Secondo lo studio realizzato da Altiant per Iltm, a cui ha contribuito anche World of Hyat con un focus specifico sul wellness, i viaggi di lusso continuano a crescere perché gli affluent preferiscono spendere in lusso esperienziale anzichè acquistare beni durevoli.

I ricchi, quindi, spendono in viaggi, con la differenza che, dopo il revenge travel degli anni successivi al Covid, oggi la spesa è vissuta come qualcosa ‘da fare subito’. Chi ha le possibilità economiche spende e non rimanda a domani.
Malgrado ciò, i viaggi preferiti restano ancora quelli domestici e regionali, in particolare nei Paesi di grandi dimensioni come Cina e Usa.
Lo studio ha anche approfondito le tendenze di sei mercati chiave relativi alla predominanza dei viaggi domestici.
Se per Stati Uniti e Cina il viaggio domestico si intende all’interno dei confini nazionali e coinvolge dal 47% per gli Usa al 78% per la Cina dei turisti affluent, per gli europei di Regno Unito e Francia il travel regionale comprende ovviamente tutta Europa, e ha percentuali del 94% di scelta dei viaggiatori di questo segmento.
Discorso diverso per gli Emirati Arabi Uniti, nei quali l’84% di traveller luxury si muove all’interno del Paese; caso differente anche quello dei sauditi, che compiono scelte più articolate per le loro destinazioni di viaggio.
Questa prevalenza del domestico è da attribuire in parte alla complessità e alle incertezze legate ai viaggi long haul, in parte alla ricerca di slow e quiet travel, che giocoforza si esprime al meglio sulla corta distanza e sul maggiore tempo disponibile in destinazione.
(Per maggiori informazioni:https://altiant.com/travel-section;https://www.iltm.com/cannes/en-gb.html;https://www.hyatt.com/)