Dichiarazione di Massimo Fabio, Vice Presidente: per la Toscana, occasione da non perdere dopo la perdita di Firenze della BTC.

La Toscana, dopo la perdita della Btc, trasferita da Firenze a Roma, può recuperare con Viareggio: accoglierà dal 27 al 29 marzo, centro congressi della Versilia, la prima convention nazionale Federcongressi. Si incontreranno enti e associazioni leader, come Apicef, Italcongressi-PCO Italia, Meet in Italia, MPI Italia Chapter, SITE Chapter Italia. Vogliono dire 1100 operatori congressuali che rappresentano un business di 23 miliardi di euro, il più importante segmento dell’industria turistica italiana: in un anno, 102.500 e più eventi con più di 50 partecipanti, 20 milioni di persone coinvolte. La scelta di Viareggio è sostenuta, dice Massimo Fabio, Vice Presidente Federcongressi, “dall’interesse del territorio per il mercato congressuale, dalla disponibilità di spazi e strutture. Per la Regione, dopo l’allontanamento della Btc, è una nuova importante opportunità”.


Fabio, Presidente Italcongressi-PCOItalia, ricorda che “la Toscana è stata capofila del progetto Italia for Events con l’adesione di 17 regioni, Federcongressi e Enit. Tuttavia, altre realtà hanno saputo cogliere le occasioni del mercato per attirare grandi movimenti. Dopo un lungo tira e molla e oltre venti anni in cui Firenze ha organizzato la Btc, in mancanza del Palacongressi, di cui da tempo si continua a parlare, il passaggio di gestione della Borsa del Turismo Congressuale è stato seguito dal suo spostamento nella capitale; è stato anche sostenuto dal clima più favorevole, dalla disponibilità della Nuova Fiera di Roma". 

La Toscana deve approfittare dell’occasione della convention a Viareggio per migliorare il suo posizionamento congressuale. Ma, in ogni caso, deve avere, insiste Fabio, “un vero palancongressi; i ritardi non sono più ammessi dopo che altre realtà hanno realizzato importanti strutture: con il più grande quartiere congressuale in Europa a Roma Eur, il nuovo polo convegni Rimini/Riccione, l'area olimpica in Piemonte e il centro al Lido di Venezia. La strada da percorrere è anche la sinergia. La dispersione che oggi separa le realtà a vocazione congressuale, Firenze e Viareggio, ma anche Montecatini, Siena e Chianciano, è conseguenza della mancanza di una strategia unitaria. I tentativi della Toscana di un piano di rilancio del settore sono stati ostacolati da localismi. L’effetto, però, è stato soprattutto quello di paralizzare ampie iniziative di cui, invece, altre Regioni hanno colto a loro vantaggio le opportunità”.

Roma, 12 marzo 2008