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  • Assobalneari Italia

    Si è svolta sabato, nella suggestiva sala di Villa Bertelli di Forte dei Marmi, una delle località simbolo del turismo balneare italiano, l’ Assemblea di Assobalneari Italia aderente a Federturismo Confindustria per analizzare il Disegno di Legge recentemente approvato dal Governo che di fatto certifica le evidenze pubbliche per tutte le concessioni demaniali marittime ai fini turistico ricreativi.

    Vista l’ importanza dell’ argomento hanno partecipato numerosissimi imprenditori del settore che hanno affollato la sala anche utilizzando gli spazi all’ esterno, provenienti dalla costa apuoversiliese, ma anche dal sud della Toscana e dalla vicina riviera Ligure sia di Levante che di Ponente.

    Hanno presenziato ai lavori il Vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, l’ On. Massimo

    Baldini, il Coordinatore del Demanio in Conferenza Stato Regioni Marco Scajola Assessore Ligure

    all’ Urbanistica, il rappresentante di Federturismo Confindustria Roberto Perrocchio, presidente di

    Assomarinas (porti turistici), i Sindaci dei Comuni del territorio.

    Ha partecipato ai lavori il Sen. Paolo Romani, Capogruppo al Senato di FI ed ex Ministro allo

     Sviluppo economico.

    All’incontro è stato invitato anche a partecipare il Ministro agli Affari Regionali On. Enrico Costa che non ha potuto intervenire per precedenti impegni istituzionali.

    I lavori si sono svolti presieduti dal Presidente di Assobalneari Italia Fabrizio Licordari che nel corso della sua relazione introduttiva ha dichiarato la ferma e netta posizione contraria di Assobalneari al provvedimento appena approvato dal Governo.

    “Il provvedimeno- ha spiegato Licordari nel suo intervento- varato a sorpresa, senza poterne discutere il testo perché tenuti all’ oscuro, è mortale per le imprese concessionarie balneari italiane perché, senza se e senza ma, certifica le procedure di evidenza pubblica accettando con atteggiamento di sudditanza i voleri di Bruxelles mettendo in ginocchio e profonda crisi non solo le Imprese balneari italiane ma tutto l’ indotto economico che gravita dietro a questo importante comparto.

    Tutti i giustificativi che vengono propinati dai sostenitori di questo Disegno di Legge –ha proseguito il Presidente di Assobalneari-  sono suffragati da enunciati che la Commissaria europea Bienkowska e la direttrice del mercato interno Evans hanno già bocciato a priori con risposte scritte e note a tutti.  E l’ idea che si vuol fare passare che ci sarà una contrattazione con le Istituzioni europee ci pone una domanda d’ obbligo: perché non fare capire che con l’ applicazione di questa direttiva noi non c’ entriamo nulla e prorogare allora le concessioni esistenti di trant’ anni come hanno fatto i Paesi Iberici con una norma precisa, breve e determinata?”

    La richiesta di Assobalneari Italia è stata recepita in pieno dagli autorevoli esponenti di Forza Italia presenti al dibattito tantevvero che in tutti gli interventi che si sono succeduti è stato dichiarata la necessità – Gasparri- e di ridiscutere l’ applicazione della Direttiva Bolkestein dichiarandone l’ inapplicabilità per tutelare non solo i concessionari balneari, ma anche tutti coloro che hanno una

    concessione per svolgere il loro lavoro: commercianti ambulanti , alberghi, campeggi, cantieristica nautica, le Terme, i terminalisti portuali etc..

    Il Sen. Romani ha dichiarato il suo personale impegno e quello di tutto il Gruppo di FI al Senato per ostacolare e bloccare il provvedimento durante il lavoro delle Commissioni competenti rendendo così vano questo disegno che se attuato sarebbe la distruzione di un modello economico di alto pregio e valore.

    Il Sen. Baldini ha inoltre spiegato con parole chiare e precise il pericolo che si nasconde con l’ adozione di un provvedimento del genere che darebbe tutto il potere decisionale al Governo esautorando il Parlamento da ogni decisione prendendo le distanze da una norma “irresponsabile” accusando le altre Organizzazioni di categoria che appoggiano questo provvedimento di non rappresentare più il volere dei propri associati che non accettano le evidenze pubbliche.

    L’ Assessore Scajola con un intervento appassionato ha portato a conoscenza della  platea l’ iniziativa della Regione Liguria a tutela delle imprese liguri con due provvedimenti regionali sui quali i suoi uffici stanno lavorando per perfezionare un testo che possa essere il più rispondente possibile alle esigenze degli Imprenditori.

    In una situazione di incertezza come questa almeno una cosa dall’ Assemblea di Forte dei Marmi di Assobalneari Italia è emersa: gli imprenditori balneari che sono impegnati in prima persona nella loro attività, sulla quale investono per migliorare la qualità dei servizi offerti, sono contrari a qualsiasi forma di evidenza pubblica che possa mettere in pericolo il loro lavoro, i sacrifici di anni. In parlamento il provvedimento del Governo, se avrà il tempo di approdare, avrà un percorso molto faticoso anche perché FI ha promesso battaglia.

