Il turismo dei Cammini, una nicchia di mercato analizzata recentemente dal Cst – Centro Studi Turistici di Firenze - vanta una platea che attingendo anche da un’indagine Enit-Tci ad oggi conta 2,7 milioni di appassionati, con un volume d’affari di almeno 7 miliardi di euro.

 

Numeri che portano l’Italia al quarto posto nel ranking europeo di questo segmento, ancora distante dal Regno Unito con 5,4 milioni di turisti d’escursionismo, Germania (4,6 milioni) e Francia (4,5 milioni), ma comunque un bacino decisamente consistente.
L’identikit del turista escursionista ed alcune caratteristiche della tipologia del camminatore rivelano che si tratta in prevalenza di donne (57%) in una fascia di età che va dai 31 ai 70 anni. Il 31% cammina in solitario mentre il 69% in compagnia o in gruppo. Il 31%, inoltre, dopo aver scoperto i Cammini dichiara di non poterne più fare a meno mentre il 44% è un camminatore costante.
Per quanto riguarda, invece, la promozione, la comunicazione e informazione legata a questa tipologia di turismo, lo studio Enit-Tci rileva che su 100 cammini, 63 hanno portali finiti e pensati per il turismo. Di questi il 76% riporta i servizi presenti lungo il tracciato, le tracce gps e l’elenco degli attrattori. Il 52% ha siti multilingue mentre solo il 25% fornisce servizi di alert in caso di problemi lungo il percorso.
Infine, tra i cammini più ricercati nel 2023 sul portale di riferimento “Cammini d’Italia” figurano La Via degli Dei, percorso lungo l’appennino tosco-emiliano, da Firenze a Bologna con 85.000 visite, la Rotta dei Due Mari, un coast to coast da Polignano a Mare a Taranto (40.000 consultazioni), e la Via del Sale, un percorso di 90 km da Varzì a Portofino (30.000 visite). Da segnalare anche il Cammino di San Jacopo, 170 km in Toscana, tra Firenze e Lucca con quasi 15.000 consultazioni.
(Per maggiori informazioni: https://centrostudituristicifirenze.it/; www.enit.it; https://www.touringclub.it/)