Dal portale International Luxury Travel Market (ILTM), che ha raccolto dati su dove andranno i vacanzieri nel 2021 e soprattutto su quali saranno le fasce di viaggiatori che alimenteranno questo trend, emerge che i principali fautori delle prossime vacanze all'insegna di hotel, soggiorni e crociere a 5 stelle saranno i Millennials, e in particolare chi (della generazione di trentenni e neo quarantenni) è molto sensibile al richiamo delle nuove esperienze e possiede disponibilità economiche sopra la media e una maggiore predisposizione a viaggiare anche in condizioni di rischio.
Come conferma la ricerca di ILTM, saranno decisivi fattori come la possibilità di gestire e vivere il viaggio attraverso gli strumenti digitali (social media compresi), l'accessibilità e la sostenibilità della destinazione e del brand, la possibilità di vivere esperienze uniche. Un approccio che, per certi versi, paradossalmente, sta inducendo una discreta fetta di millennials a considerare la classica agenzia come interlocutore preferenziale per organizzare la propria vacanza. Ma al di là del canale utilizzato per acquistare il proprio viaggio, l'incidenza della generazione Y sul mondo del travel sarà evidente, sia per il crescente potere d'acquisto che svilupperanno nei prossimi anni sia per la loro capacità di influenzare anche le generazioni più anziane, e non solo quelle più giovani come la Gen Z. I viaggi di lusso, in questo mutevole scenario, saranno in definitiva diversi già a partire dal 2021, e più rispondenti al mix di desideri proprio dei turisti nati dal 1980 in avanti. I dati relativi al terzo trimestre 2020 tratti dalla Global Heatmap di ILTM fanno invece luce sulle preferenze che gli “high net worth” (con elevate disponibilità economiche), hanno espresso in merito alla ripresa dei viaggi. Fra la fine di quest'anno e l'inizio del prossimo, la percentuale di coloro che si sposteranno scenderà ulteriormente rispetto all'80% registrato fra luglio e settembre. Una fetta dei turisti di lusso, in altre parole, manterrà un atteggiamento cauto nell'arco dei prossimi mesi, privilegiando in vari casi una sola vacanza lunga in famiglia, magari a bordo di uno yacht. Un'altra tendenza legata a filo doppio al Covid-19 riguarda infine le intenzioni di spesa per i viaggi del 2021: fino al 2019, la quota globale di soggetti facoltosi che dichiarava di aumentare il budget destinato alle vacanze per l'anno successivo si aggirava in media intorno al 45% (mentre il 10% asseriva di voler ridurre la spesa); nel terzo trimestre del 2020, a causa del proliferare del virus, questa percentuale è scesa al 35% (tengono botta i viaggiatori asiatici) ed è salita per contro al 40% la quota di viaggiatori intenzionata a tagliare i budget.
(Per maggiori informazioni: www.iltm.com)