Secondo quanto rivela il rapporto trimestrale “European Tourism Trends & Prospects” della European Travel Commission (Etc) il rimbalzo dei viaggi in Europa continuerà anche nei restanti mesi del 2022. Il settore turistico europeo ha superato con successo un’altra estate difficile, nonostante l’inflazione e la carenza di personale. Le compagnie aeree europee hanno resistito bene, con il volume dei voli di agosto in calo di appena l’11% rispetto al 2019. Dati incoraggianti che si traducono in un recupero dell'area di circa il 75% dei volumi di viaggio in entrata rispetto al 2019. I viaggiatori preferiranno i viaggi a corto raggio, che tendono ad essere più economici. A settembre la fiducia dei consumatori in Francia ha toccato il minimo degli ultimi nove anni e tendenze simili sono state registrate anche nel Regno Unito e in Germania.
Mentre i viaggi a corto raggio rappresentano attualmente circa il 72% del totale delle visite in Europa e sono destinati a crescere per il resto dell’anno, i viaggi a lungo raggio sono ancora in ribasso perchè ostacolati dalle restrizioni in particolare quelli del mercato cinese. Il turismo transatlantico riceve invece una spinta dai vacanzieri americani che beneficiano della forza del dollaro Usa, che, nell'ultimo anno si è apprezzato di circa il 20% rispetto all’euro.
Un dollaro rafforzato si è già dimostrato un’ancora di salvezza per molte destinazioni europee, con gli ultimi dati che mostrano che – finora – tre Paesi su cinque hanno recuperato almeno il 70% dei volumi di viaggio statunitensi del 2019. Tra le destinazioni che hanno superato la domanda di viaggio del 2019 ci sono: la Turchia con il rimbalzo più forte (+61%); il Portogallo (+17%); la Lituania (+7%); il Montenegro (+6%) e la Polonia (+6%).
(Per maggiori informazioni: www.etc-corporate.org)