Il 19 settembre, nel corso del convegno Boating Economic Forecast, è stata presentata la nuova edizione della Nautica in Cifre, l'annuario statistico realizzato dall’Ufficio Studi di UCINA Confindustria Nautica in partnership con Fondazione Edison, che si fregia del patrocinio dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Il rapporto, giunto alla 40a edizione, fornisce a imprese, istituzioni e operatori di settore una serie di dati e contenuti fondamentali per analizzare nel dettaglio il quadro economico dell’industria italiana della nautica di diporto. Il Prof. Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison, Enrico Duranti, Presidente Assilea – Associazione Italiana Leasing, Giorgio De Rita, Segretario Generale Censis, Stefano Pagani Isnardi, responsabile Ufficio Studi UCINA Confindustria Nautica, Saverio Cecchi, Presidente UCINA Confindustria Nautica, hanno commentato i dati di mercato 2018 contenuti nella pubblicazione, facendo il punto sulle prospettive future del settore.
Il fatturato globale del settore nel 2018 pari a 4,27 miliardi di euro, con un 10,3% in più rispetto al 2017, una crescita ancora a due cifre per il quarto anno consecutivo. L’industria nautica da diporto in Italia ha registrato una ripresa significativa e consolidata: a partire dai minimi del 2013, il fatturato ha registrato un incremento del 75%, una performance che nessun altro settore industriale in Italia è stato in grado di generare. Aumenta anche il numero degli addetti diretti (per un totale di 22.310, +13,8% sul 2017), così come il contributo della nautica al PIL (2,02‰, in aumento del 10,6% rispetto all’anno precedente). Cresce, infine, a conferma di un trend positivo per tutto il settore, anche il mercato interno dell’intera industria nautica, con un 10,7% in più, per un totale di 1,48 miliardi di euro, con un aumento specifico del 15,2% per il mercato interno della produzione italiana della cantieristica da diporto. La ripartizione del fatturato per comparto vede la prevalenza della cantieristica (2,75 miliardi di euro, pari al 64,5% del totale), seguita dagli accessori (1,16 miliardi di euro, per una quota del 27,1%) e dai motori (358 milioni di euro, 8,4% del totale). Positivi, sulla scia degli anni scorsi, anche i dati sulle esportazioni, settore che ha permesso all'industria nautica nazionale di reagire alla crisi degli scorsi anni grazie all’eccellenza della produzione italiana, riconosciuta in tutto il mondo, che confermano il nostro Paese leader internazionale nella produzione di Superyacht (barche sopra i 24 metri). Questi ultimi vedono ancora una volta il primato indiscusso dei cantieri italiani che, in base al Global Order Book, raccolgono il 46% degli ordini mondiali. Si conferma primo al mondo anche il comparto delle unità pneumatiche per il segmento superiore ai 7 metri. Fra i settori italiani il cui export è maggiormente cresciuti negli ultimi vent’anni, la nautica si piazza al nono posto assoluto. Le elaborazioni di Fondazione Edison su dati Istat e ITC-UN Comtrade, nella classifica 2018 degli esportatori mondiali nel settore della cantieristica nautica, posizionano l’Italia al secondo posto, dopo i Paesi Bassi, con 2.175 milioni di dollari e il 13,2% di quota export mondiale, in crescita del 16,1% rispetto al 2017. Per quanto riguarda i principali mercati esteri, al primo posto si trovano gli USA con il 23,9% delle esportazioni dall’Italia di unità da diporto, per un valore di 476 milioni di dollari. Enrico Duranti, Presidente Assilea – Associazione Italiana Leasing: “Per il primo semestre 2019, Assilea – Associazione Italiana Leasing ha riscontrato una situazione stabile nel numero di contratti rispetto al primo semestre 2018. Il settore del leasing finanzia per l’80% gli acquisti, in misura maggiore per gli acquisti per uso personale e per prodotti nuovi. Abbiamo buone prospettive di crescita nella mobilità sostenibile, non solo per quanto riguarda le imbarcazioni. Gli investimenti con caratteristiche di sostenibilità saranno una priorità.” Marco Fortis, Vice Presidente Fondazione Edison: “Il settore sta andando molto bene, sono cinque anni che è in recupero dopo i minimi raggiunti nel 2013. E’ in ripresa sia la produzione nazionale per l’export sia il mercato interno. A livello generale in questo momento registriamo una buona tendenza complessiva. La produzione nazionale è molto articolata e di eccellente qualità e tocca diverse tipologie di prodotto. Ancora una volta le ottime performance delle nostre aziende derivano soprattutto dall’eccezionale richiesta di prodotti italiani da parte dei mercati esteri: soltanto l’export delle imbarcazioni made in Italy vale oggi oltre 2 miliardi di euro.” Saverio Cecchi, Presidente UCINA Confindustria Nautica: “I dati presentati oggi confermano che il nostro settore è quello su cui il governo deve puntare per far crescere economia e occupazione, in particolare per il significativo incremento della forza lavoro, che nell’ultimo biennio ha registrato una crescita di oltre il 20% degli addetti diretti”. A margine del Convegno, il Sottosegretario agli Esteri Ivan Scalfarotto, ha dichiarato: “Sono contento di aver partecipato all’apertura del Salone Nautico a Genova, appuntamento fondamentale per questo settore di spicco dell’economia italiana anche in termini di export. Il Governo è attento e vicino a questa industria che contribuisce a rendere l'Italia celebre nel mondo.”
(Per maggiori informazioni: www.ucina.net)