Expedia Group ha presentato una panoramica delle tendenze dei viaggiatori di Expedia, Hotels.com e Vrbo per il 2023 dalla quale emerge che quello che sta per iniziare sarà un anno caratterizzato dalla ‘non normalità’. La ricerca conferma che i film e i programmi televisivi trasmessi in streaming sono ora le principali fonti di ispirazione per i viaggi (40%), superando l’influenza dei social media (31%) e il piccolo schermo è considerato alla pari delle raccomandazioni di amici e familiari nella scelta della destinazione. Negli Stati Uniti, più di due terzi (68%) dei viaggiatori si sono fatti condizionare nel visitare una destinazione dopo averla vista in uno spettacolo o in un film e ben il 61% ha prenotato il viaggio. Tra le destinazioni preferite ci sono: la Nuova Zelanda, il Regno Unito, Parigi e New York e le località balneari delle Hawaii.
Se i parchi nazionali e i rifugi rurali sono stati i luoghi scelti negli ultimi due anni, ora è il momento del ritorno delle città alla ricerca sempre più di esperienze artistiche e culturali, in particolare: Edinburgo; Lisbona; Tokyo; Dublino; New York; Sydney; Dubai; Montreal; Monaco e Bangkok.
I viaggiatori cercano modi più efficienti per scoprire il mondo, senza compromettere il comfort o il fattore ‘cool’. Negli Stati Uniti, quasi un terzo (32%) dei viaggiatori ammette di essere più attento al rapporto qualità-prezzo rispetto al passato. I dati di Hotels.com mostrano che l’interesse per gli hotel a tre stelle è aumentato di oltre il 20% a livello globale. Nel 2023, il 40% dei viaggiatori statunitensi prevede di soggiornare in hotel a 1-3 stelle e il 34% di prenotare soggiorni con benefit, come articoli da toilette o colazione gratuita. Inoltre, un terzo dei viaggiatori preferisce fare più viaggi in strutture a tre stelle piuttosto che concedersi un’unica grande esperienza di lusso.
Più della metà (53%) degli americani è oggi più che mai incline a soggiorni benessere, ma ha paura di annoiarsi e ha voglia di sperimentare qualcosa di più eccitante nel 2023. I Millennials sono i principali promotori di questo fenomeno, dato che il 60% degli intervistati tra i 25 e i 34 anni cerca modi alternativi per godersi le proprie vacanze. Gli Stati Uniti sono al centro dell’attenzione, poiché la maggior parte dei viaggiatori desidera recarsi in questi luoghi per esplorare nuove offerte. Tuttavia, la generazione Z ha una visione diversa e preferirebbe prenotare un’avventura in Norvegia, Turchia, Svizzera, Islanda o Sri Lanka.
In tutto il mondo stanno aprendo nuovi hotel che rispondono alle esigenze in continua evoluzione dei viaggiatori. Queste proprietà offrono molto più di un luogo per dormire; offrono infatti ristoranti, spazi di co-working e splendidi interni.
Cucinare a casa può essere conveniente e quasi la metà dei viaggiatori statunitensi (43%) usa questo metodo per ridurre i costi. Nelle case vacanza private di Vrbo, le tre principali richieste sono la cucina esterna, il forno per la pizza e la friggitrice ad aria.
Le persone che desiderano soggiornare in case vacanza private tramite Vrbo sono più interessate alle esigenze del loro gruppo che alla posizione della casa stessa. Infatti, più della metà (57%) dei viaggiatori preferirebbe prenotare una soluzione unica per stare con i propri amici in una destinazione meno conosciuta piuttosto che una meno attrezzata in una zona popolare.
Le fughe verso mete rurali sono in aumento, poiché i viaggiatori desiderano case vacanza private con ampio spazio e viste incantevoli. Le cosiddette ‘vacanze da cowboy’ offrono una fuga intima nella natura selvaggia. La domanda di case Vrbo nelle destinazioni occidentali degli Stati Uniti è aumentata di oltre il 30% da settembre 2021 ad agosto 2022, poiché i viaggiatori cercano di riconnettersi con la natura. Inoltre, il 42% dei viaggiatori statunitensi trova ispirazione nelle destinazioni all’aria aperta e nei paesaggi mozzafiato. I viaggiatori possono vivere le loro fantasie western prenotando un lussuoso lodge, un ranch o un agriturismo adatto a tutto il gruppo. Saltano subito in mente le destinazioni in Montana, Colorado e altri Stati dell’Ovest, ma la vacanza da cowboy non è limitata solo agli Stati Uniti. In Europa, i viaggiatori prenotano fienili e case riconvertite nelle campagne in Italia, Spagna, Francia e Regno Unito. Anche in Australia, sono popolari le case situate su terreni di cantine e boscaglia selvaggia. La maggior parte dei professionisti prevede che i viaggi di piacere (71%) e di lavoro (70%) torneranno entro due anni ai livelli precedenti al 2020.Gli occhi ora sono puntati sul ritorno dei viaggi internazionali e d’affari: più della metà (51%) degli operatori del settore afferma che i viaggi di lavoro saranno al centro della loro organizzazione nel 2023.
Un altro elemento emerso è che i viaggiatori sono attenti alla sostenibilità, l’inclusività e l’accessibilità. La maggior parte delle imprese di viaggio (60%) ha apportato modifiche nell’ultimo anno per garantire che i propri servizi siano inclusivi e accessibili. La sostenibilità è a pari merito con il marketing come area di investimento più alta per il 2023, con un professionista del settore su cinque che ha dichiarato di voler investire nella sostenibilità il prossimo anno.
(Per maggiori informazioni: www.expedia.it)