Il primo giugno a Lacco Ameno (Ischia) si è svolto il convegno “Le terme dell’isola d’Ischia per i 100 anni di Federterme dove Giancarlo Carriero, Presidente della sezione turismo dell’Unione Industriali di Napoli e Consigliere di Federterme, ha fatto gli onori di casa.  Sono intervenuti, tra gli altri, Giacomo Pascale, Sindaco di Lacco Ameno, Presidente Sezione Turismo dell’Unione Industriali di Napoli e Consigliere di Federterme Confindustria,  Antonio D’Amore, Direttore Generale ASL NA2 Nord, Aldo Ferruzzi, presidente della Fondazione per la Ricerca Scientifica Termale (FoRST). Ha aperto i lavori con i  saluti istituzionali il sindaco Pascale, il quale ha dapprima segnalato la progressiva discesa del settore termale isolano come elemento d’attrazione turistico che risulta solo al terzo posto tra i motivi che inducono i turisti a scegliere l’isola. Ha poi ribadito come sia necessario uno studio scientifico che dimostri l’alta qualità terapeutica delle terme di Ischia e la grande quantità di sorgenti dell’isola, esaltandone le peculiarità.

Per  Antonio D’Amore, Direttore generale dell’Asl Napoli 2 Nord, che ha subito definito le terme come una vera attività produttiva la mossa fondamentale è la valorizzazione del turismo sanitario, un settore in grado di generare più introiti per l’intero settore. Ferruzzi ha puntualizzato come l’Italia sia il paese del termalismo e come la Fondazione Forst sia  pronta a raccogliere la sfida di rilancio dei territori. Il termalismo dipende da una corretta gestione del territorio e del suolo che richiede il coinvolgimento degli enti locali e di tutti gli attori.

Le conclusioni della mattinata di dibattito sono state affidate al Presidente di Federterme, Costanzo Jannotti Pecci che ha indicato Ischia come un mirabile esempio di attrattore turistico nazionale, in cui la mobilità interregionale per le cure sanitarie vede l’isola in attivo ma in cui non si  promuove il turismo sanitario. Fra l’altro, in attesa dell’audizione parlamentare di Federterme nell’ambito dell’iter normativo per la nuova legge sul turismo, il Presidente ha sottolineato come la liberalizzazione delle cure termali sul territorio dell’Unione Europea possa costituire un’enorme opportunità per l’isola d’Ischia. Jannotti Pecci ha poi progressivamente toccato le varie criticità del settore, dalla necessità di aggiornare la legge 323, alla mancata promozione termale da 5 miliardi di lire, vanificata dall’Enit (Agenzia nazionale turismo), che provocò la volatilizzazione della somma per coprire un proprio buco finanziario, alla Bolkestein, passando per la necessità di investire sulle scuole di specializzazione, nelle quali il termalismo per troppo tempo è stato l’anello debole. Il presidente ha concluso il suo intervento auspicando migliori condizioni, anche legislative, per consentire agli imprenditori di lavorare agevolmente, a partire dalla parificazione con altri Paesi d’Europa, soprattutto sul fronte della proprietà delle fonti termali, che nel 1927 lo Stato diede inizialmente in concessione perpetua.

 

(Per maggiori informazioni: segreteria@federterme.it)