L’andamento della domanda turistica per Agosto 2008 sancisce un dato di fatto: la crisi c’è e si vede e neppure l’ottavo mese dell’anno è più una certezza per l’industria turistica nazionale.
Negli anni dal 2001 ad oggi, con la continuata e nefasta coincidenza del timore di attentati e andamento economico tendenzialmente non positivo, gli operatori del settore avevano sempre potuto contare nel picco di domanda di agosto che oltre a provocare puntualmente il “tutto esaurito” riusciva spesso a giustificare, quasi da solo, un anno di esercizio.
Sulla base dei dati raccolti da Confindustria Assotravel (Associazione
Nazionale Agenzie di Viaggio e Turismo aderente a Federturismo
Confindustria) agosto 2008 fa sostanzialmente segnare un calo netto
della domanda (dal 60 al 48% del mercato annuale) solo in parte
compensato da un aumento di luglio che passa dal 20 al 25% ed un
modesto incremento (per ora) di settembre (+2%)
Avviene quindi che gli italiani aguzzino (come sempre) l’ingegno e
quindi scelgono di andare in vacanza in periodi più convenienti mentre
altri vi rinunciano del tutto.
Contemporaneamente scende il numero dei giorni di ferie che trova un
limite fisiologico per coloro i quali scelgono un pacchetto, sia in
Italia che all’estero, nei fatidici 7 giorni, 6 notti.
Ma scende senz’altro anche la durata dei soggiorni in Italia sempre più vicina ai 10 giorni anche ad agosto.
Si assiste quindi ad un rafforzamento della domanda per i week end
lunghi che non sono, però, certo un prodotto agostano, ma da
realizzarsi nei periodi di bassa stagione. Un modo per ricaricarsi
durante altre occasioni nel corso dell’anno.
La categoria che non riesce a rinunciare alle vacanze è quella dei
single per cui la vacanza è realmente irrinunciabile ed in tal senso i
tour operator stanno sempre più spesso approntando soluzioni ad hoc.
Allo stesso modo cresce la domanda per vacanze pensate ad hoc per coppie
costituite da genitore e figlio minore. Per le famiglie (quindi per
nuclei di 3-4 persone) la spesa diviene ormai sostenibile solo con
molta attenzione.
Le vacanze degli italiani.
La meta più ambita (mai termine fu più esatto) resta nelle preferenze
degli italiani il mare (65%): ben due connazionali su tre (57%) dei
partenti hanno scelto una località balneare della nostra penisola,
mentre il restante 43% ha optato per mete straniere.
ITALIA. Per le destinazioni italiane la Sardegna resta molto richiesta
quindi il Sud Italia (si segnala la conferma della Sicilia e la ripresa
della Calabria dopo anni di buio fitto), una tendenza che insegue il
risparmio confermata anche dalla una buona domanda per la costa
romagnola dopo anni di “indifferenza”. Sempre coerente a questo
indirizzo il buon livello di domanda per la montagna che spesso riesce
ad offrire sia temperature che prezzi più “freschi.”
ESTERO. La parte del leone nella fetta di mercato che si recherà
all’estero la fanno Spagna, Grecia e Tunisia che offrono vacanze a
prezzi ancora abbordabili, un mare bello ed un buon se non ottimo
livello di servizi.
Gli Stati Uniti costituiscono la destinazione più richiesta per il
lungo raggio, una volta superato lo scoglio del trasporto aereo si
sbarca consapevoli che si potrà vivere l’emozione di “fare gli
americani in America” della serie “e quando mi ricapita?”.
In sofferenza tutto il resto del mondo, ma qualche flessione qui è là si ritrova pure nelle destinazioni di cui sopra,
L’estate 2008 segna anche una riscoperta dell’agenzia di viaggio,
utilizzata dal 37% degli italiani che dichiara di rimanere fedele ai
servizi offerti dalle agenzie di viaggio. Le motivazioni di una scelta
tradizionalista sono il contatto personale con una figura professionale
ed esperta, la diffidenza nell’inserire i propri dati personali in rete
e nel pagare con carta di credito, il timore di sbagliare le operazioni
e la paura che le prenotazioni on line non siano affidabili. Non solo,
ci sono poi molti clienti che, restati delusi dagli acquisti on line,
ritornano in agenzie di viaggio.
Certamente c’'è ancora chi prenota in Polinesia, Galapagos, Seychelles
spendendo mediamente tra i 6.000 e i 12.000 euro a testa, ma è una
netta minoranza (il 2-35 in media del mercato).
(Per maggiori informazioni: segreteria@assotravel.it)
Tel. +39 06 4298 4041