Portualità diffusa e una sempre più stretta collaborazione con gli interporti di Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna per concretizzare le grandi potenzialità che il porto offshore dell'alto Adriatico sarà in grado di esprimere grazie alle nuove tecnologie di imbarco-sbarco previste per questa grande piattaforma logistica targata Paolo Costa, l'attuale presidente dell'Autorità Portuale di Venezia che nel meeting organizzato dall'International Propeller Club Porto of Venice dall'emblematico tema "Il Porto degli Interporti" ha raccolto il consenso e l'adesione dei massimi rappresentanti del cluster trasportistico presenti al tavolo dei relatori, dal presidente della U.I.R. e dell'Interporto di Bologna Alessandro Ricci al rappresentante della Z.A.I. e dell'Interporto di Verona Pier Luigi Toffalori, al vicepresidente dell'Unione di Navigazione Interna Italiana Sergio Vazzoler, al presidente dell'Interporto di Venezia Eugenio De Vecchi, al rappresentante del porto di Mantova Leoni.
Dunque un nuovo, importante "tassello" di quel vasto mosaico previsto dal NAPA e mirato ad attivare una nuova politica di integrazione nella governance dei traffici del Mediterraneo nord orientale per arginare la loro fuga verso i porti del nord Europa da una parte e, dall'altra, perfettamente in linea con quanto è oggi richiesto dalla U.E. per bilanciare e riequilibrare la portualità del nord e del sud del continente.
"Si tratta di riassettare un sistema oggi anomalo – ha tra l'altro dichiarato il presidente Costa – che vede i nostri retroporti servire altre portualità quando abbiamo tutte le carte in regola per proporre la portualità adriatica come via economicamente più competitiva per i traffici diretti o provenienti dal centro Europa al Medio ed Estremo Oriente via Suez".
"Carte in regola" che significano tracce ferroviarie, banchine attrezzate, infrastrutture stradali e autostradali e navigabili per via d'acqua interna, efficienti aeroporti al servizio di una logistica di alto livello di altrettante aree produttive alla ricerca di sistemi trasportistici sempre più avanzati , supporto essenziale per dare maggiore competitività all'import-export di questa "nuova e grande regione d'Europa".
Nei molti interventi è stato ricordato come il decreto "Salva Italia" agevoli questa politica consentendo tra l'altro alle Autorità Portuali di porti classificati come "terminali di corridoi europei" di localizzare nel porto le varie fasi delle operazioni doganali.
Particolare interesse ha destato l'intervento del rappresentante della Z.A.I – Interporto Quadrante Europa di Verona, il più grande in Europa, Toffalori il quale ha tra l'altro ricordato come una collaborazione sinergica fra gli interporti del Veneto e il porto di Venezia coinvolga lo stesso interporto di Verona che non vede incompatibilità con i treni che oggi arrivano da la Spezia. " Da parte nostra vi è la piena disponibilità a collaborare fattivamente – ha affermato Toffalori – Così come Venezia storicamente guardava ad un territorio più ampio degli attuali confini del veneto, occorrerà guardare anche ad una macroregione che va oltre al Veneto e si collega agli altri territori del nord est ma anche a parte della Lombardia e dell'Emilia Romagna".
Dall'Interporto di Venezia, in accordo con i piani dell'autorità Portuale, annunciate grandi strategie industriali nell'ambito della riconversione di Porto Marghera , dalla costruzione di una centrale elettrica a biomassa a nuovi insediamenti logistici , al raddoppio di celle frigorifere per la catena del freddo ecc. ecc. mentre l'escavo dei canali lagunari di grande navigazione in fase di completamento fina quota di progetto consentirà ai terminal portuali lagunari l'ormeggio di navi di sempre maggiore stazza alimentando così maggiori tonnellaggi di merci e una maggiore attrazione per le compagnie di navigazione.
"Il Porto degli Interporti" non è stato un dialogo tra sordi né un autoreferenziale monologo di pochi "solisti" – ha dichiarato a conclusione del meeting il presidente del Propeller Massimo Bernardo – La presenza e l'impegno a questo "tavolo tecnico" di tanti autorevoli relatori ha dimostrato come ci sia oggi l'esigenza di seppellire anacronistici monopoli locali attivando nuove sinergie tra pubblico e privato, formula questa condivisa e vincente nei fatti come dimostrano le strategie adottate nell'ambito del range portuale dell'alto Adriatico oggi divenuto riferimento di importanti investimenti di primarie compagnie di navigazione, di grandi gruppi finanziari ma,soprattutto, di una nuova cultura non solo relativa al trasporto ma alla riorganizzazione logistica, occupazionale e sociale di quelle aree produttive che rappresentano il vero motore per rilanciare in un'ottica europea , l'economia di tutto il Paese".
Segreteria 345 8227088
e-mail segreteria@propellerclubportofvenice.eu
P.o.box 287 – 30100 Venezia
Il Presidente ed il Vicepresidente di Assomarinas si sono incontrati oggi, 8 novembre, con il direttore ed i titolari del porto turistico Carlo Riva di Rapallo per effettuare un sopralluogo di verifica dei danni determinati dall'eccezionale mareggiata dei giorni scorsi.
Per mettere i porti turistici in condizione di competere sul mercato globale è diventato improcrastinabile risolvere al più presto il contenzioso sui canoni demaniali. La legge 296/2006, dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio, stravolge l’impianto originario incrementando in misura rilevante (anche del 500%) e, tra l’altro, con riferimento ai rapporti già perfezionati l’importo dei canoni dovuti dai concessionari di strutture destinate alla nautica da diporto, per di più rovesciando un’impostazione adottata in precedenza dal legislatore innalzando il canone là dove erano stati realizzati maggiori investimenti. Per questo con Federturismo abbiamo ritenuto indispensabile ricorrere alla Corte costituzionale.
Dal momento che la disposizione, così come strutturata, determinerebbe l’eliminazione dei benefici connessi alle norme di semplificazione amministrativa e la paralisi degli investimenti già previsti per la riqualificazione, la ristrutturazione e la promozione dei marinas, con Federturismo abbiamo presentato nei giorni scorsi un emendamento alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati affinché si intervenga per risolvere una situazione anomala ed inaccettabile che rischia di compromettere l'affidabilità dei rapporti tra Stato ed investitori privati.
Roma, 15 novembre 2016
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Barbara Ongaro
Responsabile Relazioni Esterne & Ufficio Stampa
Federturismo Confindustria
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Allarme rosso dell'Associazione Italiana Porti Turistici
"Equità e rigore fiscale con incomprensibili norme mirate a penalizzare un comparto trainante per l'economia del Paese, non debbono e non possono rappresentare una "terapia" accettabile per il sistema di imprese turistico-nautiche attualmente impegnate con cantieri già aperti per circa 18.000 nuovi ormeggi con ulteriori 30.000 in corso di approvazione.
“Capitani coraggiosi” a raccolta all’Assemblea generale dell’Associazione Italiana Porti Turistici tenutasi nell’ ambito del Big Blue Roma. “Stiamo navigando in un mare in tempesta , non solo a causa della crisi economica ma anche dei contenziosi amministrativi ancora in corso sui canoni demaniali, delle problematiche legate ai rinnovi delle concessioni,
Il 26 e 27 marzo si terrà ad Olbia e-Port, il primo Forum annuale sul futuro dei porti turistici del Mediterraneo, organizzato da Promo P.A. Fondazione, con il sostegno della Provincia di Olbia Tempio e degli altri Enti pubblici del territorio.
All’Assemblea di Assomarinas, tenutasi a Roma nella sede di Confindustria, gli imprenditori dei porti turistici hanno richiamato l’attenzione sugli aspetti più critici della portualità turistica analizzando a tutto tondo i problemi amministrativi e giuridici rimasti ancora irrisolti.
Si è discusso innanzitutto delle modalità di applicazione dell'IVA ridotta al 10% ai Marina Resort, in merito alla quale è intervenuto il consulente fiscale di Federturismo Confindustria Franco Vernassa segnalando la precisazione fornita dall’Agenzia delle Entrate. Secondo quanto specificato, fino al 31 dicembre 2015, sarà applicabile l’aliquota ridotta al 10% alle prestazioni di servizi di accoglienza e messa a disposizione dello specchio acqueo per la sosta e il pernottamento dei turisti a bordo delle proprie unità da diporto, con esclusione dei servizi resi nell’ambito di contratti annuali per lo stazionamento dell’imbarcazione.
Il 4 marzo si è svolto a Roma il Focus group sul progetto "Developing Authentic and Attractive Maritime Destinations across the West Mediterranean" promosso dalla Direzione Generale degli Affari Marittimi e della Pesca (DG Mare) della Commissione Europea per definire le linee di cooperazione più rilevanti tra diversi stakeholders.
L’obiettivo è riflettere insieme sulle caratteristiche ed esigenze delle diverse destinazioni locali, nonché sull’opportunità di definire sinergie e standard condivisi al fine di promuovere efficacemente le qualità e potenzialità di un Mediterraneo che sia "Autentico e Attrattivo".
All'incontro, oltre il dott. Luca Simeone della Base Nautica Flavio Gioia SpA - Gaeta, socio Assomarinas, hanno partecipato rappresentanti della Regione Liguria, Università di Napoli Federico II, Comune di Napoli, Associazione Pescatour (Cagliari/Roma), GAC Sardegna Orientale, Piattaforma Nautica, Base Nautica (Gaeta), Ministero della Cultura, Progetto Marittimo Mediterraneo (IT/FR), Consorzio Nautico NaViGo (Viareggio), Università di Palermo, Anima Investment Network (Marsiglia), Cluster Català (Barcellona), Nautic Advisors (Palma di Maiorca) Network Piccole Isole Mediterranee (Tunisi), Società Marocchina di Ingegneria Turistica (Rabat), Rappresentanza Permanente di Malta.
