Il secondo “Rapporto Strategico sul Turismo Sostenibile e i Patrimoni dell’Umanità”, presentato da Teha Group, offre un’analisi sullo stato del turismo in Italia, delineando sfide, tendenze e opportunità chiave e puntando a tracciare una roadmap per rendere l’Italia il riferimento internazionale per il turismo sostenibile.
L’Italia è uno dei principali poli attrattivi europei: con oltre 447 milioni di presenze turistiche nel 2023, ha riconquistato e superato i livelli pre-pandemia, posizionandosi come terza meta più visitata in Europa. Il turismo si conferma un asset strategico: con un fatturato di 24 miliardi di euro e 298mila occupati, il settore è in crescita su tutte le dimensioni dal 2015 e ha registrato una crescita annua del 34% dopo il 2020.
Teha ha elaborato un modello proprietario per la mappatura della domanda e dell’offerta turistica nelle Regioni italiane, declinate in cinque macro-tipologie di turismo per cui l’Italia può vantare un posizionamento distintivo: turismo culturale e paesaggistico, enogastronomico, balneare e costiero, sportivo e outdoor e legato agli eventi sportivi e culturali. Veneto, Friuli Venezia Giulia, Marche, Basilicata e Sicilia sono le cinque Regioni caratterizzate da un migliore allineamento tra domanda e offerta turistica.
Il Veneto si posiziona come una delle regioni leader in Italia per il turismo sostenibile. Per tutte e cinque le macro-tipologie di turismo, il Veneto si posiziona tra le prime 6 regioni italiane, sia per quanto riguarda l’offerta turistica, sia per quanto riguarda la domanda.
Il turismo sostenibile è al centro della strategia per il futuro del settore. Il rapporto propone una serie di azioni concrete: dalla digitalizzazione capillare che trasforma ogni destinazione in un ecosistema smart e interconnesso, al supporto alle strutture turistiche per l’allineamento con i principi sostenibili, rendendoli tangibili e misurabili.
Il turismo delle radici può divenire un motore per un’offerta più capillare e destagionalizzata. Inoltre, percorsi esperienziali e modulari, aperti tutto l’anno, possono spingere i visitatori a tornare e riscoprire sempre nuove sfaccettature del territorio. Questa trasformazione, se guidata con una visione unificante, contribuirà a rendere l’Italia il modello di riferimento internazionale per il turismo sostenibile.
Secondo il Rapporto Strategico sul Turismo Sostenibile 2024 del The European House – Ambrosetti il settore del turismo italiano si trova ad affrontare un contesto complesso e in continuo mutamento, segnato da sfide di portata globale che richiedono azioni tempestive e innovative. Tra queste, il cambiamento climatico rappresenta un’urgenza: l’aumento delle temperature ha già causato una riduzione del 25% dei visitatori stranieri nei siti Unesco italiani durante i mesi estivi. La pressione dell’overtourism, con il 75% dei turisti concentrati su appena il 4% della superficie nazionale, evidenzia la necessità di strategie di delocalizzazione e destagionalizzazione dei flussi turistici.
(Per maggiori informazioni: https://www.ambrosetti.eu/think-tank-ambrosetti/)