L'11 dicembre si è svolto nell'Aula magna della Facoltà di Economia di Bari il convegno "L'economia della Puglia. Aggiornamento congiunturale e aspetti strutturali" nel corso del quale è stato presentato il Rapporto di Banca d'Italia dedicato alla Regione.
L'evento, organizzato dai dipartimenti di Economia e Finanza e di management e diritto d'impresa dell'Università di Bari ha visto la partecipazione di Sergio Magarelli, Direttore della sede di Bari della Banca d'Italia, Simona Arcuti e Vincenzo Mariani della divisione Analisi e ricerca economica territoriale e Marina Lalli, Presidente di Federturismo Confindustria.
La giornata si è aperta con una relazione del Direttore Sergio Magarelli, che ha sottolineato come la Puglia è una regione leggermente affaticata ma dinamica, con un'economia di contesto che cresce seppur lentamente e in modo discontinuo, contrassegnata da un rallentamento nel 2024, che dovrebbe portare ad una crescita modesta nel 2025. Trend ora in calo, così come l'andamento dell'occupazione, anche se la regione ha punti di forza sui quali contare come la produzione di energia da fonti rinnovabili e il capitale umano femminile che è ancora inchiodato ad una occupazione del 37%. Se si riuscisse a portare la quota di lavoratrici al livello di quella nazionale il Pil della Puglia aumenterebbe a due cifre. Simona Arcuti e Vincenzo Mariani hanno poi evidenziato la forte richiesta di formazione accademica da parte dei pugliesi, con un tasso di immatricolazione dei residenti in regione del 52% (dato riferito al 2022), anche se uno studente su tre si immatricola fuori regione e il 46% è iscritto a una laurea specialistica fuori regione e che poi in linea di massima trova lavoro e rimane lì dove ha studiato. Un altro problema tanto serio quanto atavico è quello del nanismo delle imprese pugliesi che, secondo la professoressa Grazia Dicuonzo, Management e Diritto dell'Impresa UniBa, potrebbe essere risolto con la possibilità di fare networking fra gli operatori economici. Banca d'Italia ha registrato l'ottima performance del turismo pugliese, rappresentato al tavolo da Marina Lalli, presidente Federturismo Confindustria. La crescita di arrivi e presenze conferma che la Regione è sempre più una destinazione di riferimento sia a livello nazionale che internazionale. Nei primi otto mesi del 2024 le presenze turistiche sono aumentate del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente e questo incremento è stato determinato principalmente dai turisti stranieri, le cui presenze sono cresciute del 15,6%. L'aumento è stato più forte nella prima parte dell'anno a fronte di una dinamica più debole nella stagione estiva. Lalli ha, inoltre, ricordato come il settore sia quello che tendenzialmente occupa più donne e come abbia effetti positivi molto più ampi di quanto si pensi, inclusi quelli sull' export.
(Per maggiori informazioni: b.ongaro@federturismo.it)