(Per maggiori informazioni: http://ec.europa.eu/dgs/maritimeaffairs_fisheries/index_it.htm)
Apprendiamo con soddisfazione - dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio - la notizia dell’espresso inserimento della figura giuridica dei “Marina Resort” nella legge regionale sul turismo della Puglia.
Una modifica legislativa che attendavamo da tempo e che consente anche alla Puglia di dare maggiore impulso ai Marina come imprese turistico- ricettive.
ASSOMARINAS ha presenziato al “battesimo” di Porto degli Argonauti, nuova, grande struttura, frutto di quell’intelligente mix che ha saputo fondere la volontà e l’impegno del pubblico e del privato nella valorizzazione di questa splendida costa, nel comune di Pisticci in provincia di Matera, nella realizzazione di in un progetto concepito da una tra le migliori firme dell’architettura turistica italiana, l’arch. Luigi Vietti e dall’ing. Antonio De Nicolò, consigliere d’amministrazione della Nettis S.p.A., autori di prestigio del Porto degli Argonauti e del resort che lo accoglie mentre i professori Alberto Noli, ordinario di Costruzioni Marittime a “La Sapienza”, e Alessandro Togna, professore di idrologia tecnica preso l’Università dell’Aquila, hanno curato la progettazione delle opere idrauliche e marittime.
In grado di ospitare fino a 450 imbarcazioni di piccola e media stazza e fino a 30 m. di lunghezza, il Porto degli Argonauti, realizzato dalla Nettis Resort, è protetto da un avamporto a moli foranei convergenti con una imboccatura all’ingresso di 50 metri di larghezza e 4 m. di profondità per accedere alle 2 darsene interne lunghe 220 m., larghe 140 e profonde 3,5 m.. L’imponente struttura si colloca, al centro del Mediterraneo, come uno tra i migliori esempi di integrazione tra il mare e il suo hinterland in un habitat pieno di cultura e di opportunità per un turismo che per ragioni climatiche e per le strutture residenziali a terra potrebbe svilupparsi per tutti i 12 mesi dell’anno. “Ho immaginato – ha affermato l’imprenditore Giuseppe Nettis – di creare uno di quei posti belli e ben fatti che ogni tanto si vedono in giro per il mondo in cui poter ritrovare lo spirito del mare. L’obiettivo principale? Un turismo sostenibile e di qualità, con alberghi e case raffinate in un luogo bellissimo nel rispetto dell’ambiente”.
All’inaugurazione ufficiale, dagli interventi del sindaco di Pisticci Michele Leone, del presidente della Provincia di Matera Franco Stella e da quello della Regione Basilicata Vito De Filippo è stato ricordato come quest’opera rappresenti il primo importante passo per porre la Basilicata in una nuova rotta turistica proprio attraverso l’intelligente valorizzazione della sua costa mentre si dovrà dedicare grande impegno sul fronte delle infrastrutture a cominciare dall’aeroporto di Pisticci che dovrà essere adeguato alla nuova domanda che questo polo turistico potrà generare. “Quest’opera – ha affermato il presidente dell’Associazione Italiana Porti Turistici Roberto Perocchio nel discorso inaugurale - rappresenta a pieno titolo la conferma di quanto è stato da sempre sostenuto da ASSOMARINAS circa la capacità e l’efficacia delle amministrazioni regionali e comunali nell’esprimere la valenza delle imprese portuali-turistiche come complemento imprescindibile dall’industria turistico-ricettiva per la valorizzazione del territorio e la diffusione di quei 6 miliardi di euro di fatturato annuo che le attività nautiche oggi esprimono sia a livello produttivo che in quello dell’esercizio dei mezzi nautici del diporto che rappresentano i due terzi dell’intero fatturato. Il Porto degli Argonauti, con la sua perfetta integrazione con l’adiacente resort, rappresenta un chiaro esempio di intelligente programmazione degli enti locali proprio quando il turismo è indicato come uno dei principali motori della ripresa economica, sia da Confindustria che dalla Commissione Europea”.
Venezia, 24.10.2009
Per maggiori informazioni:
Massimo BERNARDO
Addetto Stampa Assomarinas
info@marinas.it
Partita aperta tra investitori privati ed interventi pubblici nella portualità turistica: un “rapporto” che nel nostro Paese registra un differenziale che va dall’80% per i primi con un patrimonio consolidato in 140.000 posti barca per un valore che si aggira attorno ai 10 MLD di Euro contro il 20% di investimenti pubblici con 30.000 ormeggi pari ad un valore di 1,5 MLD. Numeri questi che confermano il maggiore dinamismo e la migliore capacità di penetrazione nel mercato dell’impresa privata specializzata nell’offerta di servizi al turismo nautico.
Nell'agenda del nuovo Governo anche un "armistizio" con i porti turistici ?
In un sistema di servizi che quotidianamente lotta per la propria sopravvivenza com'è per tutto il settore della nautica da diporto, l'intensificazione del marketing estero per un urgente recupero di clientela è reso sempre più necessario anche dall'irrisolto problema della retroattività del pagamento dei canoni demaniali.
Nell’ambito del Boot di Dusseldorf, Assomarinas il 21 gennaio ha organizzato insieme con l’Associazione tedesca ADAC una conferenza stampa in cui sono stati illustrati i numeri della manifestazione e dalla quale è emerso non solo il rafforzamento del rapporto tra le due associazioni ma, soprattutto, la nuova metodologia di promozione delle strutture come è stato con la presentazione, in forma di catena imprenditoriale, da parte del porto turistico di Leuca, Porto San Foca e Marina di Brindisi o, come nel caso di Trieste Yacht Berths che unifica a livello urbano l'offerta tariffaria di tre porti del Golfo di Trieste, Marina San Giusto, Porto San Rocco e Trieste TTP (Trieste Terminal Passeggeri).
Il 26 maggio il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio è intervenuto a Roma al "Forum sul turismo costiero e marittimo in Italia”, organizzato dallo studio legale Gianni, Orrigoni, Grippo, Cappelli & Partners di Roma per discutere lo stato dell'arte relativo ai porti turistici nel nostro paese.
Assomarinas ha ricordato ai relatori presenti, tra cui Carlo Capria, funzionario della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l'inaccettabile dramma dei porti turistici costretti a ricorrere in Corte Costituzionale per risolvere il problema del contenzioso sui canoni demaniali che blocca gli investimenti, sottolineando che le difficoltà sono accresciute dall'eccesso di offerta di posti barca determinatosi negli ultimi anni, che si accompagna anche ad un indebolimento della classe media degli utenti nautici a livello europeo (come confermato dal recente rapporto ECSIP della Commissione Europea).
Si è quindi ribadita la necessità di trattare con la massima cautela il tema degli investimenti in nuove strutture per la nautica da diporto, puntando invece a ricreare condizioni di mercato che consentano di salvare quelle esistenti, attraverso il rafforzamento dei positivi provvedimenti già messi in campo, come l'abolizione della tassa di possesso, il registro elettronico, il marina resort, il bollino blu e la riforma del codice della nautica per la semplificazione.
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Il Presidente di Assomarinas ha partecipato a Spalato al meeting dell’Icomia Marinas Group (organizzazione mondiale dei porti turistici) con l’assistenza della Croatian Marinas Association (72 membri tra porti turistici, porti comunali e yacht clubs) che fa parte della Croatian Chamber of Economy.
Un mercato già pesantemente compromesso dalla crisi economica in atto non può subire ulteriori turbative. Da qui parte la richiesta del presidente di Assomarinas (Associazione Italiana Porti Turistici) Roberto Perocchio al Ministro del Turismo Piero Gnudi per l’immediata liquidazione di Italia Navigando “Perché è inammissibile – ha pubblicamente dichiarato Perocchio
"Dalla dacia... all'ormeggio italiano?"
Recupera consensi la portualità turistica italiana a fronte dell'annuncio di rettifica della tassa di stazionamento ma, soprattutto, per le molte novità infrastrutturali presentate al Moscow Boat Show, Salone Nautico Internazionale che quest'anno ha quadruplicato i suoi spazi espositivi e decuplicato gli espositori confermandosi come unico evento fieristico di settore, il più importante riferimento nautico per il mercato russo.
Il 2 febbraio il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio interverrà come relatore a Barcellona, in rappresentanza degli operatori dei porti turistici, alla Conferenza sullo sviluppo sostenibile della Blue economy nel Mediterraneo occidentale, organizzata dalla Commissione Europea in collaborazione con l'Unione per il Mediterraneo.
Il Boot di Düsseldorf, il più vasto evento espositivo della nautica europea, ospiterà il 18 Gennaio alle ore 11.00, presso la sala ROOM 6 CCD SOUTH del Centro Congressi della Fiera, la conferenza stampa di Assomarinas, organizzata in collaborazione con ADAC, l’Automobil Club Tedesco che aggrega anche il settore dell’utenza nautica e con ZERO39TV, emittente televisiva satellitare in lingua tedesca. Oltre al Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, al Direttore di ADAC, Steffen Häbich, ed ai rappresentanti italiani dei porti turistici, è prevista la presenza del Primo Consigliere Capoufficio dell’Ambasciata Italiana a Berlino Enrico Valvo, di Marco Montini di Enit Germania, del Direttore di Alitalia Germania Orazio Costanzo e del Vice Diretttore Giovanni Antonin, del Direttore Fiera Düsseldorf Wulf Jungmichel, di Alessandro Mancini Event Management, Ticketing&Tourism di Expo Milano 2015 e del Presidente de I Saloni Nautici di Genova Anton Albertoni.
Assomarinas, l’associazione italiana dei porti turistici aderente a Federturismo-Confindustria ed Ucina-Confindustria Nautica, chiede al nuovo governo di aiutare i porti turistici per la nautica da diporto a ritrovare la fiducia nel futuro risolvendo il problema del rispetto dei patti concessori.
Conosciamo la direttrice e l’amministratore del porto Carlo Riva di Rapallo e la notizia che li vede coinvolti nell’inchiesta sullo smaltimento delle imbarcazioni danneggiate dalla mareggiata che colpì il porto ne 2018 ci lascia attoniti.
