Il 40% dei viaggiatori sta pensando di utilizzare la Gen AI per prenotare i viaggi nel prossimo futuro secondo quanto emerge da uno studio di Phocuswright sulle tendenze di adozione della tecnologia e le frustrazioni con gli strumenti esistenti.

La ricerca ha, inoltre, suddiviso i viaggiatori in tre categorie: early adopters, mainstream adopters e late adopters, ciascuno con livelli diversi di impegno tecnologico.

Gli early adopters hanno meno di 55 anni, tendono a spendere di più per i viaggi e fanno più viaggi della media, gli adottatori tradizionali, che rappresentano il 50% dei viaggiatori, non presentano alcuna differenza di età, ma fanno un numero di viaggi leggermente superiore alla media e spendono un po’ di più, i ritardatari, che hanno “dai 55 anni in su”, “spendono meno e fanno meno viaggi in media.

Dalla ricerca emerge poi che l’utilizzo delle app mobili è elevato: l’84% dei viaggiatori le utilizza quando si trova nella propria destinazione. Va detto, però, che i viaggiatori esprimono preoccupazione per le notifiche eccessive e la raccolta invasiva di dati. Per quanto riguarda il livello di conoscenza dell’Ai generativa, l’85% dei viaggiatori la conosce. Esiste il potenziale per una vera personalizzazione, ma i viaggiatori esitano a condividere le informazioni a causa dei problemi di privacy.

I telefoni cellulari sono diventati strumenti di viaggio essenziali, con le app che dominano l’utilizzo in loco. L’84% dei viaggiatori usa le app per cellulari mentre è a destinazione. Tuttavia, è stata anche sottolineata la necessità per i fornitori di servizi di viaggio di affrontare le frustrazioni più comuni, come le notifiche eccessive e la raccolta invasiva di dati. Due terzi esprimono un qualche tipo di frustrazione nell’utilizzo delle app mobili.

La ricerca ha poi messo in luce il potenziale dell’Ai generativa nel fornire una vera personalizzazione, ma ha riconosciuto la necessità di bilanciare questo aspetto con le preoccupazioni relative alla privacy. In prospettiva, il rapporto indica che le richieste di tecnologia per i viaggi si intensificheranno, spinte dalle aspettative dei viaggiatori più giovani e più esperti di tecnologia ed esorta poi le aziende di viaggio a dare priorità all’esperienza dell’utente, ad affrontare le frustrazioni delle app mobili e a rispettare le preoccupazioni sulla privacy legate all'IA generativa.

(Per maggiori informazioni:https://www.phocuswright.com/)