Secondo i dati dell’Osservatorio Italiano dei Congressi e degli Eventi-Oice, promosso da Federcongressi&eventi e realizzato dall’Alta Scuola di Economia e Relazioni Internazionali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, aumentano gli eventi realizzati in Italia. Nel 2018 sono stati 421.503 tra congressi ed eventi (597.224 giornate), con un incremento rispettivamente del 5,8% e del 6,7% rispetto al 2017. La durata media, pari a 1,42 giorni, rimane stabile mentre sono in lieve flessione (-2,4%) i partecipanti, 28.386.815 e le presenze, 42.319.349.
La maggioranza dei congressi ed eventi (il 59,5%) ha una dimensione locale, cioè con partecipanti (relatori esclusi) provenienti prevalentemente dalla stessa regione della sede. Diminuiscono gli eventi nazionali, passati dal 35,2% del 2017 al 32,4% mentre aumentano dal 7,9% del 2017 all’8,1% del 2018 gli eventi internazionali, con partecipanti provenienti in numero significativo dall’estero. Più della metà delle sedi per eventi, il 50,7%, prevede un fatturato invariato per il 2019, mentre un 37,2% che ne prevede una probabile crescita. A vedere in maniera più rosea sono gli spazi non convenzionali e le sedi fieristico congressuali. Poiché il maggior numero di eventi svolti in Italia è promosso dalle aziende non stupisce che siano gli alberghi congressuali a concentrare la maggior parte degli eventi: l’80,6% del totale (+6,9%). Buona anche la performance dei centri congressi che registrano non solo il 3,2% degli eventi con un aumento del 3,9% ma anche il più elevato numero medio di eventi per sede: 156,3.Il Nord è l’area geografica che attrae maggiormente congressi ed eventi. Continua però l’ascesa del Sud e delle Isole grazie sia all’efficace attività promozionale svolta dai convention bureau ma anche dagli enti pubblici locali, sia agli investimenti in infrastrutture e servizi.
(Per maggiori informazioni: www.oice.it)