Nella sua ultima pubblicazione l'ISTAT evidenzia un valore aggiunto del settore del turismo pari al 6,2% del PIL, con una incidenza complessiva sino al 13,1%.
Questi dati sono stati significativamente ridimensionati dalla pandemia che ha proposto sfide complesse per il settore del turismo ma, ha anche aperto nuove prospettive. Il sistema delle imprese è ora impegnato a contrastare gli effetti della pandemia e, allo stesso tempo, a predisporre piani di rilancio che, grazie anche alle risorse del PNRR, possano determinare quella innovazione necessaria per superare la crisi con successo. Di questo si è parlato lo scorso 26 marzo nel corso del convegno “Sviluppo delle imprese turistiche: stato dell’arte e proposte” organizzato da YouandItaly al quale è intervenuto, tra gli altri, il Vice presidente vicario di Federturismo Confindustria Renzo Iorio.
Le imprese che rappresentiamo, ha sottolineato Iorio nel suo intervento, vivono ancora una situazione di grande sofferenza. Tra i fattori critici l’assenza di mercato e la carenza di manodopera. Nonostante una boccata d’ossigeno data dagli ammortizzatori sociali, dalle moratorie sui mutui che hanno permesso alle aziende insieme ad iniezioni di capitale di sopravvivere ora una forte preoccupazione proviene dal rincaro dell’energia.
(Per maggiori informazioni: infoyouanditaly.it)