ll numero di viaggi internazionali è aumentato del 5,5% arrivando a toccare quota 1,4 miliardi nel corso del 2018. Secondo il World Travel Monitor, lo studio di Ipk International presentato all’Itb di Berlino, si viaggia sempre di più al di fuori dei confini nazionali, con una tendenza che riguarda un po’ tutto il mondo.In testa alla classifica ci sono, in particolare, i viaggiatori di Asia e America Latina, capaci di fare segnare incrementi, rispettivamente, del 7% e del 6%. Sul fronte delle destinazioni, in pole position c’è ancora l’Asia (+6% nel 2019), a pari merito dell’Europa (con una contrazione della Spagna dopo gli anni del boom), mentre le Americhe si fermano a un più modesto +3%.
Meno buone le previsioni per il 2019 in cui, a causa del rallentamento dell’economia globale, l’aumento del travel internazionale registrerà una battuta d’arresto e scenderà a un +4%.
Un altro fattore decisivo sarà il crescente fenomeno dell’overtourism che condizionerà la percezione dei turisti in particolare in città come Pechino, Città del Messico, Amsterdam, Istanbul, Venezia e Firenze. Inoltre, lo studio sottolinea come i timori relativi al terrorismo e all’instabilità politica condizioneranno ancora il 38% dei turisti internazionali - in particolare quelli asiatici - al momento di pianificare i loro viaggi. Paesi come la Turchia, Israele ed Egitto hanno visto tuttavia aumentare lievemente la percezione di sicurezza negli ultimi 12 mesi.
Lo studio "World Travel Monitor" prende in considerazione i viaggi all’estero in più di 60 Paesi, con una survey che arriva a coprire il 90% della domanda globale di viaggi.
(Per maggiori informazioni: https://www.ipkinternational.com/en/10-news-and-events/110-press-release-on-ipk-s-presentation-at-itb-berlin-6-march-2019)