Apprendiamo, dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio, che la Commissione Europea ha inviato al Governo italiano una richiesta di chiarimenti sulla legge 145/2018 relativa al sostegno offerto ai concessionari demaniali italiani in un momento di drammatica crisi di tutta la filiera turistica con l’estensione temporale al 2033 delle scadenze concessorie.
Il 10 marzo alle 15.00 si terrà a Roma, presso la Sala A del Palazzo di Confindustria, l’Assemblea Generale di Assomarinas in occasione della quale gli imprenditori del settore discuteranno degli effetti della sentenza della Corte Costituzionale sui canoni demaniali dei porti turistici e del disegno di legge delega di riforma del demanio.
Sarà, inoltre, un’opportunità per analizzare insieme le criticità dovute all’eccesso di offerta di ormeggi verificatesi negli ultimi 10 anni che hanno generato problemi di sostenibilità economica delle nuove realizzazioni e dei nuovi progetti.
Nel corso dell’incontro il Presidente Perocchio annuncerà l’avvio dei lavori in preparazione della prossima conferenza mondiale del settore, programmata da Icomia - l'organizzazione mondiale delle imprese nautiche - che si svolgerà in Nuova Zelanda ad Auckland dal 18 al 20 marzo 2018.
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Alla sua prima uscita ufficiale il Ministro Centinaio in occasione dell’Assemblea di Federturismo del 12 luglio - hanno dichiarato in un comunicato stampa congiunto con soddisfazione i Presidenti di Assomarinas Roberto Perocchio e di Assobalneari Italia Fabrizio Licordari - ha ribadito la sua posizione sulla direttiva Bolkestein, rassicurando il settore delle imprese balneari nell’affermare che è giusto seguire l’interpretazione autentica di Frits Bolkestein secondo la quale le spiagge sono beni e non servizi.
L’approvazione da parte della Conferenza Stato-Regioni del decreto attuativo dei Marina resort, che rende nuovamente operativa l’applicazione dell’IVA turistica al 10% agli ormeggi a breve, ha dichiarato il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio, è una decisione che, con la stagione estiva ormai imminente ci risolleva.
E’ un risultato importante che premia il lavoro di squadra svolto finora con Ucina e che consentirà di agevolare il turismo nautico lungo le nostre coste, di creare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di investimento.
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Assomarinas è stata ricevuta, oggi 9 maggio, in Audizione dalle Commissioni riunite Finanze e Attività Produttive della Camera dei Deputati sull'esame dei progetti di legge di revisione e riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico ricreativo.
In considerazione dell’importanza strategica per il nostro Paese delle concessioni della portualità turistica e a tutela dell’operatività di un settore in sofferenza, in cui negli ultimi anni il 40% dei porti turistici italiani ha avuto difficoltà finanziarie legate anche al contenzioso sui canoni demaniali e in cui alcuni scali sono addirittura arrivati al concordato fallimentare, come Assomarinas abbiamo in questa sede avanzato alcune proposte per noi fondamentali.
Innanzitutto chiediamo che la direttiva Bolkestein non sia applicata alle concessioni demaniali marittime perché trattandosi di concessioni di beni e non di autorizzazioni all’esercizio di servizi, le concessioni relative alla costruzione e gestione di strutture per la nautica da diporto vedono quale elemento centrale dell’intervento amministrativo la realizzazione del porto turistico e non la gestione di un servizio, che in assenza della costruzione non sarebbe concepibile.
Assomarinas ha, inoltre, manifestato la necessità di tutelare con un congruo periodo di proroga (30 anni) il legittimo affidamento delle imprese che hanno ottenuto la concessione demaniale prima del 2009 e di porre rimedio al contrasto con i principi costituzionali della disciplina relativa all’ammontare dei canoni demaniali delle concessioni relative ai porti turistici, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n.29/2017.
Roma, 9 maggio 2017
Assomarinas, in collaborazione con VIS S.r.l, che cura il sistema gestionale "Navis" installato presso la maggior parte dei porti turistici italiani, ha lanciato in questi giorni "Italian Marinas Tour". Una convenzione, nata su suggerimento di alcuni porti associati, che prevede un accordo biennale di offerta di un pacchetto di 10 pernottamenti presso i porti turistici italiani da offrire su internet ad un numero limitato di clienti italiani e stranieri, con la finalità di stimolare la navigazione lungo le coste italiane.
Per mettere i porti turistici in condizione di competere sul mercato globale, dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio, è necessario innanzitutto agevolare gli investimenti.
Purtroppo non sembra andare in questa direzione la legge 296/2006, che ha ritoccato retroattivamente l’aumento dei canoni demaniali e contro la quale Assomarinas ha ritenuto indispensabile ricorrere alla Corte costituzionale e scrivere ai Ministri competenti. L’applicazione di tali aumenti anche alle concessioni demaniali già rilasciate, comprometterebbe l’equilibrio economico della gestione di molti porti turistici e allontanerebbe possibili futuri investitori.
Il Boot di Düsseldorf, il più vasto evento espositivo della nautica europea, ospiterà il 18 Gennaio alle ore 11.00, presso la sala ROOM 6 CCD SOUTH del Centro Congressi della Fiera, la conferenza stampa di Assomarinas, organizzata in collaborazione con ADAC, l'Automobil Club Tedesco che aggrega anche il settore dell'utenza nautica e con ZERO39TV, emittente televisiva satellitare in lingua tedesca.
Il convegno che si è svolto oggi a Roma “No dragaggi? No Navi ” fornisce l’occasione, dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio, per tornare ad affrontare il tema della rilevanza del dragaggio dei porti che sta diventando una vera emergenza per il sistema marittimo ed economico nazionale. I concessionari dei porti turistici italiani si devono sempre più districare tra incertezze normative, competenze concorrenti, costi di gestione sempre maggiori e dragaggi resi quasi impossibili quando lo sviluppo della portualità turistica è uno dei principali obiettivi nel riassetto del territorio costiero di molte regioni italiane. L’assottigliamento dei fondali sta, inoltre, mettendo in serio pericolo la sopravvivenza stessa dei porti.
Il 22 settembre alle 15.00 si terrà, nell’ambito del Salone nautico di Genova presso la sala conferenze del Padiglione Blu, l’Assemblea di Assomarinas che sarà un’opportunità d’incontro per ripercorrere insieme l’andamento del mercato dei porti turistici nel corso del 2016.
Nel corso dell’Assemblea si punteranno, inoltre, i riflettori sui temi del contenzioso con lo Stato in Corte costituzionale per il rispetto degli accordi concessori sulla legge di riforma del demanio marittimo d’interesse turistico- ricreativo, sugli effetti delle norme sui “marina resort”.
Il Presidente Perocchio nell’illustrare gli appuntamenti della stagione darà appuntamento ad Amsterdam alla conferenza mondiale dei porti turistici, organizzata da Icomia, l’organizzazione mondiale dell’industria nautica, in cui si discuteranno le più recenti tendenze del settore e il futuro del comparto.
Roma, 1 settembre 2016
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Barbara Ongaro
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Il 23 e il 24 aprile si terrà a Dubrovnik la seconda edizione dell’ Adriatic Sea Forum, l’evento internazionale ideato da Risposte Turismo, dedicato al turismo via mare nell’Adriatico legato ai comparti crociere, traghetti e nautica, alla cui organizzazione ha collaborato anche Assomarinas. I due giorni della manifestazione rappresentano l'occasione per sviluppare incontri e dibattiti, ai quali parteciperanno più di 40 relatori internazionali provenienti da Albania, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro e Slovenia.
La prima giornata si aprirà con una sessione dal titolo “Adriatico: un mare, una destinazione, un brand”, alla quale interverranno Julinda Dhame, Direttore dell'Agenzia Nazionale del Turismo albanese; Ratomir Ivičić, Direttore dell'Ente del Turismo Croato; Karmen Novarlič, Capo del Settore Turismo di Spirit Slovenia; Cristiano Radaelli, Commissario straordinario dell'Enit; Željika Radak Kukavičić, Direttore generale dell'Ente Nazionale del Turismo del Montenegro.
Nel pomeriggio del 23 aprile, il Presidente di Assomarinas, Roberto Perocchio, interverrà alla tavola rotonda "Which future for the nautical sector?", moderata dal Direttore di MORE Braslav Karlic.
Il 24 aprile mattina, invece, Ilaria Ricchiuto, Consigliere di Assomarinas, parteciperà alla tavola rotonda "The marinas on the Eastern and Western coasts of the Adriatic".
E' possibile consultare il programma completo al linkhttp://www.adriaticseaforum.com/it/programme
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Assomarinas esprime la propria soddisfazione per il lavoro di squadra svolto con Ucina che ha condotto, grazie a costanti pressioni, dibattiti e monitoraggi, e grazie ad una nuova sensibilità politica per il turismo nautico, all'approvazione ieri in Commissione Bilancio del Senato dell'emendamento richiesto da Ucina e fatto proprio dai gruppi di PD ed AP, che rende permanente la norma sui marina resort a partire dal primo gennaio 2016.
Il consolidamento della normativa che agevola il turismo nautico lungo le nostre coste equiparando i porti turistici alle aziende turistico-ricettive, elaborata da Assomarinas ed Ucina, si sposa perfettamente con le raccomandazioni della Commissione europea agli Stati membri per lo sviluppo di una politica di rafforzamento del turismo costiero per la creazione di nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di investimento.
(Per maggiori informazioni: press@marinas.it)
Il 23 marzo alle 15.00 si terrà a Roma, presso la Sala B/C del Palazzo di Confindustria, l’Assemblea di Assomarinas in occasione della quale sarà fornito un aggiornamento sul contenzioso sui canoni demaniali. Tra gli altri temi prioritari per l’Associazione si parlerà di: riforma del demanio, Imu, Iva sui Marina Resort, direttiva europea sulla pianificazione dello spazio marittimo e dragaggi. Sarà, inoltre, l’occasione per illustrare il nuovo codice della nautica entrato in vigore lo scorso 13 febbraio e le principali novità fiscali del settore.
