Il turismo sportivo è oggi uno dei settori a più rapida crescita all’interno dell’industria globale dei viaggi, fenomeno che coinvolge tanto gli spettatori delle grandi manifestazioni quanto gli appassionati che si spostano per praticare la propria disciplina, fino a coloro che visitano luoghi iconici legati alla storia dello sport.

L’indotto economico dei Giochi invernali, le Olimpiadi Milano-Cortina 2026, che prenderanno il via con la cerimonia di apertura il 6 febbraio allo stadio milanese di San Siro, è stimato in 5,3 miliardi di euro, cifra che emerge dal rapporto "L’Italia unisce il Mondo. Milano Cortina 2026: costruire ponti attraverso lo sport" condotto dall’Ufficio Studi di Banca Ifis. Il 60% del valore economico (circa 3,2 miliardi) sarà concentrato in Lombardia – ricordiamo che, oltre a Milano (qui hockey su ghiaccio, pattinaggio di figura, pattinaggio di velocità e short track), grande protagonista sarà la Valtellina, con lo sci alpino maschile e lo sci alpinismo a Bormio e gli eventi di freestyle e snowboard a Livigno – mentre il restante 40% (circa 2,1 miliardi) riguarderà Veneto e Trentino-Alto Adige. L’indotto è stato calcolato sull’arrivo di almeno due milioni di visitatori per assistere alle gare, la spesa turistica diretta e gli investimenti infrastrutturali, un impatto residuo di 1,2 miliardi di euro nel post-Olimpiadi. L’impatto occupazionale si colloca tra i 13 e 14.000 nuovi posti di lavoro (università La Sapienza di Roma). Secondo "Dentro e fuori dal campo: lo sport che muove l’Italia (ed. 2025)", il turismo sportivo ha chiuso il 2024 con numeri da record: 42 milioni di presenze complessive, segnando un incremento del 4% rispetto all’anno precedente, per un valore complessivo di 12 miliardi di euro. Non solo biglietti: la spesa media per viaggiatore è salita del 3%, abbracciando un ventaglio sempre più diversificato che spazia dall’ospitalità alla ristorazione, dai trasporti allo shopping fino alle attività esperienziali. Gli studi di Banca Ifis hanno evidenziato che lo sport system ha un ruolo di rilievo nell’economia italiana, come dimostrano i quasi 23 miliardi di euro di ricavi annui delle imprese produttrici di abbigliamento, attrezzature e veicoli sportivi o, da un’altra prospettiva, il calcio che, alla fine del 2024, ha generato ricavi per circa 40 miliardi di euro, coinvolgendo oltre 11.000 società. Il dato racconta un’intera filiera capace di generare valore anche a livello sociale e territoriale. Lo sport crea occupazione, stimola l’imprenditorialità e sostiene intere filiere produttive, promuovendo il Made in Italy anche a livello internazionale. Il calcio si conferma la disciplina dominante nel turismo sportivo italiano, generando il 26% degli spostamenti e il 58% del valore economico del comparto, pari a 6,9 miliardi di euro. Dietro si collocano il ciclismo (20%), gli sport dei motori (13%), quindi tennis e pallavolo (9%) e il basket (7%). Quote più contenute, ma in costante crescita, riguardano invece rugby, atletica, sport invernali – ma nel 2026 arrivano le Olimpiadi, e quindi questo dato è destinato a crescere molto -, golf e nuoto. Secondo i dati Enit, nel 2024 i 556mila viaggiatori internazionali (+4,7% sul 2023) – provenienti in particolare da Germania, Paesi Bassi, Belgio, Regno Unito e Austria – arrivati in Italia per eventi sportivi hanno generato un impatto economico pari a 338 milioni di euro, in crescita del 3,3% rispetto al 2023, con 1 milione 992mila pernottamenti (+8,7% rispetto al 2023). Il rapporto del Wef segna una nuova era in cui viaggi, sport e tecnologia si combinano per guidare la crescita del turismo su larga scala. Secondo il rapporto Travel & Tourism at a Turning Point del World Economic Forum, realizzato in collaborazione con Kearney, questo segmento ha tassi di espansione “superiori alle medie del settore” trainati dal crescente interesse globale per gli eventi dal vivo, le esperienze di viaggio attive e il potere del coinvolgimento digitale ed è destinato a raggiungere un valore globale di 1,7 trilioni di dollari entro il 2032. Il successo del turismo sportivo non è legato solo ai grandi eventi. Cresce anche la propensione dei viaggiatori a costruire itinerari attivi e su misura. La spinta