Il settore dei viaggi e del turismo è la forza trainante dell'economia italiana secondo  l’ultima ricerca del Wttc. Questo nonostante il deficit di bilancio del governo, in aumento del 3,2% nel 2018, rispetto al tasso di crescita complessivo dell'economia dello 0,9%.
Il rapporto rivela come in Italia, lo scorso anno, il settore dei viaggi e del turismo abbia contribuito all'economia nazionale con 232 miliardi di euro, essendo così il secondo settore in termini di contributo al Pil (13,2%), prima di quello delle costruzioni ( 11,4%) e della sanità (11,2%) e appena dietro al retail (14,4%).


Nel corso del 2018, il settore ha rappresentato anche il secondo maggior contributo in termini di occupazione (14,9%), rispetto alla quarta posizione nel 2010.
A livello globale con una quota del 10,4% (8,8 trilioni di dollari Usa) del Pil globale totale nel 2018, il contributo di viaggi e turismo al Pil è stato 1,4 volte superiore all'agricoltura (contributo del 7,7%), 1,5 volte superiore al comparto bancario (contributo del 7,1%), all'industria automobilistica (6,8% di contributo) e 1,7 volte superiore al settore minerario (contributo del 6,0%).
Tra quelli analizzati, quello dei viaggi e del turismo è stato il comparto in più rapida crescita nel 2018, con un aumento del 3,9%, posizionandosi davanti alla produzione automobilistica (3,7%) e alla salute (3,3%) e ha avuto un tasso di crescita superiore a quello dell'economia globale (3,2%) per l'ottavo anno consecutivo.
Inoltre, il settore dei viaggi e del turismo contribuisce con 319 milioni di posti di lavoro (10% di tutti i lavori) all'occupazione globale, collocandosi davanti ai servizi finanziari (9,1%) e alla salute (7,4%).

(Per maggiori informazioni: https://www.wttc.org/about/media-centre/press-releases/press-releases/2019/benchmarking-italy/)