Il 2016 ha visto, infatti, crescere arrivi e presenze dei turisti nelle regioni meridionali (+4,3%, 1 punto e mezzo in più del Centro-Nord). Aumenta in particolare il cosiddetto “export turistico”, ovvero le presenze (+7,8%), e la spesa (+24%) dei turisti stranieri. Alla base di questi risultati positivi ci sono le imprese turistiche meridionali che, pur rappresentando solamente il 25% del totale nazionale (il 20% delle imprese ricettive italiane), costituiscono un comparto dai fondamentali solidi, con oltre 70 mila occupati e due miliardi e mezzo di valore aggiunto, che vede migliorare, in maniera costante a partire dal 2012 la redditività mentre calano l’indebitamento e i conseguenti oneri finanziari.
Un settore con un’offerta qualitativamente elevata (gli hotel del segmento 4 – 5 stelle sono quasi il doppio della media nazionale) e caratterizzato da nicchie importanti, come l’industria termale, che può vantare ¼ dei ricavi di tutta l’industria termale nazionale.