    Info 338577938

    Il 3 febbraio Assobalneari Italia ha partecipato con una sua delegazione, composta dal Presidente Fabrizio Licordari e dai colleghi Andreino Croce, Paolo Ferraresi e Roberto Aliboni, ad un incontro convocato dalla Amministrazione Toti che ha reso note le sue proposte a tutela e sostegno delle imprese balneari liguri.

    Assobalneari Italia boccia il testo del Consiglio dei Ministri che manda all' evidenza pubblica 30.000 piccole e medie imprese, nel rispetto di norme europee non pertinenti con la nostra realtà imprenditoriale. L'Associazione aveva chiesto infatti una proroga di 30 anni prima di aprire le concessioni a gara europea. Non comprendiamo, aggiunge l'Associazione in un comunicato stampa perché in Italia si debba  sottostare a diktat europei che gli altri Paesi nostri competitors non hanno considerato. Nel provvedimento appena licenziato dal Governo troviamo anche principi su cui non ci possiamo trovare d’ accordo: viene attribuita alle singole Regioni la prerogativa di decidere il periodo di durata delle concessioni creando così differenze da Regione a Regione.

    (Per maggiori informazioni: www.assobalneariitalia.it

    La Corte europea di giustizia ha bocciato la proroga automatica decisa dall'Italia per le concessioni demaniali marittime e lacustri fino al 31 dicembre 2020.
    Critica la posizione di Assobalneari Italia. Quello che sta avvenendo in Italia per le concessioni demaniali ai fini turistico ricreativi è un’ ingiustizia, ha  dichiarato il Presidente di Assobalneari Italia Fabrizio Licordari in un comunicato stampa,  perché è ormai noto che le concessioni dello stesso tipo di quelle di cui stiamo parlando che si trovano in Spagna o in Portogallo hanno ottenuto trattamenti completamente diversi e sono state tutelate dai rispettivi Governi con norme a tutela del valore economico e occupazionale che queste rappresentano. E per l’Italia, si domanda  il presidente, chi ha preso posizioni a Bruxelles a difesa di 30.000 aziende, di 300.000 posti di lavoro, di un indotto che gravita intorno al turismo balneare che rappresenta numeri di primaria importanza costituito da imprese fornitrici tipicamente italiane, professionisti e artigiani, e produttori di attrezzature che tutti vedono sulle nostre spiagge? L’associazione ritiene che il Governo abbia tutte le possibilità, la forza e soprattutto il dovere, di recarsi a Bruxelles per alzare il livello delle trattative con la Commissione europea.
     
    (Per maggiori informazioni: www.assobalneariitalia.it)

    Trovare una soluzione ai problemi della categoria per rilanciare il settore, uscire dall’incertezza e rimanere concorrenziali nel mercato mondiale del turismo.

    Apprezziamo molto l’iniziativa del coordinatore regionale per il demanio, l'assessore ligure  Marco Scajola, che ha convocato a Roma il 17 febbraio prossimo il tavolo interregionale del Demanio per dare una risposta, che auspichiamo univoca da parte di tutte le regioni, alla necessità di garantire futuro e certezze alle 30.000 imprese balneari che operano sul demanio marittimo e per sollecitare il Governo ad assumere le necessarie iniziative a riguardo.

    Siamo convinti che questo sistema di imprese è un innegabile valore per l’economia turistica del nostro Paese e che la soluzione ai problemi attuali può passare dall’adozione di una norma che preveda il cosiddetto ‘doppio binario’, (evidenza pubblica per il rilascio di nuove concessioni e un congruo periodo transitorio per le imprese esistenti) e dal riconoscimento del valore di queste imprese, (che operano sì su un’area demaniale ma di cui la proprietà ci è giuridicamente riconosciuta), legato non solo agli investimenti economici ma anche a quelli, fondamentali, del valore occupazionale, storico, sociale ed  alla tipicità delle piccole e medie imprese che connota le aziende balneari.

    Per dare ancora più forza e sostegno a questa iniziativa mercoledì 17 febbraio le principali Organizzazioni Sindacali di categoria ASSOBALNEARI ITALIA – Confindustria- S.I.B./FIPE – Confcommercio, FIBA – Confesercenti, e OASI – Confartigianato organizzeranno un PRESIDIO NAZIONALE davanti, o nelle immediate vicinanze, la sede  romana della Regione Liguria. Presidio che vuole rappresentare, anche al Parlamento e al Governo, lo stato di esasperazione e di incertezza non più sopportabile di 30.000 imprese e delle relative famiglie.

    Gli imprenditori balneari, provenienti da tutta Italia, che saranno presenti a Roma il 17 febbraio prossimo chiederanno con forza che si affrontino i problemi con realismo e che, all'interno delle norme europee, si cerchi, con determinazione e coraggio, una soluzione possibile, (che altri Paesi europei hanno trovato), e di cui le imprese hanno assoluto bisogno per uscire dall’incertezza e poter rilanciare, con entusiasmo ed investimenti, un settore economico che, come tutti i settori economici di entusiasmo e investimenti ha bisogno, per rimanere concorrenziale nel mercato mondiale del turismo.