Secondo la Iata, il trasporto aereo avrà una perdita, la più grande dalla crisi finanziaria del 2008-2009, di poco meno di 30 miliardi di dollari, per le conseguenze del coronavirus. Si registra già ora un calo di passeggeri nella regione Asia-Pacifico del 13%.Al momento, sottolinea l’associazione che raggruppa tutte le più importanti compagnie aeree mondiali, i mancati ricavi per i vettori che transitano nella regione sono arrivati a 27,8 miliardi di dollari, mentre a livello mondiale le perdite totali saranno di 29,3 miliardi di dollari, con una contrazione di traffico del 4,7%.
In particolare, per le compagnie aree fuori dall’area interessata dall’epidemia, Iata stima 1,5 miliardi di mancati ricavi. A dicembre, l’associazione aveva previsto una crescita globale in termini di rpk (revenue passenger kilometers) del 4,1%. La contrazione stimata adesso, quindi, annullerebbe quasi per intero l’incremento riferito al 2020, riducendolo a solo il +0,6%.
(Per maggiori informazioni: www.iata.org)