La Commissione Porti Turistici dell’ICOMIA (International Council of Marine Industry Association ) riunitasi nei giorni scorsi a Beirut già guarda oltre la crisi e scalda i motori in vista della Conferenza Mondiale dei Porti Turistici che si terrà dal 10 all’11 Maggio 2011 a Singapore. Tema di fondo del meeting una domanda: “alla luce della crisi economica mondiale cosa accade alla portualità turistica e quali prospettive per l’industria delle imprese turistiche portuali“? Determinante appare l’accordo stipulato dall’ICOMIA Marinas Comitee con il gruppo internazionale Informa (società di comunicazione titolare, tra altri eventi, del Salone dei Superyacht del Principato di Monaco) per l’appuntamento di Singapore che giungerà, così, con i migliori presupposti organizzativi, alla sua 7°, edizione, ma nel corso delle due intense giornate libanesi che hanno registrato la partecipazione dei rappresentanti degli USA, Emirati Arabi, Far East, Australia, Argentina, Spagna, Grecia, Turchia, Olanda, Germania e Italia, rappresentata dallo stesso presidente della Commissione e presidente di ASSOMARINAS Roberto Perocchio accompagnato dal vicepresidente Lorenzo Spadini, si sono definite le nuove rotte dei servizi portuali turistici mondiali per affrontare questo difficile momento congiunturale che vede sempre più l’utenza orientata a contenere al massimo i costi di esercizio dell’imbarcazione.
Secondo Gary Groenwold, rappresentante di Westrec Marinas, in questo momento di crisi economica appare dominante il “Flat is up”, cioè il mantenimento dei livelli occupazionali antecedenti la crisi mentre vede nero il rappresentante della neonata Associazione dei porti turistici della Grecia, Nikolas Koutsodontis, allarmato per le minacce di misure fiscali del Governo che potrebbero vanificare anni di sforzi promozionali per attirare i diportisti europei nelle rotte dell’Egeo. Michael Horrigan amministratore di Mourjan marinas (gruppo di investimento e gestione controllato da capitali del Qatar) ha affermato come dopo l’implosione della bolla immobiliare negli Emirati Arabi le gestioni dei porti abbiano dovuto virare sull’acquisizione di una clientela a maggioranza locale rispetto a quella internazionale (75% contro il 25%). Più ottimista, invece, il rappresentante della FFPP (la Federazione dei porti francesi) Jean Michelle Gaigné che dichiara la persistenza lungo le coste francesi di cospicue liste d’attesa anche a causa del blocco dei progetti di nuove realizzazioni e nell’attesa dell’effettuazione di ampie riconversioni di aree portuali pubbliche dismesse, le sole dove poter ancora intervenire.
Anche il rappresentante della Chamber of Shipping di Istanbul Ilkay Oigac si è dimostrato ottimista per la prossima stagione nautica anche se i nuovi 15.000 posti barca programmati sulla costa turca subiranno un rallentamento nella loro realizzazione. Il rappresentante dell’Argentina Oscar Siches ha aggiornato la Commissione sul dibattito in corso in sede di I.S.O. (International Standard Organization) sui temi delle linee guida in corso di sviluppo a livello mondiale per un inquadramento minimo dei requisiti di funzionalità dei porti turistici.
Dall’Asia giungono invece forti segnali di aspettativa – come ha dichiarato Yp Loke, rappresentante dell’associazione Asenarean Marinas con base a Singapore, circa i prossimi mutamenti culturali delle nuove generazioni di cinesi che stanno dedicando sempre più risorse al tempo libero con grandi prospettive anche per la nautica da diporto, anche se la maggior parte delle occupazioni del cinese medio sono ancora esclusivamente “Business oriented”.
Nell’ambito del dibattito ha riscosso spiccato interesse la presentazione dell’analisi italiana condotta dall’Osservatorio Nautico di UCINA Confindustria Nautica illustrata da Roberto Perocchio e che si è dimostrata un valido riferimento per la sensibilizzazione delle pubbliche amministrazioni, non solo per l’evidente ricaduta economica positiva sulle attività costiere generate dalla presenza delle marine ma anche per l’opportunità offerta nell’orientare le scelte gestionali alle reali possibilità di spesa dei diportisti “nonché – ha affermato Perocchio - sulla tipologia del consumatore che, nella maggior parte dei casi, oggi rifugge dagli “status symbol” e dai “porti turistici vetrina” per concentrarsi, invece, sul “value for money”, cioè sul corretto rapporto tra i servizi erogati e i costi sostenuti con la definitiva archiviazione degli investimenti fatti in immagine e rappresentanza”.
Opinione comune tra i rappresentanti dell’ICOMIA è comunque risultata quella inerente l’attuale e futuro successo delle tecnologie dei “dry storage”, come principale ed immediata soluzione all’ampliamento della ricettività delle strutture portuali.
Tutti questi temi saranno al centro della prossima conferenza mondiale di Singapore che, con la collaborazione della Singapore Boating Industry Association e la sponsorizzazione di ASSOMARINAS, si terrà, come annunciato, dal 10 all’11 Maggio del prossimo anno.
L’Addetto Stampa Massimo Bernardo
Siamo furiosi per la debolezza del Governo. Dopo 10 anni di crisi e la catastrofe del Covid-19 abbiamo chiesto alla politica due sole cose sacrosante – dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio – per affrontare l’emergenza: la chiusura del contenzioso sui canoni non dovuti, come stabilito dalla Corte Costituzionale nel 2017, e l’applicazione della legge 145/2018 sul prolungamento delle concessioni, ossia un periodo transitorio che garantisca la continuita’ e la messa in sicurezza delle imprese.
L’annuale indagine conoscitiva sullo stato dell’arte delle imprese nautico-turistiche associate ad ASSOMARINAS, l’Associazione Italiana dei Porti Turistici aderente a Ucina Confindustria Nautica e a Federturismo presentata a Marina di Stabia nel corso dell’Assemblea generale dell’Associazione, registra evidenti segni negativi.
Siamo fortemente preoccupati - dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio - per la decisione di realizzare a Chioggia, in una zona distante solo 250 metri da abitazioni, scuole, esercizi commerciali e in prossimità delle imprese nostre associate, un colossale impianto di stoccaggio di gas Gpl che rischia di compromettere l’intero sistema dei servizi al diporto nautico della città e del porto di Chioggia, uno dei principali distretti a livello nazionale del nostro settore, con oltre 5.000 unità nautiche ospitate.
Accogliamo con favore, dichiara Roberto Perocchio Presidente di Assomarinas, il provvedimento amministrativo del Ministero dei Trasporti con il quale i megayacht sono esonerati dall’obbligo di navigare ad una distanza di oltre due miglia dalle zone marine protette, previsto invece dal decreto Clini per le navi da crociera e mercantili.
La proficua collaborazione con l’ICE rilancia la portualità turistica italiana nel mercato russo
Sono 82 i porti turistici italiani associati ad ASSOMARINAS che con uno stand collettivo realizzato in collaborazione con l’Istituto Italiano per il Commercio Estero saranno presenti dal 15 al 18 aprile p.v. nei padiglioni del MIBS di Mosca.
Una collaborazione già collaudata nella scorsa edizione e che ha dimostrato l’interesse da parte del mercato russo nell’organizzazione di escursioni collettive, anche con flotte charter croate,in rotta per le coste italiane.
“La nostra presenza collettiva al Salone Nautico Internazionale di Mosca in un mercato sempre più diffuso sull’asse Mosca- San Pietroburgo e lungo la costa baltica dove è pianificata la realizzazione di decine e decine di migliaia di posti barca – anticipa il presidente di ASSOMARINAS Roberto Perocchio - contribuirà a rafforzare il nostro monitoraggio su un mercato le cui avanguardie sono già state rappresentate dai maxiyacht, acquisiti o noleggiati dai magnati russi e che hanno fatto bella mostra nei nostri porti turistici ed ai quali sta seguendo un folto pubblico di diportisti che, sempre più frequentemente, esplorano le nostre coste con compagnie di charter”.
Lo snellimento dei tempi per ottenere i visti, il miglioramento dei collegamenti aerei con il nostro Paese, grazie anche alla nuova politica dell’Aeroflot, contribuiscono ad avvicinare l’offerta alla domanda ed è per questo che ASSOMARINAS presenterà con una conferenza stampa, organizzata all’interno del Salone il 16 aprile in collaborazione con l’ICE, le nuove importanti infrastrutture già realizzate o in corso di realizzazione con capitali privati lungo tutta la costa italiana.
Dal porto turistico di Loano, a Marina di Varazze in Liguria, a Porto Romano nel Lazio, a Marina di Stabia e a Marina di Mergellina in Campania, a Marina di Riposto, a Marina di Cala del Sole di Licata, a Marina Motomar e Marina di Ragusa in Sicilia, al Porto degli Argonauti in Basilicata, a Marina di Brindisi, a Marina di Rodi Garganico, a Marina di Bisceglie in Puglia, a Marina San Pietro in Molise e darsena Marinelle in Abruzzo, a Marina di San Benedetto del Tronto, a darsena Cinque Vele, a Marina dei Cesari e a Marina Dorica nelle Marche, a Marina Cattolica, Marina di Rimini, Marina di Porto Reno e Marina di Ravenna in Emilia Romagna, al Porto San Felice, Marina Sant’Elena e Marina Fiorita, Venice Yacht Pier, Vento di Venezia e Porto Turistico di Jesolo nel Veneto, a Marina Punta Faro, a Marina Punta dei Gabbiani, a Porto San Rocco, a Marina San Giusto e Marina Sant’Andrea in Friuli, solo per citarne alcuni. “Con questa operazione che si concluderà con l’accordo tra ASSOMARINAS e lo Yacht Club di Mosca con riguardo soprattutto alla promozione del network portuale turistico da noi rappresentato - conclude il presidente Perocchio - così come abbiamo fatto all’ultimo Salone Nautico Internazionale di Dusseldorf, nel mentre si è rafforzata la collaborazione e la cooperazione tra porti associati, all’estero ci siamo presentati come “massa critica” di eccellenze in piena sintonia con quella “competitiva accoglienza italiana” che rappresenta un importante valore aggiunto nella scelta di una vacanza tra i porti del Mediterraneo.