arriva soprattutto da Millennial e Generazione Z: il 70% dei giovani adulti è disposto a viaggiare per assistere a una partita o per vivere esperienze sportive, spesso privilegiando forme di ospitalità extraalberghiera come gli affitti brevi e le case vacanza. I numeri confermano la straordinaria forza economica di questo comparto. Secondo Grand View Research, il mercato globale del turismo sportivo valeva 587 miliardi di dollari nel 2022 ed è stimato in crescita fino a oltre 2.100 miliardi nel 2030, con un tasso di crescita medio annuo superiore al 17%. Per Allied Market Research, il valore supererà 1,8 trilioni di dollari entro il 2030. Si tratta dunque di uno dei segmenti più dinamici del turismo internazionale, in grado di rappresentare fino al 10% della spesa complessiva globale nel settore. Fortune Business Insights stima circa 2.090 miliardi di dollari entro il 2032, con un Cagr del 16,43% durante il periodo (618,69 miliardi di dollari nel 2024, previsione di 720,15 miliardi nel 2025). L’Europa, sempre secondo questa ricerca, mantiene saldamente la posizione di leader mondiale nel turismo sportivo, detenendo il 40,34% (2023). Il mercato è cresciuto da 195,86 miliardi di dollari nel 2022 a 219,62 miliardi nel 2023, dimostrando una solidità e una capacità di attrazione che non accenna a diminuire. Questa supremazia è il risultato di diversi fattori chiave quali infrastrutture sportive di eccellenza (stadi iconici, impianti all’avanguardia e strutture ricettive di alta qualità), calendario eventi ricchissimo (calcio, rugby, tennis e motori tutto l’anno), tradizione sportiva consolidata che attrae milioni di appassionati da tutto il mondo e accessibilità geografica grazie alla vicinanza tra i Paesi che facilita gli spostamenti. Una caratteristica distintiva del mercato attuale è la predominanza del turismo sportivo passivo, ovvero quello legato alla fruizione di eventi come spettatori. Competizioni di portata mondiale come la Coppa del Mondo Fifa e le Olimpiadi, solo per citare i giganti, generano flussi turistici enormi, coinvolgendo milioni di persone disposte a viaggiare per vivere l’emozione di questi eventi dal vivo. Questa tendenza è alimentata dalla crescente spettacolarizzazione e dall’esperienza sempre più immersiva offerta.
Infine, c’è il turismo volto a visitare stadi, arene, musei e luoghi leggendari dello sport: dallo Stadio di San Siro a Millano allo Yankee Stadium di New York, fino al Museo Olimpico di Losanna. Gli Usa si preparano a raggiungere i 476,18 miliardi di dollari entro il 2032. L’aumento della partecipazione agli stadi e lo sviluppo di esperienze sempre più coinvolgenti per i tifosi stanno alimentando una domanda crescente. L’India conferma il cricket come sport nazionale per eccellenza. Le vendite di biglietti per il Border-Gavaskar Trophy 2024-2025 sono state sei volte superiori rispetto all’anno precedente, testimoniando l’enorme potenziale di questo mercato. L’Australia sta puntando su pacchetti multi-sport che includono cricket, tennis e Formula 1, supportati da una solida piattaforma di prenotazioni online gestita da operatori locali. L’impatto economico del turismo sportivo si manifesta a più livelli. Da un lato genera occupazione diretta in hotel, ristoranti, trasporti e servizi di accoglienza. Dall’altro stimola lo sviluppo di infrastrutture permanenti nelle città ospitanti, lasciando un’eredità che va oltre l’evento. Basti pensare a quanto accaduto in Qatar dopo i Mondiali di calcio del 2022, che ha registrato un record di oltre quattro milioni di visitatori l’anno successivo. Negli Stati Uniti, la sola area di Richmond in Virginia ha registrato un impatto economico diretto di 2,7 miliardi di dollari grazie alla spinta di tornei giovanili. Un esempio europeo significativo è il Regno Unito, che ospiterà la partenza del Tour de France nel 2027 da Edimburgo, in Scozia, confermando come le grandi corse ciclistiche siano sempre più uno strumento di branding territoriale.
(Per maggiori informazioni: www.enit.it; https://www.bancaifis.it/;https://www.kearney.com/about/locations/italia;https://www.weforum.org/;https://www.researchandmarkets.com/;https://www.fortunebusinessinsights.com/;http://www.centrostudisapienza.it/)