Il 31 gennaio si sono svolti a Roma gli Stati Generali della Montagna, iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Regionali e delle Autonomie, al quale hanno preso parte, tra gli altri, il Ministro per gli Affari Regionali e le autonomie Francesco Boccia, il Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano, il Ministro per il Sud e la coesione territoriale Giuseppe Luciano Calogero Provenzano, il Presidente dell’Intergruppo parlamentare dedicato allo sviluppo della montagna Ugo Parolo, i Deputati Borghi, De Menech, De Carlo, numerosi Sindaci e Amministratori di Comuni e Province. Dall’incontro è emerso l’impegno del Ministro Boccia di dotare la montagna di un Fondo unico nazionale dotato di 100 milioni di euro l’anno.

Oggi sono 20 milioni. Boccia ha sottolineato quanto detto dai Parlamentari e in particolare dall’on. Enrico Borghi, Consigliere del Governo per la Montagna - che non servono nuove norme. Occorre armonizzare quanto esiste, attuare la legge sui piccoli Comuni, il Codice forestale, la Strategia delle Green Communities e migliorare la Strategia nazionale per le Aree interne. Ci sono 100 milioni fermi occorre fare decreti attuativi. Importante la richiesta netta di investimenti fatta a imprese come Anas, presente a Roma con il Presidente Gemme. Boccia ha promesso di sollecitare tutte le aziende dello Stato, anche Rfi e Enel . Le Regioni hanno proposto un Tavolo al quale bisogna invitare Rfi, Cdp Enel e Eni. Evitando però il caos e i ritardi che stiamo registrando sui territori per quanto riguarda il Piano banda ultralarga. La fibra deve arrivare nelle aree montane.
Dare autonomia ai territori è urgente, come rilevato dall’on. Ugo Parolo, alla guida dell’Intergruppo parlamentare per lo Sviluppo della Montagna. Autonomia per i territori montani vuol dire mettere in moto tutti i meccanismi per eliminare le disuguaglianze. Parolo ha evidenziato l’importanza degli impianti di risalita: un’attività che tiene in piedi l’economia e che non può essere abbandonata. Boccia ha riferito di essere pronto con un disegno di legge sull’autonomia. Occorre lavorare per modernizzare anche il sistema di Enti locali, con le comunità al centro, con un’attenzione speciale sulle fragilità come quelle delle aree appenniniche colpite dal sisma. Non a caso l’appuntamento prossimo sarà a Roccaraso, convocato direttamente dal Ministro Boccia. Borghi ha sottolineato come sia utile darsi un metodo di lavoro per costruire sessioni tematiche sui territori, per parlare dei macro temi: semplificazione, fiscalizzazione , digitalizzazione, infrastrutture.
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