L’Addetto Stampa
Massimo Bernardo
Sarà, inoltre, l’occasione per analizzare l’evoluzione delle normative fiscali, doganali, marittime per il rafforzamento del traffico e dei servizi di noleggio, i programmi di costruzione di attracchi specializzati in unità superiori ai 60 metri (megayachts) e la loro sostenibilità in relazione alla stagionalità del mercato.
Nel corso della giornata si illustreranno, infine, i problemi e le opportunità per chi sta investendo nel Mediterraneo, il ruolo degli agenti marittimi e degli intermediari commerciali, i problemi di gestione delle procedure internazionali di security, i servizi agli equipaggi.
Roma, 30 maggio 2017
Dall’Assemblea Generale di ASSOMARINAS una ricetta per affrontare la crisi del settore
Tempi duri per i nuovi operatori portuali turistici quando dall’analisi di Assomarinas presentata nel corso dell’Assemblea Generale tenutasi presso la sede di Confindustria Bari risulta che i margini finanziari nella gestione del posto barca si stanno drasticamente riducendo.
“Se da un lato i livelli di occupazione negli spazi acquei dei porti turistici sono risultati soddisfacenti nel corso di questa stagione nautica – ha dichiarato nel suo intervento il presidente dell’Associazione dei Porti Turistici Italiani Roberto Perocchio – dall’altro il decremento dei servizi accessori e l’aumento dei costi legati ai canoni demaniali, all’asporto rifiuti, agli oneri di tutela ambientale, alle manutenzioni ordinarie, alle assicurazioni, alla vigilanza e ai più frequenti danni provocati degli eventi meteo marini, stanno notevolmente comprimendo i già esigui margini di redditività delle strutture ricettive per la nautica da diporto. Solo l’intelligente applicazione delle nuove competenze relative al demanio marittimo oggi di competenza regionale, potrebbe consentire agli operatori del settore una migliore programmazione dei propri investimenti sulla base di criteri strutturali delle imprese portuali turistiche che non vanifichino risorse in estenuanti iter procedurali e in operosissime consulenze legali. Risorse che, invece, potrebbero essere dirottate a favore dei diportisti in una più qualificata e meno onerosa offerta di ormeggi”.
Dello stesso parere anche la vicepresidente di Confindustria per il Mezzogiorno Cristiana Coppola la quale ha esordito sottolineando che il turismo e le sue connessioni col territorio sono al centro della ricetta anticrisi europea sposata dalla stessa Confindustria.” Le infrastrutture non rappresentano solo il terminale tra il settore della nautica da diporto e il turismo ma sono il volano principale che impatta sull’economia dei territori, soprattutto per un Paese come il nostro, caratterizzato da una preziosa vocazione marinara.” La vicepresidente di Confindustria ha poi insistito sulla necessità dell’intervento di pubbliche amministrazioni locali “efficienti nella realizzazione di un articolato programma di agevolazione agli investimenti nelle infrastrutture materiali come approdi, banchine, spazi a terra, parcheggi e servizi nelle singole strutture portuali turistiche”.
Sulla stessa linea il direttore generale di Federturismo-Confindustria Antonio Colombo che ha ricordato come turismo nautico e imprese portuali turistiche rappresentino a pieno titolo una componente fondamentale della filiera integrata turistica nazionale: “Il turismo è un settore industriale produttivo che dev’essere implementato da politiche economiche e industriali di lungo termine – ha affermato tra l’altro il relatore- e non con occasionali exploit mediatici promozionali”. Aprendo un altro capitolo il vicecomandante generale delle Capitanerie di Porto amm. Felicio Angrisano ha sottolineato il ruolo proficuo di un porto turistico nei confronti del territorio soprattutto laddove sia garantita un’adeguata rotazione di unità nautiche che attraverso una frequentazione regolamentata dei siti costieri di pregio contribuiscono alla conoscenza dei beni culturali e alla loro protezione con positive ricadute per le comunità locali. Ma un pesante limite allo sviluppo della portualità turistica italiana è ancora rappresentato dal drastico aumento dei canoni demaniali introdotto nel 2007. Su questo scottante tema è intervenuto l’On. Matteo Bragantini, membro della Commissione Finanze della Camera, il quale ha ricordato l’impegno politico trasversale dei deputati componenti la Commissione che hanno approvato la Risoluzione finalizzata al raggiungimento di una riduzione dei canoni medesimi. “ Stiamo tentando di dare una definitiva soluzione a questo importante problema – ha detto l’onorevole – con l’ausilio del Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e dei tecnici del ministero dell’Economia. Nella stesso tempo nella legge del federalismo fiscale è stata prevista la facoltà di passare il Demanio dello Stato direttamente agli enti locali, come è già avvenuto per la regione Sicilia”. Un’affermazione questa confermata dal prof. Stefano Zunarelli, ordinario di Diritto della Navigazione presso l’Università di Bologna che, in rappresentanza di ASSOMARINAS, ha potuto verificare presso i ministeri competenti l’andamento costruttivo dell’iter legislativo di riforma del regime dei canoni. L’intervento conclusivo è stato affidato dal moderatore del Convegno, il giornalista della rivista Nautica Massimo Bernardo, al rappresentante della Conferenza dei Presidenti delle Regioni ing. Domenico Mazzamurro il quale ha ampiamente riportato l’esempio della programmazione costiera della regione Campania come fattore di accelerazione degli investimenti e della creazione in questa Regione di nuovi posti di lavoro attraverso i programmati nuovi 11 .000 posti barca da realizzarsi entro il 2013 di cui circa 6000 hanno già trovato compimento con la formula del project-financing. Il tecnico ha peraltro confermato – come ampiamente sostenuto nel corso del convegno - l’elevato costo medio di realizzazione di ciascun nuovo posto barca all’interno di una moderno porticciolo che corrisponde oggi a circa 100.000 euro.
“Dopo quanto abbiamo ascoltato- conclude il presidente di Assomarinas – non possiamo che chiedere ai diportisti italiani ed esteri che stazionano nei nostri porti un diverso approccio ai costi di ormeggio quando in quel costo è compreso l’ampio contesto di requisiti di qualità ed oneri accessori che gravano sul sistema delle imprese portuali turistiche italiane”.
Bari 17 settembre 09
L’Addetto Stampa
Massimo Bernardo
Il 29 novembre alle 10.00, presso la Sala H di Confindustria, a Roma, si terrà il seminario gratuito, riservato ai soli Soci Assomarinas "Sedimenti marini: caratterizzazione, dragaggio, trattamento e riutilizzo".
Con due Sottosegretari di Stato, quello per l’Industria, Artigianato e Commercio Marco Arzilli e quello per il Turismo, lo Sport e la Programmazione Economica Fabio Berardi insieme al Com.te Dennis Michelotti in rappresentanza dell’Autorità per L’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima, la Repubblica di San Marino si presenta alla nautica italiana nell’ambito del Fano Yacht Festival, a Marina dei Cesari. L’occasione è la tavola rotonda promossa dagli organizzatori del salone con la collaborazione di ASSOMARINAS dalla quale emergono nuove importanti prospettive di collaborazione internazionale oltre che indubbi vantaggi per il mondo del diporto. “L’accordo bilaterale in essere tra l’Italia e San Marino – dichiara il Sottosegretario della Repubblica di San Marino – promuove la collaborazione tra i due Paesi anche nel campo della nautica ed è ormai noto come e quanto la nautica da diporto si stia rafforzando nel Mediterraneo e in Adriatico rappresentando un vero e proprio motore per lo sviluppo del turismo con immediate importanti ricadute sul territorio. In questo contesto San Marino, riconosciuto dall’UNESCO patrimonio mondiale dell’umanità sia per i suoi beni materiali che per i suoi valori immateriali che si riferiscono ai principi della democrazia e della libertà del resto comuni a quanti amano andar per mare, ha proprio nei porti adriatici il suo “gate” privilegiato”. Alla dichiarazione del Sottosegretario di Stato si aggiunge quella del rappresentante dell’Autorità per la Navigazione Marittima: “Siamo un’Autorità molto snella con una burocrazia quasi inesistente, con tempi rapidissimi, in un’unica sede, per l’immatricolazione delle imbarcazioni (n.d.r. in giornata) e il rilascio immediato della licenza di navigazione, compresi certificato di sicurezza, licenza per stazione radio e bandiera dello Stato. Per quanto riguarda la fiscalità possiamo calcolare un netto risparmio, rispetto ad altre realtà, in quanto per il solo import-export dell’imbarcazione il corrispettivo “monofase” ( corrispondente all’IVA italiana) è del solo 6% , se però avviene anche l’immatricolazione allora c’è un ulteriore abbattimento che va dal 20 al 70% del 6% del monofase, calcolato in funzione della lunghezza dell’imbarcazione, sia per quelle inferiori ai 24 metri che per quelle oltre i 24 metri ma solo per uso privato e diportistico non quindi legate ad attività di charter. Abbiamo inoltre la possibilità di intervenire sulle tabelle d’armamento rilasciando il giornale di bordo nel quale viene registrato l’equipaggio. E’ allo studio un ulteriore progetto di legge per il rilascio e la convalida delle patenti nautiche. Ciò consentirà la nascita di scuole nautiche per il superamento dell’esame della patente che sarà rilasciata dall’Autorità per l’Aviazione Civile e la Navigazione Marittima“.
