Entro il 2030 la Cina potrebbe diventare la principale destinazione turistica del mondo, scalzando così il Paese transalpino dal primo posto del podio, secondo il report "Megatrends Shaping the Future of Travel” World Travel Monitor condotto da Ipk International e commissionato da Itb Berlin. Il turismo cinese dovrebbe infatti essere spinto dalla crescita della classe media in Asia, che guida il mercato dei viaggi, in combinazione con il progressivo allentamento delle restrizioni sui visti, facilitando così gli spostamenti. La forte crescita del mercato interno dovrebbe anche portare lo sviluppo del turismo cinese. gli eventi sportivi in arrivo nei prossimi anni, come i Giochi olimpici estivi a Tokyo nel 2020 e quelli d’inverno a Pechino nel 2022, rafforzeranno l’attrattiva della destinazione e accelereranno lo sviluppo del settore.
Saranno sempre i viaggiatori asiatici a sostenere il turismo mondiale nel 2019, prosegue la ricerca, che registra un incremento del 6% nella domanda di turismo da parte dell’Asia nel suo complesso.Dopo avere registrato una crescita del 5% nel 2017, la domanda di turismo da parte della regione asiatica aveva visto nei primi otto mesi del 2018 un +8%, sostenuta soprattutto dai viaggi al'interno dello stesso continente. L’Asia continua ad essere la locomotiva del turismo mondiale, in particolare, la Cina con il suo +13%.Per quanto riguarda i viaggi al di fuori del continente, cresciuti in tutto del 10%, l’Europa ha subito un piccolo rallentamento come destinazione nel suo complesso (+4%), anche se Spagna (+14%) e Regno Unito (+8%) si sono confermate le mete preferite.In calo i viaggi verso le Americhe (-1%), a cui sono stati preferiti Paesi più vicini geograficamente come Thailandia, Vietnam, Malesia, Cambogia e Laos.Tra le tipologie di viaggio preferite dai viaggiatori asiatici ci sono, in linea con il resto del mondo, i city break (+10%) e le vacanze sun&beach (+15%), mentre sono in diminuzione gli spostamenti legati al business travel e alla visita a parenti e amici. (+2%). Sul fronte dei canali di prenotazione, internet rimane sempre il mezzo preferito (+11%), seguono le agenzie di viaggi ( +5%).
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