estero presso le destinazioni classiche, città d’arte e resort.
Dal punto di vista degli investimenti, sta già emergendo e sarà sempre più evidente, la contrapposizione tra l’intensità e la ricerca di qualità dei flussi turistici e l’obsolescenza degli hotel italiani, cosa che rende il mercato tricolore una meta interessante per chi vuole scommettere in riqualificazioni o in conversioni a uso ricettivo di strutture non alberghiere. Nel 2022 sono stati investiti 1,6 miliardi di euro nel mercato Hotel in Italia, e per quest’anno Cbre evidenzia come gli investitori guarderanno soprattutto agli sviluppi dei segmenti luxury e upscale, con l’obiettivo di intercettare il turismo straniero alto spendente. Anche i resort continuano a registrare risultati molto positivi.
Protagoniste dei maggiori investimenti nei prossimi 12-18 mesi saranno Milano e Roma, con importanti volumi di completamento di nuove strutture lusso e extralusso, gestite in management agreement o in locazione a catene internazionali.
(Per maggiori informazioni: www.cbre.it)