Dunque la Repubblica di San Marino entra a tutta forza nell’economia del mare aprendo anche con l’Associazione Italiana dei Porti Turistici un nuovo dialogo che il presidente dell’Associazione Roberto Perocchio così sintetizza: “Con la nostra presenza allo Yacht Festival di Marina dei Cesari abbiamo voluto dare maggiore impulso alla funzione di quelle iniziative espositive che danno vitalità al settore in un momento di crisi in cui tutti gli operatori, in attesa di chiarimenti sui nuovi assetti istituzionali, stanno intensamente operando per il rilancio. D’altra parte in tutti i nostri 85 porti associati si registrano segnali di ripresa delle attività di programmazione della stagione nautica da parte dell’utenza con l’entrata in esercizio di nuove unità da diporto stimolata dalla politica di incentivi all’acquisto condotta dall’industria nautica, ragione per la quale le prospettive occupazionali per i servizi alla nautica da diporto lasciano ben sperare per il 2010. Per tutte queste ragioni anche le politiche adottate dalla Repubblica di San Marino relative al registro navale potrebbero risultare di sostegno allo sviluppo del settore”.
L’Addetto Stampa
Massimo BERNARDO
Il 22 novembre il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio interverrà alla conferenza su "Il nuovo regime legale per i marina” che si terrà presso l'Accademia croata delle Scienze e delle Arti di Zagabria sul tema della comparazione tra normative riguardanti la portualita’ turistica italiana e croata.
La presente per informarVi che il prossimo 21 Marzo con inizio alle ore 11,00, presso il Padiglione N. 1 - Hall 2, nell'ambito del M.I.B.S. (Moscow International Boat Show) si terrà la consueta conferenza stampa organizzata da ASSOMARINAS per illustrare lo "stato dell'arte" della portualità turistica italiana con particolare riguardo alle nuove strutture più vicine all'interesse del mercato russo sia per i diportisti stanziali che per i transiti di singole imbarcazioni o di società di charter.
Si è svolta nel centro congressi della fiera di Düsseldorf, con la collaborazione del canale televisivo di SKY ZERO39TV, con grande partecipazione dei porti turistici italiani ed alla presenza del vicepresidente di Adac, Kurt Heine, e del Console Generale per l'Italia, Emilio Lolli, la conferenza stampa di Assomarinas, finalizzata ad illustrare alla stampa tedesca la facilità con cui oggi è possibile circumnavigare le coste italiane grazie ai moltissimi nuovi porti turistici costruiti negli ultimi anni.
Dal 2007, nonostante il periodo di crisi, sono stati infatti completati 17.000 nuovi posti barca, soprattutto nel sud Italia, area tradizionalmente in ritardo rispetto all'evoluzione della domanda centroeuropea, mentre oltre 20.000 ormeggi di ultima generazione sono ancora in costruzione lungo tutte le coste italiane ed altri 45.000 sono già in progettazione per essere rapidamente sviluppati al termine del periodo di difficoltà finanziarie del comparto.
E' stata così posta in evidenza la nuova offerta ligure rappresentata dal Marina di Loano con le sue nuove banchine per maxi yacht, il completamento della rete di accoglienza nautica toscana attraverso la recente apertura del Marina di Pisa e la costruzione del nuovo bacino del Marina di Cecina, mentre la laguna di Venezia ha colmato uno storico gap grazie all'apertura di Marina Santelena ed alla creazione di nuovi attracchi anche per navi da diporto di grandi dimensioni alla base nautica Vento di Venezia. Al centro dell'Adriatico l'offerta si è arricchita con l'avviamento di Marina Sveva, mentre i porti turistici del sud hanno stupito l'uditorio con le modernissime realizzazioni di Marina Cala Ponte a Polignano (che fa parte del circuito Camper & Nicholsons Marinas), Porto degli Argonauti in Basilicata, Marina di Ragusa in Sicilia.
La nuova società di gestione di porti turistici MPN ha inoltre illustrato un'altra importante realtà siciliana in corso di costruzione, il Marina Capo D'Orlando. Anche il golfo di Napoli è apparso alla clientela tedesca accogliente come mai prima d'ora grazie all'intenso marketing del nuovo Marina di Stabia, curato da MDL (Marina Developments Limited) ed alle nuove strutture di Sudcantieri a Pozzuoli. I rappresentanti della stampa estera hanno inoltre manifestato apprezzamento per l'innovativo progetto di completamento del porto di Portisco in Sardegna e per l'imminente apertura del molto atteso Porto Piccolo di Sistiana nel golfo di Trieste.
L'ampia panoramica dei nuovi servizi nautici italiani è stata completata dall'intervento del direttore marketing di Alitalia Germania – Austria - Svizzera, Giovanni Antonin, che ha ricordato l'ambizioso programma di intensificazione dei collegamenti aerei tra centro Europa e località costiere italiane, favorito anche dal volano Expo 2015 che garantirà l'incremento di richiesta per le nostre destinazioni turistiche, e dal saluto di Alessandro Campagna, direttore marketing di "I Saloni Nautici", la nuova società di gestione del Salone Nautico di Genova, interamente partecipata da Ucina, che ha ricordato ai presenti i programmi in corso per la prossima edizione che aprirà il 30 settembre e la nuova disponibilità di attracchi per grandi yachts nella darsena della fiera per la stagione 2015.
(Per maggiorio informazioni: info@marinas)
Interpellanza urgente
I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell’economia e delle finanze per sapere, premesso che:
la Legge Finanziaria 2007 (legge n. 296 del 2006) ha introdotte nuove misure dei canoni demaniali marittimi destinate essenzialmente agli stabilimenti balneari ma che ne estende l’applicazione, a decorrere dal 1° gennaio 2007, anche alle strutture portuali della nautica da diporto sin qui normate dal D.M.343/1998;
Venerdì 6 dicembre 2019 ore 10, presso la Residenza di Ripetta, Via di Ripetta 231, Roma
ANAV punta i fari sul tema ‘Autostazioni’ e presenta lo “Studio sulla qualità e accessibilità alle stazioni e ai punti di fermata autolinee nazionali di lunga percorrenza”, a cura del prof. Paolo Beria del laboratorio TRASPOL del Politecnico di Milano.
Meno Stato e più Impresa
Illustrate le linee strategiche che le organizzazioni imprenditoriali di settore chiedono siano adottate dal nuovo Governo
Si è svolta oggi, presso il padiglione 5 (ingresso est) di Fiera di Roma, nell'ambito del Big Blu, il Salone Internazionale della Nautica di Roma, l'Assemblea generale di Assomarinas, l'Associazione Italiana dei Porti Turistici aderente a UCINA Confindustria Nautica e a Federturismo.
In quest'ultimo anno il Governo ha dato segnali di attenzione al mondo della portualità turistica riconoscendo al settore un ruolo di sviluppo da valorizzare e questo anche grazie al lavoro di sensibilizzazione svolto dall'Associazione, ha dichiarato il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio.
Ma, nonostante il conseguimento di alcuni indubbi risultati, gli imprenditori dei porti turistici sono ancora in attesa di un deciso intervento sul complesso problema dell'applicazione non retroattiva dei canoni demaniali, sulla proroga fino al 2020 delle concessioni demaniali marittime, così come sull'urgenza di raggiungere un'intesa in sede Conferenza Stato- Regioni, come richiesto dalla Corte Costituzionale, per risolvere il problema del regolamento dei Marina Resort. Si rivela, inoltre, necessario un pressing per inserire nella riforma del demanio una norma transitoria per sanare il problema dell'applicazione dei canoni 2007 alle concessioni contratto.
Dall'Assemblea è emerso il quadro di un comparto in cui la ripresa stenta ancora a manifestarsi, nonostante tutti i porti turistici registrino l'affacciarsi di nuove famiglie di utenti in particolare grazie ai vantaggiosi prezzi delle imbarcazioni usate, e in cui si evidenzia una migliore performance nelle aree del sud Italia oggi sempre meglio servite dai collegamenti aerei.
E' fondamentale che un settore trainante del Made in Italy come quello della nautica da diporto, in cui un Marina crea 90 posti di lavoro fra diretti e indotto, veda risolte al più presto tutte le questioni legislative rimaste in sospeso che ne rallentano lo sviluppo.
Al termine dell’incontro il Presidente Perocchio ha illustrato i principali eventi nautici che si terranno nei prossimi mesi dando appuntamento allo “Yachting in Venice”, il nuovo Salone nautico che Expo Venice Spa organizza con la collaborazione di Ucina a Venezia dal 21 al 25 aprile, e alla prossima Conferenza mondiale dei porti turistici, programmata da Icomia, l'organizzazione mondiale delle imprese nautiche, per il 17 novembre 2016 ad Amsterdam.
Roma, 4 marzo 2016
Per maggiori informazioni:
Barbara Ongaro
Responsabile Relazioni Esterne & Ufficio Stampa
Federturismo Confindustria
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E’ un messaggio di fiducia quello lanciato il 22 settembre dai porti turistici che hanno scelto il palcoscenico del Salone Nautico di Genova per riunirsi in Assemblea.
Negli ultimi due anni i porti, in particolare quelli del Sud Italia, dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio, stanno risalendo la china: lo dimostra la ripresa nel 2016 del 5,2% della domanda di ormeggi stanziali sostenuta anche dal ritorno di centinaia di imbarcazioni usate vendute a stranieri.
La domanda, dopo un crollo del giro d’affari del settore di 30 punti percentuali rispetto ai livelli pre crisi, si è rimessa in moto.
Dalla presentazione dell’indagine congiunturale sull’andamento del mercato dei servizi portuali turistici emerge, continua Perocchio, una crescita del 4,9% anche per gli ormeggi in transito incoraggiata in parte dalla diffusione del noleggio nautico, in parte dall’incremento dei maxi yachts di provenienza internazionale, ma anche dagli effetti positivi generati dal decreto attuativo dei marina resort che ha reso nuovamente operativa l’applicazione dell’Iva turistica al 10% agli ormeggi a breve.
