Gli italiani sono i crocieristi più giovani d’Europa, con il totale complessivo che si avvicina al milione. E’ di 43 anni l’età media degli italiani saliti a bordo di una nave da crociera nel 2018, contro una media europea di 50 anni, 57 per i britannici, 49 per i tedeschi e 46 per gli spagnoli. Secondo l‘Europe Market Report di Clia lo scorso anno l’Italia ha totalizzato 831 mila passeggeri, con una crescita dell’8% sul 2017 e dell’11% sul 2016.
Questa crescita (+80 mila in due anni) proietta il raggiungimento di quota 1 milione di passeggeri entro breve tempo. L’Italia resta il terzo Paese come mercato di provenienza in Europa (12% del mercato continentale che totalizza complessivamente 7,17 milioni di utenti), preceduta da Germania (31%) e Regno Unito (27%), ma con tassi di crescita più che doppi rispetto a questi ultimi.
Il settore delle crociere rappresenta solo il 2% dei 1,4 miliardi di turisti che ogni anno viaggiano nel mondo ed ha ancora margini importanti. Nato da poco più di tre decenni, infatti, ha visto il numero dei passeggeri totali passare da 3 a quasi 30 milioni in poco tempo, con la prospettiva di raggiungere i 40 milioni di crocieristi entro il 2028. In questo trend è molto cambiata l’offerta, che si è oggi assai più variegata, multiforme e in grado di rispondere a diverse richieste della clientela.
Per quanto riguarda l’Italia, nel 2017 sono aumentate del 43% le mini-crociere da 4 a 6 giorni, mentre nel 2018 sono cresciute del 23% quelle da 1 a 3 giorni e del 40% quelle di 14 giorni. Per cui, anche se la media durata di una crociera resta di 7 giorni, l’offerta si è molto diversificata anche in termini temporali. E bisogna rilevare anche come sia cresciuta del 3% la partecipazione dei ventenni e dei trentenni.
Inoltre, tra le destinazioni preferite, la metà degli italiani continua a scegliere il Mediterraneo Centrale e Occidentale, uno su quattro quello Orientale e uno su dieci i Caraibi. Tra le diverse mete ci sono poi Nord Europa (6,2% dei crocieristi italiani nel 2018), Africa e Medio Oriente (2,9%), Mar Baltico (3,2%) e infine i viaggi transoceanici (1,5%).
( Per maggiori informazioni: https://cruising.org/)