Rafforzare struttura finanziaria è condizione necessaria per uscire dalla crisi
Roma, 16 febbraio 2011 - Confindustria ritiene di estrema importanza per il mondo produttivo la firma del rinnovo della moratoria sul credito, siglata insieme al Governo, all’ABI e alle altre associazioni di categoria. Questo risultato testimonia la determinazione del Comitato Piccola Industria di Confindustria, presieduto da Vincenzo Boccia, che molto ha lavorato per il conseguimento di obiettivi prioritari per le pmi. In questo momento, infatti, è fondamentale impegnarsi sul fronte del credito per continuare a sostenere le imprese ancora in difficoltà e per affiancare quelle aziende che hanno superato la fase acuta della crisi e stanno riprendendo i loro piani di investimento e sviluppo. La nuova intesa conferma il sostegno alle imprese prorogando al 31 luglio 2011 l’avviso comune e definendo nuove misure in grado di favorire il riequilibrio finanziario e promuovere gli investimenti e la patrimonializzazione delle aziende.
La proroga consentirà alle imprese ancora in difficoltà di allentare le tensioni di liquidità che ne minacciano la stabilità, richiedendo la sospensione dei debiti che non siano già stati sospesi. La misura relativa all’allungamento della durata residua dei finanziamenti a medio e lungo termine è un risultato di grande impatto: consentirà alle imprese che si sono già avvalse dell’avviso comune e hanno ripreso a pagare i debiti, di alleggerire i propri piani di ammortamento. Un segnale concreto per il riequilibrio della loro struttura finanziaria, condizione necessaria per l’uscita dalla crisi. Altrettanto importante sul fronte della stabilità finanziaria delle imprese l’impegno delle banche a mettere a disposizione, in relazione ai finanziamenti per i quali si chiede l’allungamento, strumenti di copertura del rischio di tasso semplici, non speculativi e i cui costi siano preventivamente calcolabili dalle stesse imprese. Di particolare rilievo, infine, la possibilità che le banche concedano alle imprese finanziamenti pari a un multiplo degli aumenti di capitale effettuati dalle imprese stesse.
(Per maggiori informazioni: www.confindustria.it)