Dopo anni di forte sofferenza, la crescita dell’ultimo biennio e le buone previsioni per il 2017 sono un segnale evidente di come il percorso di consolidamento del mercato sia stato intrapreso, ma per ridare fiducia a quei 40mila diportisti fuggiti all’estero e per recuperare i posti barca rimasti inutilizzati è necessaria un’incisiva azione politica che risolva in via definitiva il contenzioso con lo Stato in Corte costituzionale per il rispetto degli accordi concessori e conduca alla riforma generale del demanio marittimo.
(Per maggiori informazioni: www.marinas.it)
I PORTI TURISTICI DAVANTI ALLA CORTE COSTITUZIONALE
I PRINCIPALI PORTI TURISTICI ITALIANI RISCHIANO IL FALLIMENTO
IL 10 GENNAIO LA CORTE COSTITUZIONALE SI PRONUNCIA IN MERITO ALL’AUMENTO RETROATTIVO DEI CANONI DEMANIALI CHE POTRA’ CAUSARE INGENTI DANNI ECONOMICI
STIMATA UNA PERDITA DI OLTRE 15.000 ORMEGGI E UN BUCO DI 190 MILIONI DI EURO PER L’ERARIO A FRONTE DI UN RICAVO DI SOLI 3,5 MILIONI
La sentenza della Suprema Corte, che si riunirà il prossimo 10 gennaio, sarà decisiva per la sopravvivenza di 26 strutture portuali turistiche fra le maggiori del Paese.
Oggetto del contendere è l’applicazione della normativa sulle concessioni turistico-ricreative anche ai porti turistici, che ha modificato a posteriori i termini dei contratti firmati dagli investitori con lo Stato, che prevedevano per i marina una specifica legislazione riconoscendo gli ingenti investimenti connessi alla realizzazione di queste opere e la differente natura dello stesso titolo concessorio rispetto a quello delle concessioni balneari. In particolare la sua applicazione retroattiva ha reso indispensabile il ricorso alla Corte Costituzionale poiché sembra violare le norme costituzionali a difesa della iniziativa economica.
Dopo la tassa Monti – cancellata perché a fronte dei 22 milioni di euro incassati ha prodotto un buco di 800 milioni nelle casse dell’erario causato dalla fuga di 40.000 imbarcazioni – questa rischia di essere una nuova mazzata per tutta la filiera della nautica, che proprio negli ultimi mesi sta uscendo da una grave crisi durata sei anni.
Questa situazione ha causato un contenzioso legale decennale che fino ad ora ha sempre visto vincere i porti turistici – nelle diverse sedi civili e amministrative – e che il Consiglio di Stato, confermando le ragioni dei ricorrenti, ha rinviato alla Corte Costituzionale, la quale si pronuncerà il prossimo 10 gennaio.
L’impatto economico
Da un lato c’è un costo stimabile in 3,6 milioni per lo Stato, spiccioli per il bilancio, dall’altro un danno per l’erario di 54 volte maggiore.
Le imprese della portualità turistica che hanno impugnato l’applicazione retroattiva della nuova normativa sui canoni demaniali sono 26 per 15.000 posti barca complessivi: 10 sono le strutture più piccole, da 100 fino a 500 posti barca, 16 quelle maggiori da 501 a 980 posti barca.
Gli aumenti annui dei canoni demaniali vanno da 45.000 a 75.000 euro, per le strutture della fascia minore, e da 100.000 a 250.000 euro annui per le strutture più grandi. Ilgettito che l’erario può ottenere è pari a 3.595.000 euro l’anno.
Infatti, secondo i dati dell’Osservatorio Nautico Nazionale (ente di rilevazione, studio e monitoraggio del diporto nautico riconosciuto dal Ministero dei Trasporti),l’indotto economico a rischio è pari a 185 milioni di euro, somma che si ottiene moltiplicando l’indotto medio annuo di 12.300 euro generato da ciascuna unità per i posti barca che sono interessati dalla vicenda.
Inoltre, sempre secondo l’Osservatorio Nautico Nazionale, in media un marina turistico genera un indotto occupazionale di 92 unità, dunque in discussione c’è lasopravvivenza di 2.484 posti di lavoro, che contando il solo l’incasso diretto del fisco valgono circa altri 4 milioni di euro.
I rilievi del Consiglio di Stato
La Legge finanziaria del 2007 (art. 1, comma 252, della legge n. 296 del 2006) ha disposto l’applicazione dei criteri previsti per le concessioni turistico-ricreative anche ai porti turistici, abrogando la precedente normativa applicata ai marinas (contenuta nell’art. 10, comma 4, della legge 27 dicembre 1997, n. 449), che prevedeva unmeccanismo di calcolo informato a criteri incentivanti per gli investimenti con canoni inversamente proporzionali al valore degli investimenti.
Il Consiglio di Stato ha evidenziato che i rapporti concessori relativi ai porti turistici devono essere regolati dalla concessione, perché il canone è fissato dall’atto concessorio “tenendo conto dell’equilibrio economico-finanziario dell’investimento” e che la concessione:
- dispone il pagamento di un canone “ad aggiornamento annuale ai sensi della vigente normativa”,
- prevede che il concessionario dovrà ultimare l’esecuzione delle opere che è obbligato a costruire entro un periodo determinato,
- prevede investimenti complessivi per decine di milioni di euro,
- alla cessazione della concessione, anche per rinuncia, le opere erette, complete di tutti gli accessori e le pertinenze, resteranno “in assoluta proprietà dello Stato senza che al concessionario spetti alcun indennizzo”
- in applicazione della nuova normativa, nella durata della concessione l’importo totale dei canoni a carico del concessionario aumenterebbe di circa cinque volte e, visto il margine complessivo dell’iniziativa previsto dal piano economico-finanziario approvato in sede di rilascio della concessione medesima, ciò renderebbe il margine negativo per diversi milioni di euro.
Nel rilevare la sostanziale diversità tra le concessioni balneari e quelle relative alla realizzazione e gestione di strutture per la nautica da diporto, il Consiglio di Stato ha inoltre evidenziato che:
- le concessioni turistico-ricreative sono in numero molto più elevato e comportano di regola investimenti modesti a carico del concessionario e sono caratterizzate da canoni irrisori, su cui il legislatore è intervenuto nel 2006 per riallinearli con i valori di mercato
- le concessioni per la realizzazione e la gestione di strutture per la nautica da diporto sono in numero molto minore, richiedono investimenti ingenti per la realizzazione delle opere strutturali, che saranno poi acquisite gratuitamente dal demanio, e che, per l’impegno gestionale, richiedono un piano di equilibrio economico-finanziario di lungo periodo
- il criterio di fissazione dell’importo del canone, individuato all’atto della concessione, è un elemento determinante del piano economico-finanziario definito tenendo conto della rilevanza degli investimenti.
- la normativa in questione, applicata alle concessioni in corso, appare violare l’art. 3 della Costituzione per il duplice profilo del trattamento uguale di situazioni disuguali e della lesione del principio della sicurezza giuridica costitutivo di legittimo affidamento.
- c’è anche una possibile violazione del principio del legittimo affidamento ingenerato nei concessionari sulla stabilità dell’equilibrio economico-finanziario di lungo periodo.
Genova, 4 gennaio 2017
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Il 28 marzo Assomarinas ha partecipato alla settima edizione del convegno internazionale “Opportunities in Superyachts” dedicato al ruolo di Malta nel mercato mediterraneo dei superyacht.
Nel suo intervento il Presidente Roberto Perocchio ha sottolineato come Malta sia oggi uno dei principali hub mediterranei grazie ai 750 superyacht registrati sotto questa bandiera, di cui un terzo iscritti come unità destinate al charter, con 50 ditte specializzate in questo settore per ogni tipo di servizio, finanziario, assicurativo, di assistenza tecnica e riparazione, ed anche per questo motivo appare in testa alle destinazioni mediterranee di yachts superiori ai 70 metri.
Il 15 novembre Assomarinas alle ore 12.00 chiama a raccolta a Rimini in Piazza Cavour 27, di fronte al Municipio, tutti gli operatori dei porti turistici italiani per partecipare ad una manifestazione in segno di solidarietà nei confronti del porto turistico di Marina di Rimini che, con i suoi 650 posti barca, rischia di fallire e di dover licenziare 40 lavoratori a causa dell’ errato aumento dei canoni demaniali deciso nella Finanziaria del Governo Prodi, ancora nel 2007.
Il 19 settembre, presso lo Sporting Club Marina di Chioggia, si terrà l’Assemblea generale di Assomarinas nel corso della quale il Presidente Perocchio farà il punto sulla portualità turistica italiana insieme all’Assessore regionale alle Infrastrutture del Veneto Renato Chisso e tra gli altri, al consulente fiscale di Federturismo Confindustria Franco Vernassa.
Il 22 settembre alle 15.00 si terrà, nell’ambito del Salone nautico di Genova presso la Sala conferenze del Padiglione Blu, l’Assemblea di Assomarinas che sarà un’opportunità d’incontro per ripercorrere insieme l’andamento del mercato dei porti turistici nel corso del 2016.
“Nonostante i nostri porti, dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio, risentano ancora della riduzione dei diportisti, da attribuire in gran parte alla crisi finanziaria e all’eccesso di offerta di posti barca, la stagione nautica 2016 ha consentito di recuperare qualche punto percentuale in positivo rispetto all’anno scorso grazie al grande successo di vendita dei gommoni e all’incremento, registrato in particolare nell’area tirrenica, del transito delle grandi navi da diporto (maxi yachts) di provenienza estera. Il giro di affari che si distacca mediamente ancora di circa 30 punti percentuali in negativo rispetto ai livelli pre crisi , è stato sostenuto anche dal ritorno in esercizio di centinaia di imbarcazioni usate, delle quali però la maggior parte sono state vendute a clienti stranieri. La riduzione dell’usato disponibile un po’ in tutta Italia, ci fa ben sperare, in occasione del salone nautico, in una rinnovata richiesta di imbarcazioni nuove anche da parte del mercato italiano”.
Nel corso dell’Assemblea si punteranno, inoltre, i riflettori sui temi del contenzioso con lo Stato in Corte costituzionale per il rispetto degli accordi concessori sulla legge di riforma del demanio marittimo d’interesse turistico- ricreativo, sugli effetti delle norme sui “marina resort”.
Il Presidente Perocchio nell’illustrare gli appuntamenti della stagione darà appuntamento ad Amsterdam alla conferenza mondiale dei porti turistici, organizzata da Icomia, l’organizzazione mondiale dell’industria nautica, in cui si discuteranno le più recenti tendenze del settore e il futuro del comparto.
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Il 16 novembre il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio ha partecipato, in qualità di chairman di Icomia Marinas Group, l'organizzazione mondiale dei porti turistici, al convegno internazionale "Yacht Recycling Conference", svoltosi al METS di Amsterdam.
Il tema affrontato dagli operatori internazionali è stato quello dello smaltimento delle imbarcazioni obsolete ed abbandonate, che in molti paesi è già considerato, a seguito della crisi economica, un fenomeno in corso di rapida crescita e da regolamentare, come di recente avvenuto in Francia con una nuova legge che ha previsto di disciplinare lo smaltimento delle unità nautiche con apposito decreto che verrà emanato nei prossimi mesi.
Nel corso del dibattito sono state esaminate le migliori metodologie per lo smantellamento delle unità dismesse e le modalità per abbatterne il costo, ma si è anche evidenziato che il problema cruciale resta quello di trovare un utilizzo per la gran quantità di vecchia vetroresina da smaltire nei prossimi anni. Si stima che la maggior parte dei 23 milioni di unità nautiche presenti nel mondo abbia oggi superato i 40 anni di esercizio, e che nell'arco dei prossimi anni circa 3 milioni di unità, con un apporto medio di 1,3 tonnellate di vetroresina ciascuna, dovranno essere demolite.
Nel corso del convegno si è parlato della soluzione studiata negli ultimi anni da Ucina, che consiste nella triturazione dei componenti in vetroresina e nella loro estrusione con polistirolo da smaltire, capace di dare vita ad un nuovo materiale utile per l’arredamento simile al marmo artificiale, facilmente collocabile sul mercato, che è apparsa agli osservatori internazionali come la più promettente e più sostenibile economicamente per lo smaltimento di tutte le vetroresine, anche quelle provenienti da altri settori industriali.
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Giovedì 5 aprile presso il foyer della Venezia terminal Passeggeri con inizio alle 18.30 si terrà l'interclub organizzato dall'International Propeller Cub Port of Venice e dalla VTP al quale parteciperanno i Lions della provincia di Venezia. Tema dell'incontro : Cruising : " core business" dell'economia marittima veneziana.
Il Tribunale di Rimini ha sospeso le azioni esecutive nei confronti del porto turistico di Rimini riconoscendo che i termini originari del contratto di concessione stipulato per la sua costruzione e gestione vanno rispettati.
Il 19 settembre, presso lo Sporting Club Marina di Chioggia, si è svolta l’Assemblea generale di Assomarinas nel corso della quale il Presidente Perocchio ha fatto il punto sulla portualità turistica italiana insieme all’Assessore regionale alle Infrastrutture del Veneto Renato Chisso e tra gli altri, al consulente fiscale di Federturismo Confindustria Franco Vernassa.
L'ex commissario europeo Frits Bolkestein, da cui prende il nome la direttiva sulla liberalizzazione dei servizi, invitato mercoledì a Montecitorio per un confronto con i balneari fornisce pubblicamente la sua interpretazione: "Le spiagge sono beni e non servizi, pertanto non rientrano nell'ambito di applicazione della direttiva".
Non costosissime "dighe mobili" ma una indistruttibile, virtuale barriera per salvare Venezia e la sua laguna, stavolta non dalle acque alte ma dall'estromissione del traffico crocieristico dalle banchine della Marittima nel centro storico della Città.
È in programma per oggi, 12 gennaio, il raduno di protesta indetto a Trieste da Assomarinas, l'associazione dei porti turistici italiani partner di Ucina e Federturismo, contro l'istituzione della tassa di soggiorno per le imbarcazioni da diporto di lunghezza superiore ai 10 metri.
La richiesta di correttivi alla tassa di stazionamento entra a gamba tesa nel dibattito conoscitivo organizzato a Roma e presieduto dall’on. Mantini , con la partecipazione di un folto gruppo di parlamentari dei diversi schieramenti politici e dei presidenti di varie associazioni nazionali dei comparti economici, dall’Osservatorio parlamentare per il Turismo alla presenza del ministro Piero Gnudi impegnato in una rivisitazione di tutto il comparto per giungere alla definizione di una agenda dall’emblematico titolo “Cresci turismo” in linea con quanto previsto nel “Quadro strategico europeo 2013-2020”.
La notizia del sequestro del Marina Santelena mi lascia inorridito - dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio - per la sproporzione del provvedimento rispetto ai fatti contestati.
L'Italia ha oggi 170.000 posti barca - dichiara il Presidente di Assomarinas Roberto Perocchio - 20.000 sono in costruzione e i nuovi progetti in corso di approvazione riguardano altre 50.000 unità, senza contare migliaia di posti non censiti nell'ambito di lagune e corsi d'acqua gestiti da enti locali al di fuori di porti ed approdi turistici. Dati che sembrano sfuggire a Flavio Briatore che nel suo libro “Sulla ricchezza" torna con numeri, peraltro non aggiornati, sul tema del divario dei posti barca tra Italia e Francia (in realtà, secondo i dati Icomia, i posti barca della Francia sono 250.000, senza significative prospettive di incremento a causa della Loi Littoral, la legge di tutela delle coste degli anni ‘90).
Da “Affari di Porto a … Porto degli Affari “ : è questo l’emblematico tema del meeting dell’International Propeller Club Port of Venice che si terrà il prossimo 1 dicembre con inizio alle 18.30 presso l’hotel Bologna (Best Western) di Mestre.
Nell’arco degli ultimi 4 anni, come per il resto della portualità adriatica, anche il porto di Venezia ha subito profondi cambiamenti legati da una parte alla crisi economica mondiale dall’altra dall’esigenza di dare risposte certe al mondo dell’impresa per preparare il rilancio della portualità adriatica in linea con quanto richiede oggi il mercato mondiale.
Assemblea Generale ASSOMARINAS a Rapallo
UNO “SPECIALISTICO CONSULTO” ALLA RICERCA DI “ NUOVE TERAPIE”
Ucina, Federturismo e Assomarinas per la “rianimazione” del comparto
Il futuro della nautica italiana? Difficile far pronostici ma quel che è certo è che per la portualità turistica ci si attende almeno un altro biennio a tinte fosche. A confermarlo i numeri dell’Indagine Conoscitiva presentata all’Assemblea Generale dell’Associazione Italiana Porti Turistici che si è tenuta a Rapallo proprio nella cornice storica e di grande valenza simbolica dello splendido Porto Turistico Internazionale della cittadina ligure.
Precipitano i consumi di carburante con un ulteriore – 20% rispetto al 2010; un – 20% che si aggiunge al – 10% dello scorso anno per la vendita di accessori; ulteriore calo del 10% che va ad aggiungersi al – 20% del 2010 nella vendita di attrezzature mentre, per quanto riguarda l’occupazione degli ormeggi stanziali, la situazione appare stagnante (n.d.r. in parziale controtendenza per i porti del Sud Italia ) ma con un ulteriore decremento del 5% per i transiti che va a sommarsi alla riduzione del 10% già registrata nel 2010.
Negativo anche il dato sui rimessaggi per l’allontanamento di numerose unità oggi in disarmo e che ricercano altrove opportunità di ricovero di lungo periodo a basso prezzo in attesa dell’eventuale ripresa del mercato.
Una situazione complessa e difficile, dunque, sulla quale il presidente di Assomarinas Roberto Perocchio ha testualmente affermato che “Solo una nuova politica economica concretamente mirata alla ripresa e che passi “in primis” per la risoluzione del contenzioso sulla retroattività dei canoni demaniali - posizione ribadita al ministero dell’Economia anche dal presidente di UCINA Anton Albertoni – potrà sottrarre alla probabile asfissia le imprese portuali turistiche oggi già all’affanno per l’ulteriore aggravio dell’IVA che, oltre a tutto, incrementerà lo svantaggio competitivo dei nostri porti rispetto a quelli dell’area euro mediterranea”.
Così il presidente di Assomarinas che ha tra l’altro ricordato come i 50.000 nuovi ormeggi in corso di realizzazione dovranno prudentemente confrontarsi con un drastico ripensamento delle abitudini di consumo dell’utenza che mai prima ad oggi si era dimostrato così diffuso e profondo a livello europeo.
Se ciò non bastasse “Dobbiamo far capire alla politica e al mondo della comunicazione – ha testualmente affermato il Presidente di UCINA – che la nautica è oggi un comparto economico sano e virtuoso che si è sempre finanziato con capitali privati senza l’aiuto di alcun governo e che , per la sua produzione, resta un incontestabile vanto del Made in Italy nel mondo”.
L’assemblea di ASSOMARINAS è stata anche l’occasione per rafforzare l’alleanza con Federturismo Confindustria. Nel suo intervento il neoeletto presidente Renzo Iorio ha vigorosamente sottolineato come l’importanza degli investimenti privati nella portualità turistica rappresentino un imprescindibile fattore di attrattività turistica ad integrazione della filiera dei servizi turistici del Paese “In un contesto economico – ha aggiunto – che dovrà inevitabilmente crescere attraverso una gamma di opzioni sempre più vasta e diversificata”.
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“Reteimpresa” (CONFINDUSTRIA) dai produttori di beni ai porti turistici
In controtendenza col decreto “salva Italia” che penalizza il sistema nautico italiano con gravissime ricadute economiche ed occupazionali anche per la portualità turistica, nasce, con sede a Roma, Marinas International Network for Super Yachts, una rete di porti turistici tra i più qualificati della penisola